
Si inaugura oggi a Roma la prima struttura-ponte per accogliere persone senza dimora. Per accoglierle in sicurezza, garantendo tamponi e isolamento fiduciario. La prima in Italia. Ma a farlo è ancora una volta il mondo del volontariato. Sono, infatti, la Caritas diocesana di Roma e la Croce rossa italiana a intervenire là dove le istituzioni non si sono ancora mosse, malgrado l’allarme lanciato fin da marzo scorso.
La struttura, capace di ospitare 60 persone, è l’ostello “don Luigi di Liegro”, attualmente vuoto perché i 180 senza dimora sono stati trasferiti in altre due strutture – Villa Letizia e Villa Trionfale – per metterli in sicurezza dopo la diffusione di un contagio all’interno. Ora la nuova iniziativa diocesana permetterà di ampliare i posti di ricovero nel periodo invernale. Il centro sarà infatti, attivo per 15 settimane, e servirà a effettuare una pre-accoglienza di dieci giorni con un parallelo screening sanitario in isolamento fiduciario al fine di garantire un successivo ingresso in sicurezza nelle strutture comunitarie quali ostelli e centri parrocchiali allestiti dalla Diocesi di Roma e dalle altre organizzazioni sociali.
Nei tre ostelli della Caritas (Villa Letizia, Villa Trionfale e Cittadella della carità) ci sono 280 posti ordinari che diventano 320 per il “piano freddo”, ma senza una struttura filtro come quella che parte oggi c’era il forte di rischio che restassero inutilizzati. E così le tante iniziative parrocchiali di accoglienza. Ora anche queste possono ripartire. Al momento sono già disponibili 62 posti singoli e tre appartamentini per nuclei familiari, ma i numeri sono destinati ad aumentare.