
“Le opere di carità sono sotto gli occhi di tutti: mense, centri d’ascolto, case d’accoglienza per la cura e la protezione dei minori, delle donne che hanno subito violenza, di chi non saprebbe a chi altro rivolgersi per chiedere aiuto. E poi ci sono i nostri sacerdoti”. Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio promozione sostegno economico alla Chiesa, racconta la nuova campagna di comunicazione che prenderà il via domani. E spiega perché è importante firmare per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica.
“Non è mai solo una firma. È di più, molto di più” è il claim della nuova campagna di comunicazione. Una firma che vale migliaia di opere?
Più di ottomila l’anno, per essere precisi. Ma non è solo questo il senso e il valore che si nascondono in ogni firma. In quel semplice gesto, che lo scorso anno è stato compiuto da più di 13 milioni di italiani, c’è un immenso patrimonio di fiducia nei confronti della Chiesa. Le persone sanno che quella scelta, che non toglie nulla dalle tasche di chi firma, ha il potere di cambiare la vita di moltissime persone, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo. Questa moltiplicazione straordinaria di energie e di risorse è resa possibile dalla generosità di migliaia di volontari e dalla fedeltà degli oltre 33.000 sacerdoti che spendono la propria vita per vivere e annunciare il Vangelo.