Spiritus Domini. De Nicola: “Un bel colpo al tetto di cristallo”
Spiritus Domini. De Nicola: “Un bel colpo al tetto di cristallo”

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“Un bel colpo a quel tetto di cristallo che le donne si trovano ancora oggi ad affrontare nella società, ma anche nella Chiesa”. Così la sociologa Giulia Paola De Nicola definisce la lettera apostolica in forma di Motu Proprio “Spiritus Domini”, con la quale Papa Francesco concede per la prima volta alle donne, in forma stabile e istituzionalizzata con un apposito mandato, l’accesso al ministero del lettorato e dell’accolitato, finora appannaggio dei soli uomini. “Oggi è un giorno di gioia”, esclama l’esperta: “Sicuramente ci sarà chi si scandalizza”, ma la strada, grazie al coraggio di Bergoglio, è ormai tracciata. La posta in gioco: l’autorevolezza delle donne, perché “nessuno può essere escluso dal sacro”.

Cosa significa questo Motu Proprio per le donne?

Oggi è un giorno di gioia, per tante donne. Nel mondo cattolico c’è di tutto, ci sono posizioni e sensibilità differenti, ma – a quanto mi risulta già dai primi echi – la maggioranza delle donne è felice e ringrazia Papa Francesco per il suo coraggio nel seguire l’ispirazione dello Spirito Santo che lo guida. Il Motu Proprio odierno è un atto di giusto riconoscimento: da ora le donne potranno leggere in Chiesa e la Parola di Dio e svolgere un servizio all’altare. L’hanno sempre fatto, ma in forma privata.
La decisione pressa dal Papa è qualcosa che inerisce al profilo delle donne in quanto tali e che non ha precedenti: da ora in poi, la possibilità per le donne di svolgere questi due ministeri non è più legata al singolo parroco o ai vari avvicendamenti interni alla parrocchia, ma è un’istituzione in quanto tale. E’ un bel colpo a quel tetto di cristallo che le donne si trovano ancora oggi ad affrontare nella società, ma anche nella Chiesa: un colpo dolce, piccolo, ma molto carico di significato.

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Argomenti: Santa Sede
Tag: donne liturgia Motu proprio Papa Francesco
Fonte: SIR