Il virus colpisce la scuola: 9 studenti su 10 chiedono lo psicologo
Il virus colpisce la scuola: 9 studenti su 10 chiedono lo psicologo

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La pandemia ha avuto un impatto molto negativo sulla crescita psicofisica di ragazzi e adolescenti. L’ennesima conferma di come l’emergenza sanitaria si stia trasformando in vero e proprio allarme sociale, arriva dal primo report sulla situazione di disagio dei ragazzi e sull’attività degli Psicologi scolastici, realizzato dall’Istituto Piepoli per conto del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop). Il progetto rientra tra le iniziative sviluppate nell’ambito del Protocollo Cnop-Ministero dell’Istruzione del settembre 2020, che ha portato all’attivazione del servizio di psicologia scolastica in circa 6mila scuole su 8mila, soprattutto a partire da ottobre-novembre 2020.

Il 70% dei bambini ha problemi psicologici

«Sei bambini su dieci sotto i sei anni e sette su dieci sopra i sei anni mostrano problemi psico-comportamentali – si legge nel report – con il rischio di sviluppare disturbi più severi tre volte maggiore rispetto al pre-pandemia».

Il servizio di supporto psicologico attivato nelle scuole si è occupato di sostegno agli studenti (33% attività svolta), consulenza all’organizzazione scolastica (28%), supporto al personale (22%), supporto alle famiglie (17%). Sono oltre un milione i soggetti che hanno usufruito del servizio di ascolto e sostegno dedicato ai ragazzi, alle famiglie e al personale della scuola.

Inoltre, il Centro studi Cnop ha effettuato, lo scorso 21 giugno sempre tramite l’Istituto Piepoli, un sondaggio sulla popolazione che mostra come l’81% degli italiani chieda lo psicologo scolastico, quota che sale al 94% nella fascia d’età 15-18 anni. Secondo gli intervistati le attività più importanti sono ascolto e sostegno (54%), prevenzione del disagio (41%), supporto alle famiglie (29%), consulenza al sistema scuola nel suo complesso e supporto ai docenti (18%). Tra gli studenti (15-18 anni) sette su dieci scelgono la voce «ascolto e sostegno», evidenziando così il bisogno di comunicare.

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Argomenti: Scuola / Università
Tag: Coronavirus giovani pandemia scuola
Fonte: Avvenire