
Un atto di affidamento alla Vergine Maria e l’apertura della Basilica superiore dopo quattro anni di lavori per il cantiere più grande del Biellese e uno dei più importanti del Piemonte. È quanto si vivrà domenica al Santuario di Oropa in quel 30 agosto in cui si celebra la solennità della dedicazione della basilica di Santa Maria di Oropa, quella antica e la Basilica superiore dedicata al culto da 60 anni.
Un 30 agosto 2020 che doveva segnare la quinta centenaria incoronazione della statua della Madonna, evento atteso e preparato, ma che il Covid-19 ha spazzato via costringendo a programmare la solenne celebrazione per il prossimo anno. Un tempo di lockdown che tuttavia in Oropa ha trovato il segno e la forza per una testimonianza di speranza e di ripartenza. Sotto il segno della Vergine Maria. Una speranza fatta anche di gesti concreti come le cifre che parlano dell’appena ultimato restauro. Una speranza fatta di volti, progetti, impegno e sogni.
Un progetto che ha unito il territorio e ha travalicato i confini del Piemonte. Sono stati effettuati interventi alla facciata principale, alla cupola esterna, alle facciate laterali, a coperture, parti interne e all’intero colonnato. Hanno lavorato 31 ditte e circa 120 operai. La progettazione e la direzione dei lavori sono stati dell’architetto Emanuela Baietto di Biella. Imponente l’impegno economico: 3,5 milioni di euro che ha visto l’intervento anche della Conferenza episcopale italiana attraverso i fondi dell’8xmille, oltre a Regione Piemonte, Fondazioni – capofila la Crb – e altre realtà.