
Da settimane è un flusso continuo. Sono centinaia ogni giorno i nicaraguensi che varcano la frontiera con la Costa Rica. In tutto il loro numero è stimato in circa 25mila e rischia di aumentare a dismisura, nel caso proseguano le violenze dovute alla repressione governativa delle proteste pacifiche. Nel mese di luglio la repressione delle forze paramilitari ha avuto un’escalation, e così pure il numero di vittime, salite a oltre 400. Da qui, per molte persone, la necessità, prima ancora che la scelta, di lasciare le loro case e di cercare rifugio nel vicino Stato centroamericano. In Costa Rica si sta cercando di gestire l’emergenza, con qualche fatica, anche se da qualche decennio ormai il Paese più prospero e pacifico dell’America Centrale è abituato a fare i conti con i migranti. L’ultimo caso è di due anni e mezzo fa, quando per mesi migliaia di cubani e haitiani, che volevano raggiungere gli Stati Uniti, furono bloccati al confine con il Nicaragua, che non permetteva loro di proseguire il cammino.