
Il cuore della Locride si mobilita per soccorrere circa cento immigrati sbarcati nel pomeriggio di domenica. In centinaia hanno risposto all’appello del sindaco di Locri, Giovanni Calabrese. E hanno letteralmente intasato le strade della cittadina sulla costa jonica, portando viveri, coperte e abiti pesanti. L’ennesima dimostrazione di un territorio da sempre accogliente verso gli immigrati, dai primi arrivi dei curdi, fino all’esperienza di Riace e di altri comuni che ospitano efficaci esperienze di Sprar. Un’accoglienza particolarmente importante in questo anno record di sbarchi.
Fino ad ora sulle coste joniche calabresi, sia della provincia di Reggio Calabria che di quelle di Crotone e Catanzaro, sono arrivati più di 2.500 immigrati rispetto ai 1.400 di tutto il 2019. L’ultimo sbarco quello di domenica a Locri, una barca a vela con a bordo 98 immigrati di nazionalità siriana, irachena e iraniana, 66 adulti, 30 minori accompagnati e 2 minori non accompagnati. Sono stati subito soccorsi e trasferiti presso il Palazzetto dello sport per i controlli sanitari e l’identificazione. Ed è partito l’appello del sindaco, esponente di FdI, ma da sempre molto sensibile ai temi dell’accoglienza. «Non siamo attrezzati per questo tipo di eventi – ha scritto su FacebookCalabrese – . Ci stiamo dirigendo al Palazzetto dello sport di contrada Basilea e servono con urgenza viveri, vestiti e coperte». Appello raccolto, con una vera gara di solidarietà.