
Semplicemente magi o anche re? Solo tre o in numero maggiore? Bianchi o di colore? E soprattutto di quale provenienza? Sui “misteriosi” personaggi che il 6 gennaio portano i doni a Gesù Bambino il testo del Vangelo è stato arricchito nel corso dei secoli da una lunga, fantasiosa e multiforme tradizione. Anzi si potrebbe dire che nel loro viaggio attraverso il tempo, i magi hanno avuto una fortuna inversamente proporzionale al breve episodio di cui sono protagonisti nella Scrittura. Di essi infatti si narra unicamente nei primi dodici versetti del secondo capitolo del Vangelo di Matteo. E tutto ciò che ricaviamo sulla loro identità dal racconto dell’evangelista è racchiuso in tre semplici parole: “Giunsero da oriente”. Non si dice invece che i magi erano tre, né che erano re, né tanto meno si fanno i loro nomi.
Da dove derivano, dunque, questi particolari che riproduciamo ogni anno nei nostri presepi? Attingendo al molto che è stato scritto sull’argomento da autorevoli studiosi, vediamo di separare il “grano” della storia dal “loglio” delle leggende.