
Un filo di tragedia e dolore lega due terre, simbolicamente. È un bergamasco il primo vescovo italiano a morire per il Covid. Non è deceduto, però, nella sua città natale ma in Bolivia, dove svolgeva il proprio ministero. Monsignor Eugenio Scarpellini, 66 anni, originario di Verdellino e pastore di El Alto, popoloso centro a ridosso di La Paz, si è spento ieri per l’aggravarsi del virus. Si tratta del primo vescovo titolare italiano che è stato stroncato dal virus.
«Si è distinto per la sua dedizione ai più poveri e la sua instancabile lotta per la giustizia», è il ricordo della Conferenza episcopale boliviana, di cui Scarpellini era stato segretario generale aggiunto. Ordinato sacerdote nel 1978, Scarpellini era stato anche vicario parrocchiale di Nembro, tra il 1982 e il 1987; l’anno successivo era partito per la Bolivia, come fidei donum, ricoprendo diversi incarichi.