
I beni confiscati sono un’“opportunità di impegno responsabile per il bene comune”. Di questo è convinto don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che, a venticinque anni dalla legge n. 109/96 per l’uso sociale dei beni confiscati, ha presentato un bilancio tra positività e criticità. Anche se non mancano le difficoltà, gli esempi di beni confiscati già riutilizzati che stanno avendo un impatto positivo sulla comunità non mancano. Raccontiamo l’esperienza di Genova e Acquaviva delle Fonti.
Argomenti:
Società
Fonte:
SIR