
Quanti soldi dall’Italia e dall’Europa sono arrivati in Libia? La risposta è uno dei segreti meglio custoditi nel continente. A cominciare dai fondi alle “municipalità”. Enti locali in gran parte in mano a clan e milizie che solo nel 2017, dopo che l’Italia negoziò e ottenne il calo delle partenze, sono costati ai contribuenti almeno 18 milioni di euro.
Non è che la punta dell’iceberg. Come dimostrano i 318 milioni scuciti all’Unione Europea senza che questo abbia portato né pace né diritti umani. Il caso dei “sindaci”, però, è esemplare. Uno dei documenti riservati ottenuti da Avvenire racconta della trattativa tra i capibastone libici e i funzionari italiani. A ogni pagina del fascicolo sono stampate le insegne della diplomazia italiana. La Farnesina, a cui abbiamo chiesto un commento, «non è in grado di confermare, né di smentire».
Si chiama: «Progetti delle Municipalità Libiche». Soldi che avrebbero dovuto potenziare il sistema scolastico, migliorare la raccolta dei rifiuti, facilitare la distribuzione dell’acqua potabile, migliorare la condizione di ospedali. La lettura di quelle non poche pagine suggerisce che non dev’essere stato un negoziato facile.