Gaza: nella parrocchia latina della Sacra Famiglia è già Natale nonostante il Covid-19
Gaza: nella parrocchia latina della Sacra Famiglia è già Natale nonostante il Covid-19

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“A Gaza è già Natale. Quest’anno, nella Striscia, Gesù è nato all’inizio dell’Avvento. Non ha aspettato la notte del 24 dicembre. Una notizia di quelle vere, uno scoop, non è così che le chiamate, o mi sbaglio?” dichiara al Sir – con un sorriso – padre Gabriel Romanelli, parroco della parrocchia latina della Sacra Famiglia, l’unica cattolica della Striscia, solo 117 fedeli, situata nella zona di al-Zeitun, il quartiere meridionale dove si trova anche la comunità ortodossa (circa 1000 fedeli, ndr.). Nemmeno il tempo di rispondere che subito arriva la spiegazione:

“Abbiamo fatto nascere Gesù Bambino per portarlo in pellegrinaggio nelle famiglie – dice il parroco –. La scelta potrebbe sembrare, diciamo così… un po’ creativa ma è stata dettata dalla paura di nuove restrizioni contro la pandemia di Covid-19. Già alla fine di novembre, infatti, erano in vigore delle chiusure. Il timore che con l’arrivo del freddo la situazione potesse degenerare facendo salire i contagi, cosa che poi si è verificata, ci ha spinto a iniziare questo pellegrinaggio del Bambino nel primo giorno di Avvento”. I fatti gli hanno dato ragione: lunedì 2 novembre i numeri ufficiali parlavano di 7002 contagiati e 34 morti. Il 16 dicembre, i contagiati erano saliti a 30.146 e i morti a 220. Statistiche aggiornate per difetto e basate su una media di soli 1500 test giornalieri.

Le polemiche sugli orari delle messe. In questo lembo di terra dove abitano 2 milioni di persone, dove da 13 anni vige un blocco imposto da Israele, dove le scorte di farmaci essenziali sono minime, l’acqua potabile è contaminata e il sistema elettrico inaffidabile, “sembrano di un altro mondo” le polemiche scoppiate in Italia e in Europa circa gli orari delle messe di Natale, se anticipare o meno la Messa di Mezzanotte. “Gesù Cristo è nato più di 2000 anni fa, il fatto storico è già accaduto – dichiara padre Romanelli -. In questo tempo di pandemia e di lockdown celebriamo come possiamo, è Lui il centro della storia non certo l’orario della celebrazione”.

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Argomenti: Mappamondo
Tag: Coronavirus Gaza Natale
Fonte: SIR