

Il Paraguay non cambia colore, nonostante un complessivo clima di insoddisfazione e una lunga campagna elettorale che a un certo punto sembrava poter finire diversamente. Il potere resta in mano al “Partido Colorado” di destra e il nuovo presidente della Repubblica, eletto in occasione del voto di ieri, è Mario Abdo Benítez, che pure non è un fedelissimo del presidente uscente Horacio Cartes e aveva vinto a sorpresa, in autunno, le elezioni primarie. Ha ottenuto, a spoglio praticamente ultimato, il 46,44% dei consensi. Il nuovo Capo dello Stato è il figlio dell’ex segretario personale del dittatore Alfredo Stroessner, al potere per 35 anni tra il 1954 e il 1989. Del resto l’Asociación nacional republican-Partido Colorado ha sempre guidato il Paese, anche negli anni della dittatura, con la sola eccezione della presidenza di Fernando Lugo, vincitore nel 2008.
Eppure, qualche mese fa sembrava proprio che le cose si mettessero diversamente. L’opposizione stavolta si era quasi del tutto coalizzata, formando la Gran alianza nacional renovada (Ganar) e candidando il liberale Efraín Alegre, appoggiato anche dal Frente Guasú dell’ex presidente Fernando Lugo e dall’attuale sindaco di Asunción Mario Ferreiro. Alegre si è fermato al 42,74%, circa 100.000 voti sotto il vincitore. Un margine molto più ristretto rispetto a quanto prevedevano i sondaggi, ma bisogna tenere conto che se gli stessi partiti 5 anni fa si fossero presentati uniti avrebbero vinto e che lo scorso autunno l’opposizione si presentava come favorita.