
“Stare tra le grandi radio nazionali e internazionali è molto bello ma non perché si possa guardare gli altri dall’alto verso il basso ma perché lì in alto puoi guardare negli occhi i grandi network e capire le differenze e le scelte editoriale”. Lo ha detto Paola Gallo la responsabile editoriale di InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, al termine della tre giorni a Milano di ‘Radio City’, il festival internazionale delle radio.
“I network commerciali – ha aggiunto la Gallo – si affidano sempre di più al marketing e le scelte sono dettate quasi esclusivamente da valori di consumo. Nel nostro palinsesto abbiamo invece cercato di curare al meglio i contenuti dei nostri programmi. Per questo ci sentiamo di avere all’interno del grande mondo della radio un ruolo e una funzione molto importante. Devo dire che questo confronto ci motiva e spinge ad andare avanti per questa strada di valorizzazione dei contenuti e idee”. “Sono stati tre giorni di festa della radio – ha proseguito la Gallo – I nostri programmi pensati, ragionati che vogliono dare risalto ai contenuti sono stati apprezzati dal grande pubblico che è transitato qui a Radio City. Quando frequenti le feste internazionali della radio hai l’opportunità di capire dove sta andando il mezzo, chi sono gli ascoltatori e come fruiscono della radio. Cambiano i tempi e la radio resta un mezzo assolutamente apprezzato e amato ma è cambiato sicuramente il modo in cui viene ascoltata”.
“Qui a Radio City – ha concluso Paola Gallo – la squadra di lavoro di InBlu non si è mai fermata spendendosi fino alla fine per spiegare il nostro progetto ambizioso di una radio che contiene al suo interno tante altre radio. È assolutamente un bilancio positivo e ci portiamo a casa un valore enorme”.