UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Quando le parole sono superflue

Quando le parole sono superflue

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado offre una riflessione sulla comunicazione a partire dalle foto che hanno vinto i principali premi del World Press Photo 2024, tra i più prestigiosi concorsi di fotogiornalismo.
24 Aprile 2024

Non servono parole per commentare la forza delle immagini; risulterebbero, comunque sia, in eccesso. Le foto che hanno vinto i principali premi del World Press Photo 2024, tra i più prestigiosi concorsi di fotogiornalismo, ne sono la dimostrazione. Hanno infatti la capacità di raccontare la drammaticità di questo tempo e, insieme, di spingere la riflessione per un possibile riscatto. Catturano istanti di umanità, drammaticità e speranza. Foto da guardare, ma anche da ascoltare. La forza narrativa e la carica emotiva squarciano l’inerzia e contrastano la distrazione. Ecco, forse, il punto è proprio questo: la velocità, informativa e comunicativa, non consente di fermarsi per andare in profondità del messaggio narrato o visualizzato. “La Pietà di Gaza” di Mohammed Salem, che si è aggiudicato il premio per la foto dell’anno, dilata l’istante del dolore e della commozione nell’abbraccio della donna che culla il corpo della nipote. Le parole non servono; diventano condanna per tutti i conflitti in corso e invocazione per un impegno urgente per la pace in tutto il mondo. È la forza della comunicazione!

Vincenzo

Fuori dalla bolla

Fuori dalla bolla

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado rilancia l'urgenza di una visione integrale della comunicazione, a partire dalle riflessioni sul linguaggio proposte da Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, in un’intervista ad Avvenire.
17 Aprile 2024

“Non basta avere familiarità con gli aspetti tecnici: ci sono alcuni ‘fondamentali’ della comunicazione da riscoprire. Anzitutto serve coerenza fra i messaggi dei diversi livelli e soggetti ecclesiali, altrimenti chi li riceve, credente o non credente, tenderà a farsi guidare dalla ‘logica confermativa’ - la stessa che nei social crea le ‘bolle’ nelle quali ci lasciamo imprigionare”. Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, in un’intervista ad Avvenire (17 aprile) riflette su uno dei temi del Cammino sinodale – linguaggio e comunicazione – mettendo in risalto la necessità di ripartire dalle basi. La via della coerenza indica questo processo: il raccordo tra ciò che si pensa, ciò che si comunica e ciò che si vive. Se non c’è circolarità, viene meno l’efficacia e, con essa, l’autorevolezza. In questo senso non va mai tralasciata la dimensione integrale della comunicazione che guarda all’unitarietà e alla concretezza di ciò che avviene. Il tema del linguaggio assume ancora più rilievo. E l’ascolto diventa motivo per una “nuova coscienza” generata dalle parole che “vivono” in ambienti nuovi. È la vitalità del processo comunicativo.

Vincenzo

La dignità infinita di ogni essere umano

La dignità infinita di ogni essere umano

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado propone alcune riflessioni per gli operatori della comunicazione a partire dalle indicazioni della Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede “Dignitas infinita circa la dignità umana”.
10 Aprile 2024

Il tema è di grande attualità e questa è la novità principale. La recente Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede “Dignitas infinita circa la dignità umana” si pone in una linea di riflessione magisteriale ben definita, portandola nei problemi del presente, rappresentati da “alcune gravi violazioni”. Per questo, l’elemento nuovo – non inteso in ordine temporale – è il fatto che, nel dibattito pubblico, si torni a parlare di dignità umana. L’originalità sta in quell’aggettivo “infinita” che caratterizza il titolo, cioè senza confini, senza metri di misura, perché ciò che è in gioco è l’essenza stessa della persona umana. Ci si muove nel solco dell’antropologia cristiana. La dimensione non finita diventa estensiva fino alla violenza digitale, espressione del “lato oscuro del progresso digitale”. E qui emerge l’impegno e la responsabilità di tutti per far sì che la dignità umana non venga calpestata dagli odiatori seriali dei social media o da meccanismi perversi che annientano la prerogativa della stessa comunicazione che, non dimentichiamolo mai, è mettere in comune, tessere relazioni. Sempre nel rispetto della dignità di tutti!

Vincenzo

Cambiare prospettiva

Cambiare prospettiva

"È tempo di guardare ai processi comunicativi e informativi con uno sguardo 'mutato' per cogliere le tante sfide che sono all’orizzonte", afferma Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
3 Aprile 2024

Guardiamo al cuore del mistero celebrato in questi giorni: il passaggio dalla morte alla vita. Un movimento che non prevede stalli, anche nel momento più estremo. Un passaggio che dovrebbe scuotere le coscienze e mettere in moto. Siamo ai limiti del paradosso: ogni fine può segnare un nuovo inizio, così come ogni crisi porta con sé una opportunità. La situazione che stiamo vivendo può portare ad un cambiamento di prospettiva. Il messaggio da cogliere è basilare: abbandonare le routine per esplorare le novità di questa stagione. È tempo di esaminare i processi comunicativi e informativi con uno sguardo “mutato” per cogliere le tante sfide che sono all’orizzonte. Cosa comporta questo passaggio? A ciascuno il dovere di contribuire alla risposta.

Vincenzo

Il vertice dell’amore

Il vertice dell’amore

"Il Mistero celebrato attende di essere tradotto in vita concreta: servizio, dono di sé, annuncio". Gli auguri di buona Pasqua del Direttore, Vincenzo Corrado, e di tutto l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali.
27 Marzo 2024

Il cammino che conduce alla Pasqua permette di “toccare il vertice dell’amore”. Questa espressione di sant’Agostino, riferita ai martiri e alla loro testimonianza, esprime un sussulto di gioia che squarcia il velo di tristezza causato dalla morte. In effetti, nei tre giorni che precedono la Pasqua (Triduo Pasquale) ci avviciniamo gradualmente ad una vetta insuperabile. Ma il Mistero celebrato attende di essere tradotto in vita concreta: servizio, dono di sé, annuncio. È questo il paradigma della comunicazione e dell'informazione: nella relazione si concretizza l’apertura di sé all’altro, che diventa conoscenza reciproca e dialogo costruttivo. È un messaggio di grande attualità per il mondo intero: dal vertice dell’amore nascono processi di pace. Augurio per tutti: buona Pasqua!

Vincenzo

Una comunicazione per la pace

Una comunicazione per la pace

"La comunicazione e l’informazione sono chiamate in causa, in modo determinante, per favorire processi di comprensione reciproca e di promozione di un linguaggio disarmato", sottolinea Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
20 Marzo 2024

L’ha detto il Card. Matteo Zuppi, lunedì 18 marzo, aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente: la pace rappresenta la priorità! L’affermazione prende forma nell’impegno concreto, nelle comunità cristiane e nella società tutta, per ricucire quei tessuti che sono lacerati. In questo senso l’opera educativa rappresenta la strada da percorrere per una rinnovata coscienza civile e sociale. La comunicazione e l’informazione sono chiamate in causa, in modo determinante, per favorire processi di comprensione reciproca e di promozione di un linguaggio disarmato. Alle porte della Settimana Santa, la riflessione trova il proprio paradigma nel trittico incontro-ascolto-parola e nella logica del servizio. Comunicare e informare è sempre un atto di amore che viene compiuto in una dimensione di relazione. È il disegno per incarnare la pace nella propria quotidianità.

Vincenzo

Tasselli di buona comunicazione

Tasselli di buona comunicazione

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado offre qualche suggerimento per "sviluppare il senso critico verso ciò che si vede, si legge e si condivide".
13 Marzo 2024

Pensiamo a un grande puzzle in cui ogni tassello dà il proprio contributo per la realizzazione complessiva dell’opera. L’immagine è funzionale per comprendere come gli sviluppi tecnologici stiano agendo sulla comunicazione e sull’informazione. Ogni piccola tessera, infatti, porta con sé l’elemento visibile che, insieme agli altri, contribuisce al quadro finale, ma anche un insieme di dati che “illustrano” quel singolo pezzetto. Questi ultimi in gergo vengono chiamati metadati. È un elemento molto importante che deve orientare il percorso professionale – e, dunque, etico – verso la verità, da non confondere mai con la veridicità. In questo senso, il virus delle fake news può trovare grande proliferazione se non contrastato da un’attenta verifica dei singoli frammenti. Lasciarsi guidare da qualche interrogativo può essere un buon collante tra le varie tessere e i loro dati. Anche questo è un modo per sviluppare il senso critico verso ciò che si vede, si legge e si condivide.

Vincenzo

Uno spazio da abitare

Uno spazio da abitare

Come orientarsi nella complessità degli sviluppi tecnologici? Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado offre alcuni spunti di riflessione.
6 Marzo 2024

Comunicare e informare significa anche abitare lo spazio. Di certo non per prenderne possesso o rispondere a bisogni di potere o di affermazione personale, ma per avere coscienza della responsabilità che ne consegue. Ci sono parole, immagini, gesti e silenzi che si muovono e, con la loro dinamica, hanno un impatto sui sentimenti, provocano azioni e causano reazioni. Ecco, il senso dello spazio da abitare, luogo dove si sperimentano la fatica e la bellezza delle relazioni, nell’unicità di ogni persona. “Nell’esperienza di un grande amore – scrive Romano Guardini – tutto il mondo si raccoglie nel rapporto Io-Tu, e tutto ciò che accade diventa un avvenimento nel suo ambito”. È la bussola con cui muoversi nella complessità degli sviluppi tecnologici. E lo spazio abitato diventa universo di senso, proprio perché vissuto nella logica della dimensione relazionale. Quanto precede vale ancor più per l’estensione virtuale creata dall’era digitale (non contrapposta al reale) che porta con sé nuove sfide e opportunità per la comunicazione e l’informazione.

Vincenzo

Per una comunicazione persistente

Per una comunicazione persistente

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado propone una riflessione sulla comunicazione e sull’informazione a partire da due aggettivi: persistente e effimero.
28 Febbraio 2024

Persistente o effimera? Più che esprimere un dubbio amletico, questi due aggettivi sono un invito alla riflessione sulla comunicazione e sull’informazione. Entrambi incidono sulla dimensione temporale di ciò che viene raccontato e, di riflesso, sull’attenzione suscitata nell’opinione pubblica. Più profondamente, su come quest’ultima viene alimentata anche dalla mediazione di chi opera nel mondo dei media e dall’interesse collettivo. Ecco, allora, la contrapposizione tra persistenza e caducità: sottolinea la necessità di non voltarsi mai dall’altra parte davanti ai drammi – tanti – dell’umanità. Il pensiero corre veloce alle guerre in corso. Proprio in questi giorni abbiamo ricordato il secondo anniversario dell’inizio del conflitto in Ucraina, cui si aggiungono quello mediorientale e tanti altri dimenticati. È qui che emerge l’impegno condiviso. È responsabilità di tutti dare un sapore nuovo all’attuale contesto comunicativo perché il bene comune non può mai essere effimero. La comunicazione e l’informazione persistenti lo sanno.

Vincenzo

Un ascolto che cresce, e fa crescere

Un ascolto che cresce, e fa crescere

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado torna sull'importanza dell'ascolto a partire dai recenti dati dell’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano sulla fruizione dei contenuti digitali.
21 Febbraio 2024

“Mi piace ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai”. Tornano alla mente queste parole di Ernest Hemingway nel leggere i recenti dati dell’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano sulla fruizione dei contenuti digitali. La rilevazione conferma la grande attrazione del pubblico verso i podcast: 12 milioni di ascoltatori al mese, per circa 4 ore settimanali di media a persona. In Italia nel 2023, certifica l’indagine Ipsos Digital Audio Survey, i fruitori di podcast sono circa 11,9 milioni, il 39% tra i 16-60 anni, in crescita rispetto al 36% dell’anno precedente. I numeri parlano chiaro: c’è una richiesta di ascolto che questo nuovo format riesce a intercettare. Ed è qui che la riflessione si allarga sul senso che viene attribuito alla capacità di tacere per fare spazio ai racconti altrui. È un’attitudine che non viene mai meno e il fenomeno “podcast” lo dimostra. Va custodita e coltivata la ricchezza linguistica contro la povertà espressa dalla sovrabbondanza di parole. Hemingway l’ha segnalato con la sua esperienza: l’ascolto può essere generativo o sterile, dipende dalla modalità in cui viene vissuto, se con apertura o chiusura. Insomma, nuove forme mediatiche segnalano vecchi bisogni mai sopiti. E l’ascolto è proprio uno di questi.

Vincenzo

Il senso del tempo

Il senso del tempo

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado aggiunge un ulteriore tassello al mosaico delle riflessioni con cui accostarsi al rapido sviluppo delle tecnologie, come le intelligenze artificiali.
14 Febbraio 2024

Quale senso viene attribuito oggi al tempo? L’interrogativo, più che aprire un sondaggio, intende proporre un ulteriore tassello nel mosaico delle riflessioni con cui accostarsi al rapido sviluppo delle tecnologie, come le intelligenze artificiali. Il fenomeno della mitizzazione – che assolutizza i singoli fatti decontestualizzandoli - potrebbe portare a una sconnessione tra passato, presente e futuro, favorendo una sorta di individualismo temporale: gli insegnamenti ricevuti o le pagine di storia, nel bene e nel male, perderebbero la spinta propulsiva per l’oggi e il futuro, provocando una sorta di sezionamento del tempo. Comunicazione e informazione hanno invece il compito di far emergere il legame tra i tre momenti – passato, presente, futuro – nella loro scansione spazio-temporale. Ciò permetterà di non sbriciolare i singoli attimi in una sorta di mito permanente. All’inizio della Quaresima è anche un invito a cogliere la pienezza del tempo. Buon cammino a tutti!

Vincenzo

Sicurezza in rete: un’opera condivisa

Sicurezza in rete: un’opera condivisa

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado trae spunto dalla la doppia ricorrenza – Safer Internet Day (6 febbraio) e Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo (7 febbraio) – per ribadire la necessità di un'azione comune di conoscenza ed educazione.
7 Febbraio 2024

È l’impegno quotidiano a rendere efficace la celebrazione di appuntamenti nazionali e internazionali. Ecco perché la doppia ricorrenza – Safer Internet Day (6 febbraio) e Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo (7 febbraio) – rimarca l’urgenza e la necessità di un orizzonte comune da vivere ogni giorno. Ripetiamo spesso che l’ambiente in cui viviamo e le pratiche digitali non sono un semplice contorno, ma condizionano profondamente personalità, interessi, abitudini, costumi… Questo ritornello diventa ancora più evidente se si considera il tempo trascorso: 20 anni dall’istituzione del giorno dedicato alla sicurezza in rete. Si tratta di un tempo che segnala anche i mutamenti intercorsi nel bene e nel male. Ne sono prova i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo che assumono tratti diversi con il progredire della tecnologia. Il calendario ricorda, nella sua non casualità, che ogni giorno ha bisogno di una traduzione concreta: in questo caso di conoscenza ed educazione, da svolgere sempre insieme. Perché ogni opera di contrasto, per essere efficace, necessita dell’apporto di tutti.

Vincenzo

La persona al centro

La persona al centro

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado propone una ricetta "comunicativa" per ricomporre alcune fratture della società, tra cui il fenomeno - sempre più diffuso, anche tra i giovani - della solitudine.
31 Gennaio 2024

Uno dei problemi del nostro tempo, effetto anche della pandemia, è senz’altro la solitudine. Diverse ricerche ne attestano la diffusione tra gli adulti (1 su 4), con alti tassi anche tra giovani e giovanissimi. E ciò su scala globale, con inevitabili ripercussioni anche nella prospettiva della convivenza sociale. Legare il filo della comunicazione e dell’informazione a questa situazione, drammatica per molti versi, può aiutare a recuperare il legame con la comunità. Ricevendo i dirigenti e i dipendenti di Tv2000 e inBlu2000, il Papa ha indicato tre parole per costruire un piano di lavoro proprio per questa tessitura: prossimità, cuore e responsabilità. È una circolarità comunicativa e informativa tesa a rimettere al centro la persona, da cui gettare le fondamenta per lanciare ponti di comprensione e ricomporre le fratture che presentano conseguenze più gravi, come appunto la solitudine. Comunicazione e persona, comunicazione e comunità… relazioni da riprendere e da cui ripartire.

Vincenzo

Protagonisti, non spettatori

Protagonisti, non spettatori

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado commenta il Messaggio di Papa Francesco per la 58ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, sottolineando che "la comunicazione e l’informazione hanno sempre bisogno di quel di più che sfugge a qualsiasi tecnica".
24 Gennaio 2024

“La risposta non è scritta, dipende da noi”. Le parole di Papa Francesco nel messaggio per la 58ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali suonano come un incoraggiamento ad affrontare con responsabilità le tante sfide aperte dai sistemi di intelligenza artificiale. Occorre essere protagonisti e mai spettatori di ciò che avviene, soprattutto se c’è un forte impatto sulla vita sociale e, ancora prima, sulla stessa umanità. È una chiamata alla responsabilità di tutti: giornalisti e comunicatori ma anche fruitori di contenuti e strumenti. Ai primi perché non smarriscano la bellezza dell’incontro, dell’ascolto e della parola. Ai secondi perché sviluppino sempre di più quel necessario senso critico con cui orientarsi davanti a qualsiasi forma di manipolazione. Insieme, però, siamo chiamati a rinnovare un patto di corresponsabilità perché la comunicazione e l’informazione hanno sempre bisogno di quel di più che sfugge a qualsiasi tecnica. “Spetta all’uomo – ricorda il Papa – decidere se diventare cibo per gli algoritmi oppure nutrire di libertà il proprio cuore, senza il quale non si cresce nella sapienza”.

Vincenzo

Uno sguardo nuovo per il progresso

Uno sguardo nuovo per il progresso

"Gli sviluppi tecnologici, continui e inarrestabili chiedono uno sguardo nuovo che salvaguardi il portato etico che è patrimonio di tutti, prima che sia troppo tardi e prima che sia l’escalation tecnica a dettare le regole del gioco", spiega Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
17 Gennaio 2024

Il tema è di grande attualità e non è un caso che due Giornate mondiali ecclesiali siano state dedicate al suo approfondimento. Parliamo dell’intelligenza artificiale e delle sue connessioni con la pace e, ovviamente, con la comunicazione. Due appuntamenti tematici portano altrettanti messaggi del Papa. Il primo, quello sulla pace, è stato pubblicato lo scorso 8 dicembre, e ora siamo in attesa del secondo. A questa attenzione ecclesiale si uniscono le parole del presidente Mattarella nel messaggio di fine anno: “Dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana. Cioè, iscritta dentro quella tradizione di civiltà che vede, nella persona - e nella sua dignità - il pilastro irrinunziabile”. Gli sviluppi tecnologici, continui e inarrestabili chiedono uno sguardo nuovo che salvaguardi il portato etico che è patrimonio di tutti, prima che sia troppo tardi e prima che sia l’escalation tecnica a dettare le regole del gioco. La posta è grande e ha a che fare con il futuro delle nuove generazioni. Ecco perché la connessione pace-comunicazione può essere la cifra con cui contrastare il disimpegno, a favore della comprensione e della responsabilità. Teniamo alta la consapevolezza di questa scelta di campo.

Vincenzo

Messa e tv: 70 anni di prossimità

Messa e tv: 70 anni di prossimità

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado ricorda il 70° anniversario della trasmissione televisiva della Messa, andata in onda la prima volta il 10 gennaio 1954 dalla Basilica di San Simpliciano a Milano.
10 Gennaio 2024

È uno degli appuntamenti televisivi più longevi, contemporaneo all’inizio ufficiale delle trasmissioni della Rai (3 gennaio 1954) e, prima ancora, al percorso sperimentale che l’ha preceduto (dal 1952). La Santa Messa teletrasmessa, proprio in questi giorni, taglia il traguardo dei 70 anni. La prima volta fu, infatti, il 10 gennaio 1954 dalla Basilica di San Simpliciano a Milano, sette giorni dopo il “debutto” della Rai. In questi decenni non sono mancati gli approfondimenti teologici sulla materia, che è regolata dal punto di vista organizzativo da una convenzione tra Rai e Cei, peraltro recentemente rinnovata. Il documento dell’Episcopato italiano del 1973, “Norme per la trasmissione televisiva della Messa”, risolve in modo efficace le varie questioni offrendo anche indicazioni e spunti di riflessione tuttora attuali. In particolare, la conclusione sottolinea la “testimonianza” della trasmissione televisiva: “Non solo di un clero e di un’assemblea che s’impegnano in una celebrazione ben fatta, ma di tutto un popolo che guarda, che ascolta, che prega, che canta, e professa così la sua fede”. In questo viene espressa vicinanza e prossimità a chi è malato o, per varie ragioni, impossibilitato a essere presente. Anche in questo modo si rinsaldano i legami della comunità.

Vincenzo

Natale, inizio di una storia nuova

Natale, inizio di una storia nuova

"Che questo Natale possa imprimere una svolta vera nel cammino dell’umanità": gli auguri del Direttore, Vincenzo Corrado, e di tutto l'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali.
20 Dicembre 2023

“Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7)

È un’immagine di estrema dolcezza che aiuta a entrare nel grande mistero del Natale. La povertà di una situazione contingente diventa l’inizio di una storia nuova per l’umanità. Pensando alla trepidazione del momento, è difficile soltanto immaginare lo stupore di Maria e Giuseppe quando persone sconosciute come i pastori accorrono in quel luogo. Chissà quanti pensieri per la loro testa! Eppure, trovano calore e accoglienza lì dove tutto sembrava perduto. Natale è anche la festa della fiducia e della speranza. Così quella immagine diventa provocazione per le coscienze: quante mangiatoie ancora nel mondo, perché non c’è posto per i poveri! Quante persone costrette a fuggire dai tanti “Erode”, che continuano a provocare violenze e guerre! Che questo Natale possa imprimere una svolta vera nel cammino dell’umanità! Auguri!

Vincenzo

Un argine di senso

Un argine di senso

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado commenta il recente Accordo provvisorio sulla proposta di norme europee armonizzate sull’intelligenza artificiale, sottolineando l'importanza "di muoversi a livello legislativo, non perdendo mai di vista l’orizzonte del bene comune".
13 Dicembre 2023

Qualcosa inizia a muoversi e dimostra la volontà di agire prima che sia troppo tardi. Il recente Accordo provvisorio sulla proposta di norme europee armonizzate sull’intelligenza artificiale (Artificial Intelligence Act) va letto proprio in questa direzione. Le innovazioni tecnologiche segnalano, infatti, quanto sia denso di significati il cambiamento che portano: non semplicemente qualcosa di strumentale, ma sempre di più profondo, con impatti imprevedibili a livello sociale, culturale, esistenziale. Per questo, è importante muoversi a livello legislativo, non perdendo mai di vista l’orizzonte del bene comune. La riflessione ecclesiale, arricchita dai prossimi Messaggi del Papa per le Giornate mondiali della pace e delle comunicazioni sociali, continuerà a offrire – secondo quanto indicato da Paolo VI – “un contributo di ispirazione, di incoraggiamento, di esortazione, di orientamento, di collaborazione”. A rinforzare quell’argine tra prevedibilità e imprevedibilità.

Vincenzo

Meravigliose invenzioni

Meravigliose invenzioni

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado torna sull'eredità del Decreto conciliare "Inter mirifica" per presentare "Meravigliose invenzioni", il volume promosso dall'Ufficio con i contributi di storici, semiologi, filosofi, massmediologi e giornalisti.
6 Dicembre 2023

Ci sono eventi storici che, per la loro forza propulsiva, imprimono una discontinuità nel vissuto personale e comunitario. Sono quei passaggi che rappresentano una sorta di cesura tra ciò che è stato e ciò che sarà, prefigurazione del futuro nella ricchezza del passato. Così è stato nelle Chiese in Italia dopo la promulgazione del Decreto Inter mirifica. A sessant’anni dalla pubblicazione, restano alcune intuizioni di fondo, in primis quella dell’inculturazione del messaggio cristiano nel tempo dei mass media. «Ogni epoca, ogni condizione, ogni contesto richiede un suo specifico linguaggio. La Chiesa lo ha sempre tenuto presente nell’annunciare la parola di Dio» (Direttorio sulle comunicazioni sociali, n. 49). È a partire da questa consapevolezza che si possono scrivere i nuovi capitoli del libro aperto dal Decreto conciliare. Come evidenzia il volume “Meravigliose invenzioni” promosso dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali: edito da Scholé-Morcelliana, raccoglie i contributi di storici, semiologi, filosofi, massmediologi e giornalisti. Per celebrare una ricorrenza speciale e ritrovare nuovo slancio.

Vincenzo

Quella partenza che ha dato slancio

Quella partenza che ha dato slancio

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado focalizza l'attenzione sull’Inter mirifica, decreto del Concilio Vaticano II sugli strumenti di comunicazione sociale, di cui il 4 dicembre si celebra il 60° anniversario. Un'occasione per "far tesoro della propria storia" e "progettare il futuro".
29 Novembre 2023

Il 4 dicembre 1963 Paolo VI promulgava l’Inter mirifica, decreto del Concilio Vaticano II sugli strumenti di comunicazione sociale. Sessant’anni dopo, in un momento di grandi accelerazioni, vale la pena fermarsi per riflettere: guardarsi indietro, far tesoro della propria storia aiuta a vivere il presente e a progettare il futuro. Rileggere il testo conciliare, alla luce degli sviluppi odierni, potrebbe apparire fuori contesto. Eppure, nell’ambito comunicativo ecclesiale, tutti i progressi raggiunti sono figli di quel testo. La celebrazione di questo anniversario può aiutare, allora, a ritrovare nell’Inter mirifica quel punto di partenza che diede slancio sessant’anni fa. Nella consapevolezza che ciascun comunicatore è chiamato ad usare le meravigliose invenzioni tecniche “unicamente per il bene dell’umanità, il cui avvenire dipende ogni giorno di più dal loro retto uso” (Inter mirifica, 24).

Vincenzo

Ritrovare il senso

Ritrovare il senso

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sulle sfide per il mondo della comunicazione e dell'informazione, a partire dalle recenti notizie di cronaca. "C’è un messaggio - afferma - da cogliere e trasmettere: ogni forma di violenza è negazione dell’umanità. Senza appello!".
22 Novembre 2023

È molto difficile in questi giorni trovare la giusta prospettiva da cui guardare l’orizzonte. Le notizie di cronaca sembrano sopraffare qualsiasi spiraglio. Ed è proprio questa complessità a dare senso a quanti sono impegnati nel mondo della comunicazione e dell’informazione. C’è un messaggio da cogliere e trasmettere: ogni forma di violenza è negazione dell’umanità. Senza appello! Soprattutto quando questa viene esercitata su chi trasmette la vita. Ed ecco la forza del silenzio, spezzato anche dal rumore, che ha unito le diverse manifestazioni. Silenzio e rumore non sono in contraddizione, ma si intersecano quasi a tracciare un percorso che conduce all’intimità del cuore. È quella la sede da curare e custodire per poter tornare a guardare l’orizzonte.

Vincenzo

Una challenge per tutti

Una challenge per tutti

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado raccoglie l’invito di Papa Francesco nel messaggio per la XXXVIII Giornata mondiale della gioventù, promuovendo una “sfida” comunicativa.
17 Novembre 2023

Vorremmo che questa newsletter potesse attivare una vera e propria “challenge”, raccogliendo l’invito di Papa Francesco nel messaggio per la XXXVIII Giornata mondiale della gioventù e promuovendo una “sfida” comunicativa in chiave positiva. “Sui social media – osserva il Papa – sembra più facile condividere cattive notizie che notizie di speranza. Pertanto, vi faccio una proposta concreta: provate a condividere ogni giorno una parola di speranza”. In un tempo pressato dal buio possiamo e dobbiamo accendere luci che riscaldino e aprano orizzonti di senso. La comunicazione, specialmente quella social, passa soprattutto attraverso la condivisione. Facciamo circolare la speranza per non cadere nella rete della disperazione. È questa la sfida aperta a tutti, anche perché “la speranza non delude” (Rm 5,5).

Vincenzo

Insieme, per non cedere all’odio

Insieme, per non cedere all’odio

In un tempo di violenza e di odio quale è quello presente, emerge "un’istanza di educazione e formazione, che è invito ai mass media a reintrodurre nel processo comunicativo il valore della coscienza", sottolinea Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
8 Novembre 2023

C’è una parola chiave con cui indirizzare i vari percorsi per vivere il tempo presente. È “insieme”! Una delle lezioni della pandemia, dimenticata facilmente, riguarda proprio il fatto che il mondo è interconnesso e che è strategico – oltre che necessario – pensarsi come un “noi”. Dinanzi ai rigurgiti del passato, qual è l’antisemitismo, c’è un imperativo categorico: fare rete. La comune preoccupazione per contrastare tutti i fenomeni di odio e violenza, di cui l’hate speech è sintesi ed espressione infausta, deve portare a stringere alleanze, perché insieme - pur nelle differenti competenze - si possa remare nella stessa direzione. “Nessuno si salva da solo, siamo tutti nella stessa barca tra le tempeste della storia”, ci ha ricordato Papa Francesco. Emerge così anche un’istanza di educazione e formazione, che è invito ai mass media a reintrodurre nel processo comunicativo il valore della coscienza, a non rinunciare al servizio di ricerca della verità, a cooperare alla costruzione del presente e alla progettazione del futuro. In pace, insieme.

Vincenzo

Rianimare l’umanità

Rianimare l’umanità

"Possibile che la sofferenza di tante persone per le guerre non provochi un sussulto?", si chiede Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale, auspicando "scelte forti, in controtendenza" che possano portare alla pace.
31 Ottobre 2023

È in corso un arresto cardiaco all’umanità. La situazione, grave già per la diagnosi, è ancora più preoccupante per il disinteresse generale. Proprio perché si parla di cuore. Possibile che la sofferenza di tante persone per le guerre non provochi un sussulto? La sede dei sentimenti è in sofferenza e non riprenderà a pulsare con una scarica, pur necessaria, accompagnata da terapia. C’è bisogno di scelte forti, in controtendenza, che mettano al centro ciò che unisce: l’umanità, appunto. Ecco, allora, quel grido di dolore che attraversa diverse regioni del pianeta: cessate-il-fuoco! Immettiamo, tutti insieme, nelle vene del corpo dolorante il flusso della fratellanza e della concordia. Con l’auspicio che la notizia possa essere presto la pace.

Vincenzo

Tessitori di speranza

Tessitori di speranza

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado sottolinea l'urgenza di un cambio di prospettiva nella narrazione della quotidianità. Soprattutto in un tempo di conflitto, odio e paura.
25 Ottobre 2023

È possibile comunicare speranza in questo tempo? L’interrogativo racchiude una delle grandi sfide che i comunicatori sono chiamati ad affrontare. I conflitti, le diverse forme di odio, la paura, l’insicurezza portano con sempre più frequenza le loro nubi minacciose all’orizzonte: tutto è cupo e scuro. È proprio quest’atmosfera a richiedere un di più dal mondo della comunicazione. Siamo chiamati a capovolgere la prospettiva, a diventare tessitori di narrazioni luminose, ricamate con il filo della speranza. Non si tratta di fuggire dalla realtà, ma di percorrere i sentieri della quotidianità con un obiettivo ben preciso: la pace. È una chiamata che interpella il senso di responsabilità di ciascuno. Ernest Hemingway confidava: “Mi piace ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai”. Partiamo dall’ascolto e tessiamo il filo della speranza!

Vincenzo

Vigilare sul Cyberspazio

Vigilare sul Cyberspazio

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta il progetto, condiviso con il Copercom e una decina di associazioni ad esso aderenti, per un’azione concreta di prevenzione e contrasto della pornografia online.
18 Ottobre 2023

È uno dei problemi del Cyberspazio: la facile accessibilità da parte dei minori a contenuti dannosi, come ad esempio la pornografia. È un fenomeno ampio che forse, proprio perché legato al digitale, sfugge ai più nelle proporzioni e nelle conseguenze. E allora occorre parlarne; farlo aiuta a crescere nella consapevolezza e motiva l’azione di educazione, prevenzione e contrasto. Per questo abbiamo pensato a un tracciato d’impegno, condiviso con il Coordinamento per la comunicazione (Copercom) e una decina di associazioni ad esso aderenti, con l’obiettivo di progettare un’azione concreta in risposta a un tema di grande attualità. È importante agire su due macro-aree – sensibilizzazione e formazione – puntando all’educazione all’affettività, alla vita interiore e a una maggiore coscienza dei genitori. Tutti sono chiamati a fare la loro parte!

Vincenzo

Un disagio da intercettare. E comunicare

Un disagio da intercettare. E comunicare

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado, a partire dai dati di un recente rapporto, propone una riflessione sull'importanza del linguaggio e dell'informazione nella trattazione del disagio psichico.
11 Ottobre 2023

“Comunicare il disagio. Serve (anche) una nuova narrazione”. È una delle istanze che emergono dal recente rapporto “L’era del disagio”, curato da Inc Non Profit Lab, laboratorio permanente dedicato alla comunicazione del Terzo settore. Quello del disagio psichico non è un tema facile da affrontare mediaticamente; eppure, è necessario farlo prima che sia troppo tardi. I dati parlano chiaro: negli ultimi tre anni, il 60% degli italiani dichiara di aver sofferto di disturbi legati alla sfera psicologica con un impatto significativo e prolungato sulla qualità della vita. A soffrirne sono più le donne degli uomini (65% vs 56%), con un picco all’interno della Gen Z (75%, che sale fino a 81% tra le ragazze). All’indomani della Giornata mondiale della salute mentale, è necessario ribadire quanto comunicazione e informazione si confermino sempre più determinanti: c’è bisogno di maggiore consapevolezza e attenzione, di sensibilità nel trattare queste tematiche e di cura delle parole per aiutare a superare i pregiudizi. In questo senso, coniugare linguaggio e immagini con la capacità di ascolto può essere un punto di partenza.

Vincenzo

Per una comunicazione cordiale e gentile

Per una comunicazione cordiale e gentile

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sulla qualità dei rapporti che vengono generati dall'accelerazione del processo comunicativo. Rilanciando un'indicazione di Papa Francesco.
4 Ottobre 2023

L’accelerazione del processo comunicativo sta inevitabilmente incidendo sulla qualità dei rapporti che vengono generati. E non sempre in positivo. Più che una semplice constatazione, è un invito ad andare in profondità di ciò che si ritiene scontato e ad ascoltare con l'orecchio del cuore. La comunicazione, infatti, non può prescindere dalla cordialità (ovvero dal venire dal cuore) e dalla gentilezza. Non si tratta semplicemente di galateo, ma di quell’apertura interiore che sostiene lo sguardo verso l’umanità. La traduzione pratica porta al contrasto di ciò che agisce iniquamente: sul linguaggio e non solo… Soprattutto, consente di affrontare senza paura il futuro che si apre. “In un tempo complesso come il nostro – ha ricordato Papa Francesco nella Messa per l’apertura del Sinodo –, emergono sfide culturali e pastorali nuove, che richiedono un atteggiamento interiore cordiale e gentile, per poterci confrontare senza paura”. Un’indicazione di rotta anche per quanti si occupano di comunicazione.

Vincenzo

Ritrovare il limite

Ritrovare il limite

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado commenta il tema della prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, ricordando che "la pienezza della comunicazione si realizza nella relazione, ovvero nel rapporto di comunione e di reciproca donazione".
29 Settembre 2023
La pienezza della comunicazione si realizza nella relazione, ovvero nel rapporto di comunione e di reciproca donazione. Può sembrare una definizione ormai superata, eppure mantiene ancora la sua attualità e concretezza in un contesto di grandi cambiamenti. L’uso della tecnologia può supportare, mediare o realizzare la comunicazione sempre in conformità ai principi di comunione e donazione. Per questo, è necessario essere consapevoli delle insidie e delle minacce che agiscono in modo contraddittorio e secondo falsità, portando a chiusure, divisioni, contrapposizioni e conflittualità. Con la conseguenza estrema della sottomissione degli altri. Insomma, il contrario della comunicazione pienamente umana.
Nel tema - “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana” - che Papa Francesco ci consegna per la 58ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali emerge uno dei grandi rischi di questo tempo: la perdita del senso del limite. Non è una denuncia o un’accezione negativa, ma una presa di coscienza sulla propria essenza. Così recita il Salmo 90: «Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio» (v. 12) Il riferimento al cuore, l’organo che mantiene in vita, segna una congiunzione e un progredire della riflessione in linea con gli ultimi tre anni: l’incontro (2021), la parola (2022), l’ascolto (2023). Tutto il processo comunicativo prende vita dal cuore! Anche le conquiste che stanno disegnando un nuovo ambiente hanno bisogno di questa dimensione vitale. Ecco, il vero senso del limite, che apre alla comunione e alla comunicazione di sé. È la verità, da ricercare e raccontare, che disegna il confine delle nostre azioni, affinché “le macchine – viene ricordato nella nota che illustra il tema della Giornata – non contribuiscano a diffondere un sistema di disinformazione a larga scala e non aumentino anche la solitudine di chi già è solo, privandoci di quel calore che solo la comunicazione tra persone può dare”.

Vincenzo

Dal centro ai bordi

Dal centro ai bordi

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado sottolinea la necessità di un cambio di prospettiva, fondamentale per il mondo della comunicazione e per l'intera società.
20 Settembre 2023

Il tamtam quotidiano sbilancia costantemente l’attenzione verso il proprio io. C’è da interrogarsi se le forme deviate di comunicazione non siano figlie di questo individualismo esasperato. La frenesia e l’ansia per il successo personale agiscono a discapito di chi sta intorno. È tempo di cambiare prospettiva: spostarsi dalla centralità alla marginalità, nel senso letterale del termine, aiuta a cogliere il senso pieno di ciò che avviene. Dai bordi delle autostrade comunicative emerge la necessità di un sano recupero di tutte quelle forme non verbali – un sorriso, una stretta di mano, uno sguardo… – che danno calore ai rapporti. E il primo guadagno sarà un beneficio per tutta la società. La comunicazione, d’altronde, è sempre un ponte… Attraversarlo e farlo attraversare permette di realizzare più ampiamente e compiutamente il proprio essere-in-relazione.

Vincenzo

Una comunità da ascoltare

Una comunità da ascoltare

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado rilancia alcune sfide per gli operatori della comunicazione, a partire da una riflessione sul racconto mediatico dei "fatti religiosi".
13 Settembre 2023

“I mass media sanno ascoltare la Chiesa?”. L’interrogativo, in apertura dell’ultimo Portaparola di Avvenire (12 settembre 2023), rilancia la riflessione avviata dopo la Gmg di Lisbona circa il racconto mediatico dei “fatti religiosi”. Una questione, certamente non nuova, passata nel tempo da letture ideologiche a una sorta di disinteresse informativo. Nelle diverse opinioni raccolte dal quotidiano emergono alcune parole chiave che possono offrire elementi per invertire la tendenza: riscoprire il valore della prossimità nell’informazione; cogliere il digitale come opportunità; contrastare l’indifferenza con una nuova passione… Tre sollecitazioni che chiamano a un piano di lavoro condiviso e condivisibile. Un’occasione concreta per il mondo ecclesiale di uscire dalla paura dell’isolamento e rompere il processo di adattamento all’opinione generale. La Chiesa non è una potenziale outsider ma una comunità viva.

Vincenzo

Chiamati ad educare

Chiamati ad educare

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado si sofferma sui recenti fatti di cronaca per ribadire la necessità di un patto educativo finalizzato alla comprensione delle nuove tecnologie.
6 Settembre 2023

La cronaca delle settimane appena trascorse ha riproposto all’attenzione di tutti la necessità di rinnovare un patto educativo finalizzato alla comprensione delle nuove tecnologie. È un’esigenza richiamata più volte, che non può e non deve essere trasmessa solo dagli eventi negativi. C’è un contesto culturale che cambia costantemente nelle pratiche e nei valori di riferimento. Ci sono linguaggi mediati dai social che vanno oltre le stesse tecniche, influenzando stili di vita. C’è un ambiente che è sempre meno quello che abbiamo conosciuto fino a qualche anno fa. Eppure, nonostante l’evoluzione in corso, la chiamata alla conoscenza – e dunque all’educazione – non può essere elusa. Altrimenti, sarebbe tradimento comunicativo. Ecco, forse conviene ripartire proprio da questa accezione di una comunicazione che sa costruire ponti di comprensione per abitare le varie stagioni della vita. Non è mai troppo tardi.

Vincenzo

Gmg: ascoltiamo desideri e sogni dei ragazzi

Gmg: ascoltiamo desideri e sogni dei ragazzi

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado racconta le prime impressioni dalla Gmg di Lisbona, con l'augurio “che la sosta estiva rigeneri pensieri e riflessioni per un rilancio comunicativo”.
2 Agosto 2023

“C’è bisogno di gesti fisici, di espressioni del volto, di silenzi, di linguaggio corporeo, e persino di profumo, tremito delle mani, rossore, sudore, perché tutto ciò parla e fa parte della comunicazione umana” (Fratelli tutti, 43). Tornano alla mente queste parole di Papa Francesco osservando il brulicare di giovani da Casa Italia, punto di riferimento per quanti sono giunti dal nostro Paese a Lisbona per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù. La realtà, come sempre, supera la fantasia. I giovani sono testimoni di quel con-tatto comunicativo che sovrasta la viralità mediatica. C’è da imparare dalla loro genuinità e spontaneità: ingredienti indispensabili perché la creatività non diventi autoreferenzialità. Emerge da questi primi giorni portoghesi un invito ad ascoltare i desideri e i sogni delle nuove generazioni. Il futuro passa inevitabilmente da questo intreccio generazionale. Che la sosta estiva rigeneri pensieri e riflessioni per un rilancio comunicativo!

Vincenzo

P.S. La newsletter settimanale ritornerà a settembre. Di cuore, a ciascuno, l’augurio di una estate serena.

Nuovi sguardi sulla disabilità

Nuovi sguardi sulla disabilità

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta il Sussidio pastorale preparato dalla Commissione nazionale valutazione film e dal Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità.
26 Luglio 2023

“Nuovi sguardi sulla disabilità”. Il titolo scelto dalla Commissione nazionale valutazione film e dal Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità per il Sussidio pastorale estivo, disponibile sui rispettivi siti, offre già un percorso di senso. La proposta di alcuni film, dedicati al tema della disabilità, può favorire una maggiore presa di coscienza delle sfide da affrontare. Il cinema, infatti, non è solo evasione dalla realtà, ma è anche immersione totale in quelle pieghe di umanità che spesso vengono trascurate. Ha quella capacità, cioè, di interrogare la coscienza collettiva e di aprire strade di comprensione. La settima arte può aiutare a giocare meno in difensiva e a essere meno statici verso chi aspetta solo una mano tesa. È una questione di sguardo verso l’umanità.

Vincenzo

Un’attualità da leggere e capire

Un’attualità da leggere e capire

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado focalizza l'attenzione su linguaggio e comunicazione, uno dei cinque macro-temi su cui si articolerà la fase sapienziale del Cammino sinodale.
19 Luglio 2023

Uno dei cinque macro-temi su cui si articolerà la fase sapienziale del Cammino sinodale sarà proprio il linguaggio e la comunicazione. L’ascolto che ha attraversato le comunità in questi due anni di percorso ecclesiale ha restituito la fatica e la bellezza di un impegno, insieme alla necessità di un’attenta lettura del contesto attuale. È quanto viene sottolineato dalle Linee guida per il prosieguo del Cammino diffuse in questi giorni: “Il punto non è trovare linguaggi più efficaci, ma entrare in nuovi paradigmi. La comunicazione, infatti, per essere credibile, ha bisogno di attingere alla vita coerentemente vissuta di chi si esprime attraverso di essa”. È una bella sfida ma anche una grande opportunità per abitare significativamente il “comune contesto culturale”.

Vincenzo

Comunità, antidoto alla solitudine

Comunità, antidoto alla solitudine

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado prende spunto dalla relazione annuale del presidente del Garante per la protezione dei dati personali per rilanciare una sfida per le comunità.
12 Luglio 2023

Solitudine digitale: un efficace ossimoro per fotografare la realtà. L’espressione, già nota a studiosi e addetti ai lavori, ha suscitato grande attenzione negli ultimi giorni per la relazione annuale del presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione. “Se confondiamo la persona con la sua immagine – ha detto tra l’altro –, se non interveniamo sul male che si compie, ma lo filmiamo, rinunciamo a cogliere, della tecnica, le sue straordinarie potenzialità inclusive e ci condanniamo a un’inconsapevole solitudine digitale, celata da una malintesa idea di connessione totale”. L’analisi attenta e puntuale apre alla presa di coscienza: occorre invertire la tendenza! Se è vero che il digitale può aprire alla socialità, è altrettanto vero che il dispositivo può ingabbiare nell’egocentrismo. La cura alla solitudine è la comunità, soprattutto se è educante anche nel digitale.

Vincenzo

Comunicare è educare

Comunicare è educare

"Tornare a parlare di alleanza fra i diversi soggetti che hanno a cuore il futuro di tutti non è un discorso demodé ma un imperativo categorico", afferma Vincenzo Corrado, nel suo pensiero settimanale.
5 Luglio 2023

La comunicazione ha sempre a che fare con l’educazione. Di più: ogni processo educativo diventa espressione comunicativa. Impossibile, dunque, scindere le due azioni. Tenere a fuoco questa sottolineatura può aiutare a comprendere meglio l’importanza di delineare un orizzonte che consideri l’integralità di ogni singola scelta. La moltiplicazione di strumenti e di possibilità mediatiche richiede un surplus d’impegno per non lasciare che l’evoluzione continua prenda il sopravvento sulla conoscenza e sulla formazione. In questo senso, tornare a parlare di alleanza fra i diversi soggetti che hanno a cuore il futuro di tutti non è un discorso demodé ma un imperativo categorico.

Vincenzo

I veri “ferri” del mestiere

I veri “ferri” del mestiere

Riprendendo le parole del Papa, Vincenzo Corrado - nel suo pensiero settimanale - ricorda quali sono i tre elementi fondamentali per non fermarsi ad essere semplici contabili della storia.
28 Giugno 2023

Taccuino, penna e sguardo. Incontrando il 24 giugno una Delegazione del Premio Biagio Agnes, Papa Francesco ha riconsegnato ai giornalisti e agli operatori dei media tre “elementi” del mestiere, tracciando un percorso di senso sul lavoro quotidiano. Il riferimento a un passato romantico – si vedono sempre meno taccuini e penne – permette di prendere coscienza dell’importanza dell’informazione e della comunicazione. Il taccuino è legato all’ascolto, la penna all’“atto creativo”, lo sguardo alla realtà dei fatti. I tre “elementi” ricordano un principio fondamentale: c’è una differenza netta, non solo semantica, tra il “fare” notizia e l’“essere” notizia. Normalmente si dice che un avvenimento “fa” notizia, non che “è” notizia. Ma è la resa spettacolare ciò che conta? Guardare al passato per correggere il presente consente di disegnare un futuro informativo e comunicativo che faccia emergere, come ricorda il Papa, la partecipazione intima ai risvolti della storia. Contrariamente, si finisce per esserne semplici contabili.

Vincenzo

Per non smarrire la realtà

Per non smarrire la realtà

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado torna sulla necessità di un impegno educativo sulle nuove frontiere comunicative aperte dalla tecnologia.
21 Giugno 2023

Stiamo smarrendo il senso del reale? Può sembrare un paradosso ma l’interrogativo è un tentativo per rileggere la relazione con i social media, alla luce anche dei sempre più frequenti fatti di cronaca. Dato ormai per acquisito il fatto che l’ambiente in cui viviamo – chi più, chi meno – è caratterizzato dal cosiddetto essere on life per la pervasività dei media, appare evidente la difficoltà di comprendere appieno la realtà quotidiana, nella sua concretezza e fuggevolezza. In questo senso l’impegno educativo sulle nuove frontiere comunicative aperte dalla tecnologia diventa dialogo generazionale perché ciò che è reale non diventi irreale o, peggio, fallace. L’educazione digitale può accompagnare nella comprensione delle potenzialità e della pienezza della realtà che supera sempre la propria idea.

Vincenzo

A servizio dell’annuncio

A servizio dell’annuncio

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado torna sul tema dell'evangelizzazione attraverso le nuove tecnologie prendendo spunto dal lancio della versione completamente rinnovata della App Bibbia Cei.
14 Giugno 2023

La tecnologia può essere a servizio dell’annuncio. Nel ventaglio delle possibilità, che certamente hanno a che fare con l’uso sapiente dell’evoluzione tecnica, va annoverato l’impegno per la diffusione della Parola nel digitale. Un’esperienza, che affonda le radici nel 2000, è legata al sito BibbiaEdu.it, che permette di “incontrare e navigare” la versione Cei della Bibbia del 2008 e da cui ha preso forma la App Bibbia Cei, da poco disponibile in una versione completamente rinnovata sugli store Android e iOS. È di grande attualità la motivazione originaria: uno strumento per “visionare, scomporre, richiamare, studiare la Parola che sta a fondamento della fede e della vita della comunità cristiana, patrimonio culturale e spirituale dell’umanità intera”. Piccole tessere di un grande mosaico: evangelizzare attraverso le nuove tecnologie.

Vincenzo

Facciamoci attraversare dalle storie

Facciamoci attraversare dalle storie

"Quale stile per una comunicazione efficace?". Parte da questa domanda la riflessione di Vincenzo Corrado che, nel suo pensiero settimanale, offre un'indicazione molto concreta, ispirata dalle parole del Papa.
7 Giugno 2023

Quale stile per una comunicazione efficace? L’interrogativo ritorna molto spesso in occasione di grandi eventi, ma ha a che fare soprattutto con la quotidianità comunicativa e informativa. Non che la straordinarietà e l’ordinarietà si escludano, ma la seconda certamente favorisce la prima. In altre parole, l’efficacia è sempre il frutto della coerenza, soprattutto nell’ambito della comunicazione e informazione. Quale stile, dunque? Papa Francesco, partecipando come ospite ad A Sua immagine, ha offerto un orizzonte di riflessione con le tre parole “vicinanza, compassione e tenerezza” che parlano dello stile di Dio. “Se noi andiamo su questa strada – ha detto – di essere vicino l’uno all’altro, di avere compassione davanti al dolore degli altri, di essere teneri; se impariamo ad accarezzare con compassione e vicinanza siamo molto vicini a Dio”. Tradotto per tutti gli operatori dei media significa: farsi attraversare dalle storie, entrare nelle pieghe dell’umanità, utilizzare un linguaggio che porti calore.

Vincenzo

Il segno della testimonianza

Il segno della testimonianza

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado prende spunto dal documento sui social media pubblicato dal Dicastero per la Comunicazione per rilanciare l'impegno per una comunicazione di successo.
31 Maggio 2023

Nulla può eliminare “il segno della testimonianza”. Nemmeno i social media. Tutt’altro! Questi, se “abitati” con verità, possono favorire nuove forme di prossimità, tessendo quella storia comune che ci unisce e ci rende comunità. Nel recente documento del Dicastero per la Comunicazione, “Verso una piena presenza. Riflessione pastorale sul coinvolgimento con i social media”, viene ricordato che “non si tratta di fare pubblicità, ma di comunicare la vita, quella che ci è stata donata in Cristo. Per questo ogni cristiano deve stare attento a non fare proselitismo, ma a dare testimonianza”. Sta qui la chiave del successo di una comunicazione che conduce all’incontro. In questo senso, l’importanza della memoria diventa decisiva: la dinamicità del processo comunicativo ha sempre una radice che oltre a dare sostegno assorbe rimettendo in circolo l’acqua della testimonianza.

Vincenzo

Creativi ed entusiasti

Creativi ed entusiasti

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riprende uno degli spunti offerti dal Presidente della CEI all'Assemblea Generale per evidenziare una grande sfida della comunicazione odierna.
24 Maggio 2023

La comunicazione è inscindibile dall’entusiasmo e dalla creatività. Da questa doppia correlazione dipende la sua efficacia. Nella sua introduzione all’Assemblea Generale, in corso in Vaticano, il card. Matteo Zuppi ha riannodato la questione comunicativa proprio alla linfa che dovrebbe esserne all’origine. Certamente, le problematiche non mancano e molto spesso sono amplificate dalla viralità propria dei social media ed è per questo che occorre far tesoro della passione originaria. In questo senso la creatività è una “condizione di possibilità” per orientarsi nelle grandi evoluzioni in corso e non smarrire la bussola, cioè il raccordo tra ciò che si pensa, ciò che si comunica e ciò che si vive.

Vincenzo

L’albero della comunicazione

L’albero della comunicazione

Alla vigilia della 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, Vincenzo Corrado - nel suo pensiero settimanale - ricorda che "nel cambiamento d’epoca in atto, la grande sfida sta nel ripartire dalle radici".
17 Maggio 2023

Siamo ormai alla vigilia della 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che col tema “parlare col cuore” rappresenta il culmine del trittico consegnatoci da Papa Francesco negli ultimi tre anni: “andare e vedere”, “ascoltare” e, appunto, “parlare”. Non deve sfuggire, però, una nota importante: quello del 2023 è il decimo messaggio di Francesco sulle comunicazioni sociali. C’è una convergenza di temi che rappresentano l’albero comunicativo: il tronco è la narrazione; i rami sono la famiglia, la misericordia, la speranza e la verità, la comunità. Le radici sono proprio i tre verbi: questi disegnano azioni precise che partono dalle pulsazioni del cuore. È la circolarità della comunicazione. Non ci possono essere infatti ascolto e parola se manca l’incontro; come, d’altronde, non ci può essere incontro senza l’ascolto e la parola. E ancora non ci può essere parola senza incontro e ascolto. Nel cambiamento d’epoca in atto, la grande sfida sta nel ripartire dalle radici.

Vincenzo

Educare alla verità

Educare alla verità

"Ogni scivolamento verso la menzogna è tradimento di quel 'di più' che appartiene a ogni persona", sottolinea Vincenzo Corrado che, nel suo pensiero settimanale, torna sulla necessità di criteri etici che sostengano la verità.
10 Maggio 2023

Comunicare nella verità o verità nel comunicare? Un bel quesito che segnala un doppio punto di vista – inclusivo ed esclusivo – con cui affrontare il discorso sulla verità. L’uno non esclude l’altro; insieme costituiscono un “circolo virtuoso”. Anzitutto, inclusivo: nel messaggio per l’ormai prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il Papa si appella alla «responsabilità di ciascuno», quasi a sottolineare che nell’ambiente digitale tutti possono e devono essere protagonisti di “una comunicazione aperta e accogliente”. Ogni persona, protagonista nello scenario comunicativo, è tenuta al rispetto di tutte quelle regole morali che devono o dovrebbero caratterizzare qualsiasi strumento. Si entra qui in quella che solitamente viene definita etica o deontologia, verso la quale occorre una debita educazione. C’è, poi, il punto di vista esclusivo. L’educazione alla verità apre a un rapporto “privilegiato” con questa: una risposta all’identità e alla vocazione di ciascuno. In questo senso ogni scivolamento verso la menzogna è tradimento di quel “di più” che appartiene a ogni persona. Educare alla verità significa contribuire in modo sostanziale alla sua diffusione, smascherando il tentativo di ridurla a semplice opinione e aprendo invece al trascendente. In questo senso, la comunicazione può divenire un vero e proprio servizio alla verità.

Vincenzo

Questione di linguaggio

Questione di linguaggio

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado torna sulla questione etica, a partire dai recenti allarmi circa l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
3 Maggio 2023

Il linguaggio è molto di più dell’articolazione verbale e della sua espressione. Gli allarmi di questi giorni circa l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, con la prefigurazione di scenari futuri, ripropone fortemente la questione etica. È il tema per eccellenza che ha a che fare appunto con il linguaggio da un doppio punto di vista: inclusivo ed esclusivo. A livello inclusivo, perché serve un patto globale che punti al rispetto di tutte quelle regole morali che devono o dovrebbero caratterizzare qualsiasi progresso scientifico. A livello esclusivo, il punto focale è il rapporto con la verità: esortazione a un vero senso critico; monito ad approfondire le varie problematiche, evitando di fermarsi alla superficie della pura descrizione. Il punto di separazione è la babele linguistica: senza valori e regole condivise, informazione e inganno, spettacolo e notizie diventano la stessa cosa. “Il contesto attuale – ricordava Papa Francesco nel messaggio per la Giornata delle comunicazioni del 2019 – chiama tutti noi a investire sulle relazioni, ad affermare anche nella rete e attraverso la rete il carattere interpersonale della nostra umanità”. Partiamo da qui!

Vincenzo

Una spinta verso l’alto

Una spinta verso l’alto

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado spiega il significato del manifesto che accompagna l’animazione della 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali in programma il 21 maggio.
26 Aprile 2023

Ci sono immagini che più di altre esprimono pienamente la realtà cui rimandano. La mongolfiera, ad esempio, nel suo adagiarsi nell’aria condensa tutta la ricchezza del comunicare. È ciò che racconta il manifesto per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: la comunicazione è come una mongolfiera che ha bisogno di calore per prendere quota. Andare e vedere, ascoltare e parlare – verbi che esemplificano la sostanza comunicativa, come indicato da Papa Francesco – disegnano azioni precise che devono partire sempre dalle pulsazioni del cuore. È questo a dare forza e spinta verso l’alto, staccando qualsiasi forma di odio, violenza, ingiustizia. Ed è sempre il cuore a muovere un linguaggio di pace poiché, come ricorda il Papa nel messaggio per la Giornata, “il virus della guerra proviene dall’interno del cuore umano”. La mongolfiera, dunque, offre uno spunto di riflessione per recuperare leggerezza e calore. Solo così l’auspicio per una buona comunicazione diventa impegno etico e responsabilità condivisa.

Vincenzo

Al cuore della verità

Al cuore della verità

A poco più di un mese dalla Giornata per le comunicazioni sociali, Vincenzo Corrado - nel suo pensiero settimanale - riflette sul tema della verità e sulle implicazioni che ne derivano per giornalisti e operatori dei media.
19 Aprile 2023

Manca poco più di un mese alla celebrazione della 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (21 maggio 2023). Il messaggio di Papa Francesco – Parlare col cuore. «Secondo verità nella carità» (Ef 4,15) – oltre che accompagnare il lavoro di progettazione e preparazione delle diverse iniziative nei territori, diventa istanza per un grande lavorio interiore: chi sono io? In questa opera, che tocca le corde esistenziali, la parola si trasforma in responsabilità alla cordialità, a dare centralità al cuore. Non si possono accogliere e custodire gli altri se prima non si accoglie e si custodisce se stessi. In questa prospettiva, giornalisti e operatori dei media legano la tensione della «verità nella carità» al rispetto dell’etica professionale che spetta a qualsiasi organo informativo. L’esclusività della verità diviene anche esortazione a un vero senso critico nel leggere e notiziare i problemi e i drammi della storia; monito a evidenziare realisticamente gli elementi di positività, a dare un’anima alle notizie, evitando di fermarsi alla superficie della pura descrizione della cronaca. Un bel piano editoriale!

Vincenzo

Comunicare per costruire la pace

Comunicare per costruire la pace

All'indomani del 60° anniversario dell’Enciclica "Pacem in terris", Vincenzo Corrado - nel suo pensiero settimanale - rilancia l'impegno a disarmare le parole e a promuovere una comunicazione di comunione.
12 Aprile 2023

Abbiamo appena ricordato il 60° anniversario dell’Enciclica Pacem in terris, indirizzata da San Giovanni XXIII alle comunità ecclesiali e ai fedeli di tutto il mondo in un momento di crescente tensione della “guerra fredda”. Il passare degli anni non ha affatto scalfito quella “profonda aspirazione” che ha mosso il Papa Buono nella stesura del documento, ovvero “il consolidamento della pace nel mondo”. Un obiettivo da perseguire “nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà”. Ed è insieme un impegno che riguarda tutti: disarmiamo le parole perché possano custodire la bellezza dell’incontro. In questo modo, comunicatori, giornalisti e operatori dei media possono rispondere in modo concreto all’invito di Papa Francesco a promuovere, “a tutti i livelli, una comunicazione che aiuti a creare le condizioni per risolvere le controversie tra i popoli”.

Vincenzo

Pasqua, scalzare i macigni

Pasqua, scalzare i macigni

La Pasqua ricorda che "la comunicazione è coerenza tra pensiero, parola e vita". Gli auguri del Direttore, Vincenzo Corrado, e di tutto l'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali.
5 Aprile 2023

C’è una pietra a marcare la differenza tra il prima e il dopo. La Pasqua cristiana è segnata dal rumore di un masso che rotola via. Il racconto dei Vangeli mette in luce questo movimento, che ha un sapore altamente comunicativo: dalla chiusura all’apertura. Cosa è infatti la comunicazione se non il dono totale di sé? La Pasqua è la pienezza di questo grande mistero da vivere concretamente ogni giorno. Anche noi come le donne o Pietro e Giovanni, vorremmo correre per dare l’annuncio: il Risorto ha rimosso i macigni dell’odio, dei conflitti, delle ingiustizie e delle violenze per aprire spazi di pace. Non è un semplice desiderio, ma un impegno concreto: la comunicazione è coerenza tra pensiero, parola e vita. La Pasqua ce lo ricorda!

Vincenzo

Verità, non verosimiglianza

Verità, non verosimiglianza

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sul fenomeno delle immagini fake, che hanno spopolato nel web nelle ultime settimane.
29 Marzo 2023

Aumentare consapevolezza e presa di coscienza. È il principio con cui vorremmo analizzare le diverse immagini fake, che hanno spopolato nel web nelle ultime settimane. C’è una soglia che non va mai oltrepassata ed è ben evidenziata dalla linea rossa dell’etica. La mancanza di riflessione è sempre il preludio della manipolazione della realtà. E l’aggettivo “fake” esprime bene il concetto. Da fake news a fake images… sempre di falso trattasi. Le foto prodotte da applicazioni dell’intelligenza artificiale sono un grande interrogativo per tutti. Cosa potrebbe succedere in futuro? Quali sono le fonti attendibili e affidabili? Occhio alla trappola della verosimiglianza; la verità attrae ma non inganna.

Vincenzo

Salire su un alto monte

Salire su un alto monte

"Il cammino non è un’opzione ma una scelta obbligata che, nonostante le fatiche, apre alla gioia piena", ricorda Vincenzo Corrado che, nel suo pensiero settimanale, presenta il Sussidio pastorale per la Quaresima e la Pasqua preparato dalla Commissione nazionale valutazione film.
22 Marzo 2023

Non c’è alcun dubbio: nella grande sceneggiatura della Storia della Salvezza i vari titoli, con descrizioni e dialoghi, trovano il loro vertice nella crocifissione e risurrezione di Gesù Cristo. Ed è proprio da questo evento che occorre leggere in retrospettiva tutti i fatti della vita cristiana. La metafora tratta dal linguaggio cinematografico aiuta a comprendere chi è l’autore della grande opera, ma anche che la narrazione ha una trama ben definita: un amore infinito che si dona senza riserve. Il riferimento alla settima arte permette di cogliere l’importanza del movimento. Su questa prospettiva intende aprire una riflessione il Sussidio pastorale per la Quaresima e la Pasqua preparato dalla Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) e disponibile sui siti cnvf.it e chiesacattolica.it/comunicazioni. Il titolo, “Salire su un alto monte”, ricorda che il cammino non è un’opzione ma una scelta obbligata che, nonostante le fatiche, apre alla gioia piena. Da vivere e condividere! L’attenzione va posta sulla domanda di fondo che porta alla decisione: quale motivazione la orienta? Quali sentimenti ed emozioni? E così via fino a scendere nelle profondità del proprio vissuto. In questo lavorio interiore si sperimentano il fascino e la fatica dell’adesione a un Amore che chiama e libera. Non c’è cammino che non faccia appello a una Storia più grande. Ecco la nostra sceneggiatura: accogliere il dono dell’Amore!

Vincenzo

Una rete che non intrappola

Una rete che non intrappola

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado torna sull'urgenza di un’educazione e formazione, ovvero di una alfabetizzazione digitale.
15 Marzo 2023

Prendiamo il positivo: in ogni persona c’è uno spiraglio che apre al trascendente. Le novità tecnologiche non superano questo desiderio ma lo colgono, seppur con accenti differenti e, alle volte, deformati. Come non leggere in questa chiave le “improbabili” chat con i santi o le pagine social che usano la religiosità con evidenti fini fraudolenti? Emerge anche in questo senso l’urgenza di un’educazione e formazione, ovvero di una alfabetizzazione digitale. La buona fede o il desiderio di risposte alle difficoltà della vita sono un appello alla responsabilità comune. Perché quel desiderio mai sopito non venga colto da lupi, o sfoci nella creduloneria o peggio ancora nella truffa. “La rete che vogliamo”, scriveva Papa Francesco nel messaggio per la 53ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, non è “fatta per intrappolare, ma per liberare, per custodire una comunione di persone libere”. Questo è il positivo!

Vincenzo

Media liberi, baluardi di democrazia

Media liberi, baluardi di democrazia

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sulla libertà di stampa, a partire dal rapporto delle organizzazioni partner della Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti.
8 Marzo 2023

Non sempre disponibilità fa rima con libertà. Almeno nel mondo della comunicazione e dell’informazione. Se è vero che sono aumentate le fonti con l’ausilio della tecnologia, è altrettanto vero che la libertà dei media continua a essere sempre minacciata. E questo avviene anche in Europa. Lo testimonia il recente rapporto, “La guerra in Europa e la lotta per il diritto di informare”, delle organizzazioni partner della Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti. Nel corso del 2022, sono stati pubblicati 289 avvisi per segnalare gravi minacce o attacchi alla libertà dei media in 37 Stati, dove giornalisti sono stati uccisi, arrestati, aggrediti, perseguitati legalmente e oggetto di campagne di diffamazione. Il dato numerico è allarmante, soprattutto se legato alla guerra in corso e alle varie conflittualità. In primo piano resta la tenuta democratica del Vecchio Continente. Perché democrazia fa sempre rima con libertà di stampa.

Vincenzo

Il dovere di andare oltre l’apparenza

Il dovere di andare oltre l’apparenza

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado sottolinea l'urgenza, per gli operatori dell'informazione e della comunicazione, di "non essere solo esploratori dei contorni di ciò che avviene" ma di "andare in profondità dei fatti che prorompono nella storia".
1 Marzo 2023

Le notizie di cronaca di questi giorni hanno incrociato, come spesso avviene, una serie di domande cosiddette esistenziali: “Cosa ci aspetta?”; “Perché le tragedie?”; “Cosa possiamo fare per la pace?”… Sono questioni fondamentali che interpellano le coscienze aprendo anche percorsi di comprensione di ciò che avviene. Il fatto stesso che vengano a galla nel flusso indistinto delle notizie è già un segnale da cogliere con attenzione. Per certi versi ricordano agli operatori della comunicazione e dell’informazione un compito spesso ignorato: non essere solo esploratori dei contorni di ciò che avviene ma andare in profondità dei fatti che prorompono nella storia. C’è sempre un “oltre” che supera l’apparenza. È quella pausa di riflessione che subentra all’ipertrofia del presente. Gli interrogativi non nascono mai per caso ma hanno radici lontane. Ecco, dunque, una frontiera interessante su cui condurre la comunicazione e l’informazione.

Vincenzo

Torniamo alla purezza delle parole

Torniamo alla purezza delle parole

"Il rinnovamento della comunicazione e dell’informazione passerà certamente dalle evoluzioni tecnologiche ma, ancora prima, dalla purificazione di tutto ciò che agisce iniquamente", afferma Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
22 Febbraio 2023

C’è un filo che lega la conversione alla gioia: il tempo di Quaresima ricorda che questo legame non è solo una possibilità ma una certezza. Tutto rimanda alla volontà personale e comunitaria sapendo che, con il cambiamento e il rinnovamento di sé, nulla è perduto, anzi... Questo mistero, che si rinnova nel percorso verso la Pasqua, ricorda quanto tutta la vita sia una grande opera comunicativa e quanto questa si concretizzi attraverso input e output ben precisi: conversione e gioia, appunto. Il rinnovamento della comunicazione e dell’informazione passerà certamente dalle evoluzioni tecnologiche ma, ancora prima, dalla purificazione di tutto ciò che agisce iniquamente. È un ritorno alle fonti, a quell’acqua pura che continua a fluire nonostante tutte le forme di inquinamento. E soprattutto è un invito a disarmare le parole, mentre tutto il mondo ricorda il primo anno di guerra in Ucraina. C’è grande bisogno di conversione!

Vincenzo

Ridiamo anima alle parole

Ridiamo anima alle parole

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado invita ad impegnarsi tutti per arginare "uno dei frutti marci dei social media": la polarizzazione.
15 Febbraio 2023

Si dialoga sempre meno; non si discute; lo scambio di opinioni diventa spesso pretesto per sfogare le proprie frustrazioni e aggressività. Questa istantanea restituisce uno dei frutti marci dei social media: la polarizzazione, ovvero quella tensione che estremizza vari punti di vista contrapponendoli tra loro. Il risultato finale è la perdita di senso dell’incontro e della ricchezza che questo genera. “Se ci intendessimo prima sul significato delle parole che si usano – affermava Blaise Pascal – la maggior parte delle discussioni non si farebbe”. Forse il problema è proprio qui: l’incapacità di sintonizzarsi su un registro linguistico aperto e accogliente. Ridiamo anima alle parole. E facciamolo tutti insieme, prima che la polarizzazione divori la nostra quotidianità.

Vincenzo

Insieme, per non cadere nella trappola della Rete

Insieme, per non cadere nella trappola della Rete

All'indomani della giornata mondiale per la sicurezza in Rete, Vincenzo Corrado - nel suo pensiero settimanale - sottolinea l'importanza di un patto condiviso per costruire un Internet migliore.
8 Febbraio 2023

Abbiamo appena celebrato il 20° Safer Internet Day, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, appuntamento di riferimento per tutti gli operatori del settore, le istituzioni e le organizzazioni della società civile. L’evento, istituito e promosso dalla Commissione Europea, ha avuto come tema di fondo: “Together for a better Internet” (Insieme per un Internet migliore). Ogni giornata internazionale, oltre a segnare una tappa di calendario, rinnova l’invito all’impegno quotidiano fino alla celebrazione successiva per tracciare una sorta di bilancio. Quale può essere l’azione concreta di ciascuno perché la Rete non diventi trappola? La risposta è in quell’“insieme” che richiama un patto condiviso. In una società in continua trasformazione, infatti, non si può ragionare a compartimenti stagni, ma occorre lavorare in modo sinergico, così da migliorare l’efficacia di ogni singola azione. “Insieme” è la parola chiave, nella consapevolezza che la costruzione di un Internet migliore chiama in causa tutti.

Vincenzo

Comunicazione, via per la pace

Comunicazione, via per la pace

Mentre si avvicina il "primo triste anniversario dall'inizio della guerra in Ucraina", Vincenzo Corrado - nel suo pensiero settimanale - riflette sulla necessità di disarmare parole e linguaggio
1 Febbraio 2023

Uno dei più grandi rischi che l’accresciuta disponibilità informativa porta con sé è l’assuefazione. Ne facciamo esperienza ogni volta che si verificano tragedie prolungate nel tempo. Al primo impatto fortemente emotivo subentra gradualmente l’abitudine e la distrazione. È una riflessione che deve accompagnare le prossime giornate come monito al triste primo anniversario dall'inizio della guerra in Ucraina. Non ci si può assuefare quando è in gioco il destino dell’umanità. La comunicazione e l’informazione possono e devono dare il loro contributo per la pace, iniziando a disarmare parole e linguaggio. Ryszard Kapuściński ricorda che “è sbagliato scrivere di qualcuno senza averne condiviso almeno un po' la vita”. Ecco, la comunicazione e l’informazione come servizio, come atto d’amore.

Vincenzo

La sorgente della comunicazione

La sorgente della comunicazione

"Si comunica in modo pieno solo quando si realizza fino in fondo la donazione di sé nell’amore, 'secondo verità nella carità'”, sottolinea Vincenzo Corrado che, nel suo pensiero settimanale, commenta il Messaggio di Papa Francesco per la 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
24 Gennaio 2023

Non si può cogliere il significato pieno del Messaggio di Papa Francesco per la 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali prescindendo dai testi che lo hanno preceduto nelle ultime due edizioni. Ciò viene chiarito, sin dalle prime battute, dallo stesso Francesco, quando ricorda i verbi che hanno accompagnato la riflessione nel 2021 (“andare e vedere”) e nel 2022 (“ascoltare”) per arrivare adesso al “parlare”. È il culmine del processo comunicativo in cui ogni singola azione rappresenta una spinta e una motivazione nella circolarità che ne è alla radice. Non basta mettersi in movimento, se non si ha la disponibilità ad ascoltare veramente prima di esprimersi con la parola. Nel “cambiamento di epoca” che stiamo vivendo, favorito anche dai media, la grande sfida sta nel ripartire proprio dalle fondamenta. Ogni azione comunicativa ha in sé una dinamicità propria che si esprime nello spazio e nel tempo, connettendo storie, tessendo trame di comprensione, aumentando conoscenze, rafforzando legami… Il punto di riferimento è sempre la persona che, nella comunicazione, è coinvolta in modo profondo. Per questo, la sorgente non può che essere il cuore. Si comunica in modo pieno solo quando si realizza fino in fondo la donazione di sé nell’amore, “secondo verità nella carità” (Ef 4,15). In questo senso, si passa da una comunicazione statica e formale ad una comunicazione dinamica e di contenuto, intesa cioè come rapporto di comunione e di dono reciproco. Ben consci che ogni forma di manipolazione agisce subdolamente in contraddizione a questi principi. In concreto, la comunicazione può essere strumentalizzata ed essere antitetica alla comunione, tendendo alla chiusura, alla divisione, alla contrapposizione, alla conflittualità. Insomma, una contraddizione in termini. Questa, ricorda il Papa nel messaggio, “è responsabilità di ciascuno”, quasi a sottolineare che nell’ambiente digitale tutti possono e devono essere protagonisti di “una comunicazione aperta e accogliente”.

Vincenzo

Educazione digitale cercasi

Educazione digitale cercasi

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado focalizza l'attenzione sulla necessità di "un patto educativo per la cittadinanza digitale".
18 Gennaio 2023

Inutile negare l’evidenza o far finta che il problema non esista: c’è un importante gap di comprensione e, per questo, educativo degli adulti rispetto ai social media. Gli esiti negativi di questo deficit ricadono sui bambini e, in modo particolare, sul loro rapporto per lo più inconsapevole con i vari device. Lo scenario viene descritto da una recente indagine realizzata nell’ambito del progetto “Connessioni delicate” (Fondazione Carolina e Meta) dalle associazioni di pediatri su circa 800 famiglie con figli di età compresa tra 0 e 15 anni. Alcuni dati: il 26% dei genitori permette che i propri figli utilizzino i device in autonomia tra 0 e 2 anni, percentuale che sale al 62% per la fascia 3-5 anni, all’82% nella fascia 6-10 anni e al 95% tra gli 11 e i 15 anni. Sia ben chiaro: nessuno vuole demonizzare un ambiente ormai abitato da tutti. Anzi… proprio per abitarlo meglio occorre promuovere regole di comportamento basilari perché la presenza non diventi sinonimo di assenza. Un patto educativo per la cittadinanza digitale potrebbe essere un ottimo punto di partenza.

Vincenzo

Per un’etica digitale

Per un’etica digitale

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado sottolinea la necessità di principi e valori cui fare riferimento nell'ambiente digitale "per non cadere nel baratro del non-senso".
11 Gennaio 2023

Non è vero che non ci sia spazio per un’etica condivisa nell’ambiente digitale. Sarebbe un’assenza immotivata e ingiustificabile. E non reggono più i ragionamenti circa lo spazio libero che non richiede regolamentazioni. Le continue evoluzioni tecnologiche rendono sempre più necessari principi e valori cui riferirsi con fiducia per non cadere nel baratro del non-senso. Si tratta di assumere una visione positiva per il bene comune. In altre parole, un’etica condivisa non è il libro dei no, ma di quei tanti sì che permettono di abitare con maturità e civiltà quel contesto in cui tutti siamo immersi. Anche perché, come ha ricordato il Papa, “non è accettabile che la decisione sulla vita e il destino di un essere umano vanga affidata ad un algoritmo”.

Vincenzo

Nel “continente digitale” anticipato da Benedetto XVI

Nel “continente digitale” anticipato da Benedetto XVI

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado ricorda il Papa emerito e il suo amore per la verità. Un'eredità importante per tutti gli operatori della comunicazione.
3 Gennaio 2023

Sono giornate intense in cui ricordi ed emozioni si uniscono per celebrare la figura del Papa emerito Benedetto XVI. Articoli, approfondimenti, video permettono di conoscere – a chi non ne avesse avuto modo – l’uomo, il teologo, il professore, il cardinale e il Papa. Per quanti si occupano di comunicazione e di nuovi media, in modo particolare, non si deve trascurare il fatto che Benedetto XVI abbia battezzato i nuovi mezzi di comunicazione come “continente digitale”. Rileggendo oggi gli otto messaggi scritti per le Giornate mondiali delle comunicazioni sociali, si comprende meglio il percorso disegnato, ponendo sempre al centro l’evangelizzazione e la trasmissione della fede. E non è un caso che tre degli otto testi richiamino nel titolo il tema della verità. In un tempo di fake news e disinformazione, Benedetto XVI continua a ricordarci che “la ricerca e la presentazione della verità sull’uomo costituiscono la vocazione più alta della comunicazione sociale”. Una sfida e una tensione che riguarda tutti!

Vincenzo

Auguri di Buon Natale

Auguri di Buon Natale

"Che sia per tutti un Natale di luce, vita e speranza!". Gli auguri del Direttore, Vincenzo Corrado, e di tutto l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali.
21 Dicembre 2022

“In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,4-5).

Luce-tenebre, vita-morte, speranza-disperazione… Questo Santo Natale, come non mai nel recente passato, fa risaltare maggiormente il contrasto con cui si stanno scrivendo pagine di storia. Nel giorno della gioia grande per la venuta del Signore lo sguardo si rivolge verso tutte quelle capanne in cui ancora oggi vengono accolte le persone che soffrono per le guerre, per le violenze, per le povertà… È in questo scorcio di umanità che il calore di una presenza diventa impegno per la pace. Che sia per tutti un Natale di luce, vita e speranza! Auguri.

Vincenzo

Tempo di bilanci

Tempo di bilanci

Quale ruolo può giocare la comunicazione nel nuovo anno? Ne parla Vincenzo Corrado, nel suo pensiero settimanale, a pochi giorni dalla conclusione del 2022.
14 Dicembre 2022

Mancano pochi giorni alla conclusione del 2022 e, come da rituale, si approntano le classifiche più varie sull’anno che si va chiudendo. Eventi, immagini, personaggi, parole più ricercate e altro ancora: sono elenchi che aiutano a fissare nella memoria collettiva quanto avvenuto. Piace cogliere in questo sforzo una sorta di applicazione della massima di Cicerone: “La storia è maestra di vita”. Ecco, un monito valido per tutti per non incappare negli errori compiuti nei mesi trascorsi, mentre si progettano quelli futuri. Il pensiero corre, in modo particolare, alla guerra in corso e ai tanti conflitti dimenticati. È qui che il ruolo della comunicazione può diventare decisivo nella tessitura di percorsi di pace. È una bella sfida per tutti gli operatori dei media: un proposito con cui affacciarsi al nuovo anno.

Vincenzo

Costruire il futuro, una responsabilità che ci riguarda

Costruire il futuro, una responsabilità che ci riguarda

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado parte dai dati di due recenti indagini per riflettere sul futuro del mondo della comunicazione e dell'informazione.
7 Dicembre 2022

Quale futuro per la comunicazione e l’informazione? L’interrogativo emerge, in tutta la sua attualità, dopo la lettura di due recenti indagini: il 56° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese e il sondaggio dell’Istituto Demopolis per Oxfam Italia sulla disinformazione e l’incitamento all’odio contro i migranti. Sebbene i focus siano differenti, una lettura attenta della realtà interpella tutto il corpo sociale e, in modo particolare, quanti sono impegnati nel vasto mondo dei media. Oltre il 70% degli italiani è allarmato dalla diffusione di discorsi e atteggiamenti d’odio sui social network, certifica Demopolis. “Sono le fasce d’età più produttive ad allontanarsi maggiormente dall’abitudine alla lettura”, registra il Censis. I due rilievi si tengono e provocano pensieri e riflessioni sul futuro che stiamo costruendo. Ecco, allora, l’interrogativo: non è un espediente retorico con una risposta ovvia, ma chiama in causa la responsabilità di ciascuno prima che sia troppo tardi. La costruzione di un domani bello, vero e giusto passa anche da questa strada.

Vincenzo

Tappe da condividere

Tappe da condividere

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado traccia un bilancio del convegno nazionale “Utente e password. Connessioni e profezia”. E rilancia la sfida: "ripartire con quella sana inquietudine che è stimolo per il pensiero, per la conoscenza e per la comunicazione".
1 Dicembre 2022

Ci sentiamo come tanti pellegrini lungo il sentiero della comunicazione. Il bastone e la bisaccia sostengono il cammino nella quotidianità per non disperdere il patrimonio della memoria e guardare con decisione l’orizzonte. E poi ci sono le soste… Il recente convegno nazionale “Utente e password. Connessioni e profezia” è stato una tappa importante per sostare e condividere il percorso compiuto. Ciò che sempre colpisce in queste occasioni, oltre agli interventi e agli approfondimenti, è la circolarità di idee e progetti. Tra le tante istantanee di questa sosta nel tragitto comunicativo, quelle dei partecipanti seduti in cerchio ai tavoli restituiscono la portata di quanto avvenuto. E ora? Pronti per ripartire con quella sana inquietudine che è stimolo per il pensiero, per la conoscenza e per la comunicazione.

Vincenzo

Connessioni e profezia

Connessioni e profezia

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado sottolinea la necessità di crescere nella formazione e nella progettualità.
23 Novembre 2022

Il punto focale è il contesto. È questo a interpellare la nostra azione. Che il digitale sia un ambiente in cui abitiamo quotidianamente è un dato ormai acquisito! Che al digitale vengano affidati anche la memoria e i ricordi è anche questo un fatto assodato! Ma… qual è la domanda che emerge? Qual è lo scatto in più che dobbiamo fare, tutti insieme? Sono alcuni interrogativi che registriamo come input a crescere nella formazione e nella progettualità, per non cedere alle logiche del marketing e non rinunciare al nostro impegno primario: portare il Vangelo, annunciarlo, viverlo con gioia nella società mediatizzata. È l’inculturazione del Vangelo nell’oggi mediatico. È lo sfondo che accompagnerà le riflessioni del nostro convegno “Utente e password. Connessioni e profezia” (Roma, 24-26 novembre). 

Vincenzo

Apriamo la porta alle novità!

Apriamo la porta alle novità!

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta una delle sfide al centro del convegno “Utente e password. Connessioni e profezia”, in programma a Roma dal 24 al 26 novembre. 
18 Novembre 2022

L’immagine della porta è sempre molto suggestiva. Attraversandola si entra in un ambiente, conosciuto o ignoto, oppure si esce da un posto per recarsi altrove. Come non pensare alle parole di Papa Francesco al Dicastero per la comunicazione? “Non c’è comunicazione – ha detto – in una sola direzione: va e torna, va e torna. E in questo anche si cresce”. Ecco, l’immagine della porta, così familiare anche al digitale. Aprirla significa schiudere il tesoro della memoria alle novità e opportunità che gli ambienti digitali portano. Aprire la porta per far entrare elementi di novità. E, allo stesso tempo, permettere l’ingresso di nuovi saperi. È questa la grande sfida per non chiudersi nella propria “comfort zone”. Sarà uno dei temi al centro del nostro convegno “Utente e password. Connessioni e profezia” (Roma, 24-26 novembre).

Vincenzo 

In cammino! Sempre insieme

In cammino! Sempre insieme

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta tema e obiettivi del Convegno nazionale che si svolgerà a Roma dal 24 al 26 novembre.
9 Novembre 2022

Finalmente! L’esclamazione è dovuta alla lunga attesa tra l’annuncio del nostro convegno nazionale e la sua realizzazione. Sono trascorsi oltre due anni da quando avevamo pianificato di vederci tutti insieme, direttori e referenti, per riprendere il filo della progettualità e della condivisione. Non che queste siano mancate, ma come molti di voi hanno spesso sottolineato: “Vedersi di persona è un’altra cosa”. Ed eccoci, finalmente, dopo i rinvii per la pandemia, ci ritroveremo a Roma dal 24 al 26 novembre per riflettere insieme su un tema di grande attualità: “Utente e password. Connessioni e profezia”. Questo appuntamento sarà anche l’occasione per ricordare alcuni snodi importanti: i 20 anni di Parabole mediatiche (2002); i 18 anni del Direttorio Comunicazione e Missione (2004); i 12 anni di Testimoni digitali (2010). Mentre ci avviamo a celebrare il 60° dell’approvazione del Decreto conciliare sugli strumenti di comunicazione sociale Inter Mirifica, promulgato da Paolo VI il 4 dicembre 1963. Una memoria viva che alimenta la nostra azione quotidiana e la riflessione aperta dal Cammino sinodale. Il nostro “con-venire” vuole essere un contributo ai cantieri sinodali che stanno animando il percorso delle nostre Chiese. Guarderemo in modo particolare al cantiere della strada e del villaggio, lasciandoci guidare dalla domanda di fondo: come il nostro “camminare insieme” può creare spazi di ascolto reale? E dunque, di quali linguaggi dobbiamo diventare più esperti? Da quali attori o gruppi sociali possiamo imparare o avere imparato qualcosa? Domande che sosterranno la riflessione.

Vincenzo

Una comunicazione aperta all’eternità

Una comunicazione aperta all’eternità

"Il ricordo dei Santi e dei Defunti insegna che la comunicazione, più di tante parole, ha bisogno di cuore: donare se stessi nell’amore", afferma Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
2 Novembre 2022

La solennità dei Santi e la commemorazione dei Defunti introducono a una comunicazione altra e alta, che non si consuma nel tempo ma apre all’eternità. È quel filo sottile che lega ogni attimo vissuto in una storia più grande, dando rilievo alle novità. La riflessione si allarga sul senso del tempo e sulla qualità dello spazio donato alle altre persone. Il ricordo dei Santi e dei Defunti insegna che la comunicazione, più di tante parole, ha bisogno di cuore: donare se stessi nell’amore. È la pienezza di una comunicazione che, andando oltre la semplice espressione di idee e sentimenti, si realizza nella relazionalità. Con chi ci ha preceduti, con chi verrà dopo di noi. “Le parole – afferma sant’Agostino – non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri”.

Vincenzo

Contro la banalità del male

Contro la banalità del male

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado concentra l'attenzione sull'"emergenza social" e sulla necessità di percorsi di formazione ed educazione digitale che coinvolgano diversi attori sociali.
26 Ottobre 2022

Potremmo definirla “emergenza social” con un evidente richiamo a quell’“emergenza educativa”, cui la Chiesa in Italia ha dedicato il secondo decennio degli anni Duemila e che resta di grande attualità. E non potrebbe essere altrimenti passando in rassegna le notizie di cronaca di questi giorni che vedono protagonisti gruppi di minorenni con condivisioni in chat a dir poco preoccupanti. Colpiscono le parole di Ivano Gabrielli, direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni: “Quello che vediamo nelle nostre indagini è un’assuefazione a un percorso che è sempre più drastico, cruento e raccapricciante”. È un allarme sociale che riguarda tutti. Lanciando il patto educativo globale il 12 settembre 2019, papa Francesco affermava: “Cerchiamo insieme di trovare soluzioni, avviare processi di trasformazione senza paura e guardare al futuro con speranza. Invito ciascuno ad essere protagonista di questa alleanza…”. Quale può essere il contributo di chi è impegnato nella comunicazione? Certamente promuovere laboratori di formazione ed educazione digitale coinvolgendo tutti gli attori sociali impegnati nell’educazione. È l’antidoto all’assuefazione al male!

Vincenzo

La profondità, nuovo orizzonte

La profondità, nuovo orizzonte

"Questa stagione, caratterizzata da tante difficoltà, richiede un supplemento di impegno nel comprendere e raccontare ciò che avviene", afferma Vincenzo Corrado, nel suo pensiero settimanale.
19 Ottobre 2022

“L’orizzonte più importante non si trova più in là – più lontano – ma più in profondità”. Questo pensiero, che il filosofo Josep Maria Esquirol affida al suo “Umano, più umano”, è un’ottima traccia di lavoro per quanti si occupano di comunicazione e informazione. È, infatti, un invito a capovolgere la prospettiva, ad abbandonare abitudini consolidate e a instaurare un continuo dialogo interiore. Questa stagione, caratterizzata da tante difficoltà, richiede un supplemento di impegno nel comprendere e raccontare ciò che avviene. La profondità dell’umanità dovrebbe – ed è questo l’auspicio – scandire le agende mediatiche. Guardare dentro per cogliere il senso. In caso contrario varrebbe il “triste paradosso” espresso da Esquirol: “Aspirare e credere di spingerci ben oltre l'umano e insieme avere così poca umanità!”.

Vincenzo

Formazione: imperativo presente

Formazione: imperativo presente

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado spiega obiettivi e senso del corso Anicec che, come tradizione, l’Ufficio mette a disposizione degli operatori pastorali e della comunicazione.
12 Ottobre 2022

Che l’impegno per una formazione continua e permanente sia inderogabile in un contesto in continuo mutamento è un dato ormai accertato. Media e scenari sempre nuovi richiedono una comprensione attenta: la conoscenza è sempre il punto di partenza. Non dare mai per acquisite competenze e abilità può essere la molla per l’approfondimento. È impossibile, infatti, trasmettere saperi che non si padroneggiano. La formazione è dunque un imperativo presente che riguarda tutti. Su questa linea si muove il corso Anicec che, come tradizione, l’Ufficio mette a disposizione degli operatori pastorali e della comunicazione. Da oggi sono aperte le iscrizioni. La comunicazione è un terreno fertile, da dissodare con l’aratro della formazione.

Vincenzo

Luce, segno di speranza

Luce, segno di speranza

Quanti si occupano di comunicazione svolgono un servizio "che non è mai per se stessi ma sempre per la comunità", ricorda Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
5 Ottobre 2022

Le celebrazioni per la festa di san Francesco, culminate con l’accensione della lampada votiva dei Comuni d’Italia, consegnano nel buio delle terribili notizie quotidiane la potenza di una fiammella che arde ininterrottamente. Ed è proprio questa immagine che aiuta a cogliere il significato di alcuni avvenimenti che non sono semplici coincidenze. La luce squarcia le tenebre dei conflitti e alimenta la speranza: un mondo migliore è possibile. Non è mai troppo tardi per la pace. La luce è anche orientamento per non inciampare lungo il percorso. Una metafora, questa, che diventa impegno per quanti si occupano di comunicazione a tenere sempre a mente l’importanza del proprio servizio, che non è mai per se stessi ma sempre per la comunità. Infine, in questa settimana che separa dal 60° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, la luce ricorda quel prezioso riferimento con cui rileggere l’oggi, non solo ecclesiale, e comprenderne le sfide e le opportunità.

Vincenzo

Torniamo all’essenziale

Torniamo all’essenziale

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado commenta il tema scelto da Papa Francesco per la 57ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: "in un tempo in cui parole e immagini diventano sempre più invasive e corrosive, c’è bisogno di intimità, di calore. Di quella linfa che sgorga dal cuore, abbatte le barriere ed entra in profondità".
29 Settembre 2022

Essenziale è un aggettivo molto interessante per chi si occupa di comunicazione. Oltre a richiamare all’essenza delle cose, cioè alla loro radice prima, diventa stimolo a non perdere mai di vista l’efficacia del proprio comunicare. E questo non per raggiungere facilmente il consenso intorno alle proprie idee, ma per coerenza interiore ed esteriore tra il pensiero e il vissuto. Una comunicazione essenziale è sempre efficace. L’essenzialità è una regola aurea, che spinge ad andare controcorrente: in un tempo in cui parole e immagini diventano sempre più invasive e corrosive, c’è bisogno di intimità, di calore. Di quella linfa che sgorga dal cuore, abbatte le barriere ed entra in profondità.
Nel tema che Papa Francesco ci consegna per la 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che verrà celebrata nel 2023, emerge proprio questa importante sottolineatura: “Parlare col cuore: Veritatem facientes in caritate (Ef 4,15)”. C'è un legame naturale e spontaneo con il messaggio dello scorso anno: “Ascoltare con l’orecchio del cuore”. L’ascolto dovrebbe precedere sempre la parola e, se è vero e sincero, aiutare a misurare quest’ultima. Immersi nelle preoccupazioni quotidiane, gravate dalla crisi e da una guerra che coinvolge tutti, “parlare col cuore” diventa monito per guardare all’essenziale, a ciò che veramente permette di costruire un futuro di pace. Tornano alle mente le parole scelte dal Cardinale Newman per il suo motto cardinalizio, Cor ad cor loquitur (“il cuore parla al cuore”): il cuore umano desidera entrare in intima comunione con il Cuore di Dio. La comunione ecclesiale, che il percorso sinodale sta irrobustendo, cresce anche con questo contatto tra i cuori, convocati dal Signore. E ugualmente avviene per la vita sociale: ritornare al cuore, per curare gesti e comportamenti personali e comunitari. Con un obiettivo ben preciso: “Agendo secondo verità nella carità” (Ef 4,15). Un bell’antidoto contro le fake news e ogni sorta di falsità e odio. Il valore della comunicazione passa per la porta stretta dell’essenzialità.

Vincenzo

Comunicare è generare

Comunicare è generare

"La comunicazione è madre: se questo è vero, non c’è giustificazione alcuna per l’odio, l’insulto, l’offesa", afferma Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
23 Settembre 2022

Comunicare fa rima con generare. Certamente non per assonanza verbale, ma per richiamo esistenziale. È nel grembo materno infatti che si stabilisce il primo contatto comunicativo. La relazione tra la madre e la vita che prende forma è qualcosa che restituisce l’essenza stessa de comunicare. Generare, appunto. La comunicazione è madre: se questo è vero, non c’è giustificazione alcuna per l’odio, l’insulto, l’offesa. Un motivo in più o, forse, la motivazione massima per condannare tutte le forme deviate che vengono amplificate dalle nuove tecnologie. Nei giorni in cui le Chiese in Italia celebrano il Congresso Eucaristico Nazionale sul tema “torniamo al gusto del pane” la riflessione diventa impegno concreto a tornare al gusto della parola che dà vita.

Vincenzo

Conversione = comunicazione generativa

Conversione = comunicazione generativa

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado accende i riflettori sulla "conversione", via per ridonare alla comunicazione la sua umanità. E disegnare un nuovo futuro.
14 Settembre 2022

Conversione: cosa c'entrerà mai con la comunicazione? In un tempo di grandi cambiamenti ed evoluzioni tecnologiche, che sembrano dominare anche la volontà, diventa indispensabile percorrere la strada del profondo rinnovamento interiore, cioè della conversione. Non è un fatto intellettuale, ma una disposizione globale che coinvolge interamente la persona. Dunque, anche la sua propensione a comunicare. Ci si converte non per inerzia, ma per un moto interiore. È la scintilla delle grandi scelte di vita. La conversione può ridonare alla comunicazione la sua umanità. Quel contatto, cioè, che si sviluppa sin dal grembo materno. Prima forma di comunicazione, radice costante di generatività. Ecco la grande conquista: convertirsi per aprire percorsi comunicativi che siano generativi. Il futuro sociale passa anche da qui.

Vincenzo

Ascoltiamoli, c’è il futuro in gioco

Ascoltiamoli, c’è il futuro in gioco

Di fronte alla morte di un minorenne, vittima di cyberbullismo, Vincenzo Corrado - nel suo pensiero settimanale - torna sul tema della responsabilità educativa.
7 Settembre 2022

Le notizie degli ultimi giorni hanno aperto un nuovo squarcio sull’ambiente digitale e sui rischi cui sono continuamente esposti i più giovani. Uno su tutti: il cyberbullismo. Mentre proseguono le indagini per accertare quanto avvenuto a Gragnano, con la morte di un minorenne, vittima di bullismo in rete, ritorna il monito alla responsabilità educativa. Mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, diocesi che comprende Gragnano, in un messaggio al popolo di Dio, ricorda che, davanti a simili tragedie, “nessuno può lavarsi le mani. Occorre mettersi in ascolto gli uni degli altri, facendoci, al tempo stesso, promotori di azioni concrete e compagni di viaggio delle nuove generazioni”. È un impegno che deve coinvolgere tutta la società e tutte le agenzie educative. Non si tratta e non deve essere letto come un peso in più. In gioco c’è il futuro dei nostri ragazzi; in gioco c’è il futuro delle nostre città; in gioco c’è il futuro della nostra civiltà. Vogliamo essere protagonisti di processi educativi o spettatori dell’involuzione sociale?

Vincenzo

Apriamo le finestre, apriamo lo sguardo

Apriamo le finestre, apriamo lo sguardo

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado torna sulla necessità di riflettere sulle parole e sul linguaggio, con l'augurio “che la sosta estiva possa generare processi di cura e di custodia… comunicativa”.
27 Luglio 2022

Una finestra aperta sul mondo. Possono esserci diverse prospettive da cui allargare lo sguardo verso l’orizzonte. La scelta è sempre soggettiva a tal punto che la molteplicità può soffocare l’unicità. È sempre lo stesso panorama colto con sfumature diverse che non modificano la realtà ma possono alterarne la percezione. La comunicazione deve e può facilitare l’essenzialità senza cancellare i vari punti di vista. Per questo è molto importante riflettere sulle parole e sul linguaggio. Non un vezzo per l’erudizione ma un atto d’amore per la comunità, la condivisione, l’esistenza. Che la sosta estiva possa generare processi di cura e di custodia… comunicativa!

Vincenzo

P.S. La newsletter settimanale ritornerà a settembre. Di cuore, a ciascuno, l’augurio di una estate serena.

Inclusione digitale, responsabilità formativa

Inclusione digitale, responsabilità formativa

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado prende spunto dalle parole di Papa Francesco per rilanciare l'impegno educativo perché "nessuno sia escluso".
20 Luglio 2022

“Vorrei anche incoraggiarvi a considerare le molte comunità nel nostro mondo che restano escluse dallo spazio digitale, facendo dell’inclusione digitale una priorità della vostra pianificazione organizzativa. Facendo ciò, darete un contributo significativo alla diffusione di una cultura della pace radicata nella verità del Vangelo”. Le parole rivolte da Papa Francesco ai partecipanti al Congresso mondiale di Signis (Seul, 15-18 agosto 2022) tracciano un orizzonte ben preciso e, per nulla, scontato. La riflessione diventa impegno concreto: non aumentare il “digital divide” ma favorire l’inclusione e l’alfabetizzazione digitali. Ritorna la responsabilità formativa che passa anche da un patto sociale (o digitale) perché nessuno sia escluso.

Vincenzo

Camminando, in ascolto

Camminando, in ascolto

Il documento per il secondo anno del Cammino sinodale, dal titolo "I cantieri di Betania”, indica alcune sfide anche per gli operatori della comunicazione. Lo sottolinea Vincenzo Corrado, nel suo pensiero settimanale.
13 Luglio 2022

Dall’ascolto… ai linguaggi. Le prospettive per il secondo anno del Cammino sinodale, dal titolo “I cantieri di Betania”, disegnano un percorso molto affascinante che richiede un “di più” di progettualità e creatività. Quel “da… a”, infatti, non indica la vastità, la complessità o il paragone, ma l’input iniziale che traccia anche il dispiegarsi nello spazio e nel tempo. È l’ascolto delle persone e della realtà a sostenere l’impegno, come si legge nel testo, a “rimodulare i linguaggi ecclesiali, ad apprenderne di nuovi, a frequentare canali meno usuali…”. E, prima ancora, è l’ascolto dello Spirito a sorprendere come è sempre avvenuto nella nostra storia. È una riscoperta, per quanti sono impegnati nella comunicazione, a tessere le trame di un processo che, se realizzato fino in fondo, porta sempre alla donazione di sé nell’amore.

Vincenzo

Stagione nuova, comprensione necessaria

Stagione nuova, comprensione necessaria

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sull'importanza del dialogo intergenerazionale per capire le nuove tendenze social e i giovani che ne sono protagonisti.
6 Luglio 2022

“Voi, adulti, sapete solo giudicare prendendo sul serio le tendenze social che nascono per gioco e sono accompagnate sempre da un filo ironico”. Sarà… ma è indubbio che le “riletture” sintattiche nascondono sempre processi più profondi che incidono anche sui costumi e non solo. L’intervento di un ragazzo a un incontro sull’educazione ai social media, organizzato da una parrocchia, diventa quindi invito a un dialogo generazionale per comprendere meglio ciò che succede nell’ambiente digitale. Parlare in corsivo o in grassetto su TikTok sarà pure una moda del momento (forse), ma certamente segnala qualcosa d’altro legato alla velocità e alla mutevolezza di questa stagione educativa che va compresa meglio.

Vincenzo

Aprire le porte agli ultimi per una nuova cultura

Aprire le porte agli ultimi per una nuova cultura

"In una società informativa accelerata bisogna rallentare il passo per ascoltare chi vive ai margini", sottolinea Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
30 Giugno 2022

“L’Osservatore di strada”, il nuovo mensile de “L’Osservatore Romano”, è una grande pro-vocazione per quanti si occupano di informazione e comunicazione. Innanzitutto, come ha spiegato papa Francesco all’Angelus del 29 giugno, perché “gli ultimi diventano protagonisti”. E, poi, perché è bello pensare che un giornale di grande storia e tradizione apra le proprie “porte” accogliendo quanti sono emarginati e scartati dalla storia e dalle vicende umane. Ed ecco la consegna per tutti: in una società informativa accelerata bisogna rallentare il passo per ascoltare chi vive ai margini. In-formazione, dunque, per formare da dentro una nuova cultura che punti al rispetto e alla costruzione del bene comune.

Vincenzo

Più che una professione

Più che una professione

Nel suo pensiero settimanle, Vincenzo Corrado riflette sul senso profondo della comunicazione e, di conseguenza, del mestiere del comunicatore.
22 Giugno 2022

Comunicare è una delle cose che è più che una professione: è vocazione. (…) Non è una professione. Sì, fra voi ci sono comunicatori professionisti, questo sta bene; ma prima della professione, è una vocazione, e la vocazione ti dà l’identità”. Le parole pronunciate a braccio da Papa Francesco sabato 18 giugno, durante l’incontro con i partecipanti al Capitolo generale della Società San Paolo, restituiscono il senso profondo a un’azione che supera qualsiasi tecnica. Sì, indubbiamente questa serve ma non deve ridurre o ingabbiare la portata della comunicazione piena e autentica che realizza fino in fondo la donazione di sé nell’amore. In questo senso, l’identità aiuta a pensare la relazionalità in modo dinamico, ossia come rapporto di comunione e di reciproca donazione. È la bellezza del comunicare!

Vincenzo

Le parole sono importanti

Le parole sono importanti

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado focalizza l'attenzione sul linguaggio, che può essere essere una conquista o una sconfitta per sé e gli altri.
15 Giugno 2022

Non ci si abitua mai al mistero che le parole riescono a veicolare. Possono costruire o distruggere, trasmettere amore oppure odio, aprire al futuro o chiudere nel passato. Poeti, artisti, cantanti, saggisti – insomma, le diverse espressioni della cultura e dell’arte – hanno dedicato opere e versi stupendi. Fa molto riflettere quanto scrive lo studioso W.J. Ong nelle sue Conversazioni sul linguaggio: “Occupandosi di parole, l’uomo si è sempre trovato profondamente coinvolto in domande sul tempo, sull’eternità, sulla sua stessa identità. La povertà linguistica è una cosa pericolosa”. Il linguaggio non è la semplice tessitura delle parole, così come queste non solo fili paralleli del telaio. C’è qualcosa di più! Può essere una conquista o una sconfitta per sé e gli altri. D’altronde, come recita il proverbio, “prima pensa, poi parla, perché parole poco pensate portano pena”.

Vincenzo

Problema di comunicazione o di valore?

Problema di comunicazione o di valore?

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado sottolinea l'urgenza di "ridare alla comunicazione il giusto valore, che è mettere in comune punti di vista - anche diversi - per promuovere giustizia, pace e fratellanza".
8 Giugno 2022

“È un problema di comunicazione!”. Quante volte, a torto o a ragione, si celano le proprie responsabilità sulla questione comunicativa. L’espressione è divenuta ormai un mantra per arginare qualsiasi tipo di negligenza, alimentando l’odio sociale. A livello locale, nazionale e internazionale. Dialoghi e dibattiti scivolano così verso una deriva pericolosa. Bisogna porre un argine. Anche perché in gioco c’è il futuro della società tutta. “Il futuro – ricorda papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2022 – comincia oggi e comincia da ciascuno di noi”. Ecco, allora, il vero problema: ridare alla comunicazione il giusto valore, che è mettere in comune punti di vista - anche diversi - per promuovere giustizia, pace e fratellanza.

Vincenzo

 

100 giorni di guerra, comunichiamo la pace

100 giorni di guerra, comunichiamo la pace

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado sottolinea l'importanza dell'informazione in tempo di guerra e esprime gratitudine agli operatori della comunicazione che, nelle diverse zone di conflitto, rischiano la vita per favorire la comprensione degli eventi.
1 Giugno 2022

Questa settimana culminerà con un triste primato: il 100° giorno di guerra nel cuore dell’Europa. Alla vigilia del 76° anniversario della Repubblica italiana, lo sguardo si allarga per cercare di tessere una trama che aiuti a leggere il presente con una memoria viva e aperta al futuro. I pensieri e le riflessioni si affollano nella mente. E il tutto diventa un’invocazione all’umanità: …perché non avvenga mai più! In questo, giornalisti e operatori della comunicazione, nel loro impegno quotidiano, possono aiutare a compiere un passo in avanti verso la Verità. Non quella dettata dal proprio individualismo, ma quella che sa generare percorsi di pace e aiuta a leggere dentro la storia. Grazie a quanti, in queste ore, rischiando la propria vita sui territori dei conflitti in corso, non cercano consenso alle opinioni ma favoriscono ponti di comprensione.

Vincenzo

Ascoltiamo con l’orecchio del cuore

Ascoltiamo con l’orecchio del cuore

Alla vigilia della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebra domenica 29 maggio, Vincenzo Corrado riflette sull'importanza di un ascolto generativo.
25 Maggio 2022

“Il Cammino sinodale continua nell’ascolto: quando qualcuno ascolta si fa ferire da quello che vive, fa sua quella sofferenza. Ciò che viviamo ci aiuta a capire le tante domande, le tante sofferenze, e quindi anche come incontrare i diversi compagni di strada”. Le parole del Cardinale Matteo Maria Zuppi nella dichiarazione, rilasciata dopo la nomina a presidente della Cei, sottolinea il senso profondo di una comunicazione nasce dall’ascolto e si nutre di questa dimensione umana e spirituale. Ascoltare qualcuno significa lasciarsi ferire dalle sue parole. Un ascolto vero diventa generativo, apre alla comprensione di sé e degli altri, disegna percorsi inimmaginabili. Alla vigilia della Giornata mondiale per le comunicazioni sociali, non c’è miglior augurio che “ascoltare con l’orecchio del cuore”!

 

Vincenzo

Parrocchia, comunità generativa

Parrocchia, comunità generativa

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado ricorda che "l’era digitale è per tutti una sfida, ma anche una grande opportunità per tessere e custodire legami".
18 Maggio 2022

“Generare relazioni di comunità nell’era del digitale. La sfida delle parrocchie italiane prima e dopo la pandemia”. Il titolo di un’indagine, promossa dall’Università Cattolica e che verrà presentata in Ateneo venerdì 20 maggio, apre a diverse riflessioni intorno ad alcune parole chiave: generare, comunità, parrocchie. Certamente l’era digitale è per tutti una sfida, ma anche una grande opportunità per tessere e custodire legami. Sempre se l’uso non alimenti forme di abuso e sia in grado di esprimere concretamente la tensione alla costruzione di comunità generative. Si tratta, in concreto, di ricevere qualcosa dal passato e accoglierlo, facendo nascere qualcosa nel presente per trasmetterlo alla generazione successiva. E così creare una continuità… È quel processo che le parrocchie alimentano nella fede. Una bella immagine con cui guardare al futuro.

Vincenzo

Due strumenti, un unico messaggio

Due strumenti, un unico messaggio

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta il volume e il sussidio realizzati in vista della Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali. Per offrire chiavi di lettura e aprire prospettive per una comunicazione autentica, figlia di un ascolto profondo.
11 Maggio 2022

Nel Messaggio che caratterizza la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (29 maggio), Papa Francesco ricorda che “l’ascoltare è il primo indispensabile ingrediente del dialogo e della buona comunicazione. Non si comunica se non si è prima ascoltato e non si fa buon giornalismo senza la capacità di ascoltare”. Dalla volontà di approfondire questo principio basilare nasce il libro “Ascoltare con l’orecchio del cuore” (Ed. Morcelliana), curato dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali insieme con il Cremit dell’Università Cattolica. Il testo intende accompagnare giornalisti, operatori pastorali e dei media, Uffici diocesani e famiglie nella lettura e del Messaggio del Papa, offrendo chiavi di lettura e aprendo prospettive per una comunicazione autentica, figlia di un ascolto profondo.
Nella stessa direzione si muove il Sussidio pastorale “Con l’orecchio del cuore” preparato dalla Commissione nazionale valutazione film. Disponibile da oggi on line, questo secondo strumento ribadisce che non basta osservare per ascoltare. Così come non basta dare conto di ciò che avviene per partecipare pienamente alla ricerca della verità. “Ascoltare con l’orecchio del cuore” è un invito a rispettare e ad aprirsi all’altro. Anche a chi ci è accanto in silenzio o ha parole scomode. È questa la grande ricchezza. Buon cammino verso la Giornata!

Vincenzo

Oltre la torre di Babele

Oltre la torre di Babele

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sull’importanza del fattore umano nella comunicazione odierna.
27 Aprile 2022

C’è un’immagine, molto efficace, con cui descrivere l’attuale contesto comunicativo: la Torre di Babele, ossia il luogo in cui – secondo il racconto biblico – prendono forma le differenze di linguaggio tra gli uomini. Diciamo la verità: con le nuove tecnologie comunicare è molto più facile. Ma non è cresciuta, allo stesso modo, la consapevolezza del “valore” del comunicare, ossia di quell’atto trascendente che porta a riconoscere quel “tu”, altro da me. Di per sé è una limitazione all’“io”, allo spazio individuale, ma è senza dubbio un farmaco per l’autoreferenzialità con tutti i suoi limiti: semplificazione, conformismo, relativismo, omologazione... Nella babele di tutti i linguaggi finisce per perdersi il buon senso. Ecco, allora, l’imperativo categorico: recuperare la dimensione umana ed esistenziale della comunicazione.

Vincenzo

L’eloquenza del silenzio

L’eloquenza del silenzio

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado accende i riflettori su "un elemento fondamentale della comunicazione" a cui ci si è "completamente disabituati".
20 Aprile 2022

Se c’è un elemento fondamentale della comunicazione cui ci si è completamente disabituati, questo è sicuramente il silenzio. Nella ridda quotidiana di post, tweet e immagini, non si riesce più a cogliere quel sacrificio che permette di aprirsi e donarsi completamente all’altro. E questo soprattutto quando si entra in contatto con la sofferenza e il dolore. È lì che il silenzio diventa dono e, allo stesso tempo, comprensione del mistero. Lo ha ricordato papa Francesco nell’intervista a Lorena Bianchetti per A Sua Immagine: “Davanti al dolore: silenzio. E pianto”. E in maniera coerente alla domanda su come vivere l’ora (le 15) in cui Cristo muore sulla croce, la risposta è stata il silenzio. Nulla da stupirsi, anzi… un esempio cui guardare per imparare che anche il silenzio ha una sua eloquenza.

Vincenzo

Un augurio impegnativo

Un augurio impegnativo

Gli auguri del Direttore, Vincenzo Corrado, e dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali perché questa sia davvero "una Pasqua di pace per tutti".
13 Aprile 2022

«In questi nostri anni, nei quali permangono ancora gravissime tra gli uomini le afflizioni e le angustie derivanti da guerre ora imperversanti, ora incombenti, l’intera società umana è giunta ad un momento sommamente decisivo nel processo della sua maturazione. Mentre a poco a poco l’umanità va unificandosi e in ogni luogo diventa ormai più consapevole della propria unità, non potrà tuttavia portare a compimento l’opera che l’attende, di costruire cioè un mondo più umano per tutti gli uomini e su tutta la terra, se gli uomini non si volgeranno tutti con animo rinnovato alla vera pace. Per questo motivo il messaggio evangelico, in armonia con le aspirazioni e gli ideali più elevati del genere umano, risplende in questi nostri tempi di rinnovato fulgore quando proclama beati i promotori della pace, “perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9)» (Gaudium et Spes 77).
Con le parole dei padri conciliari un augurio impegnativo per questa Santa Pasqua: la pace si costruisce ogni giorno con le piccole scelte quotidiane. E questo vale a ogni livello. Che sia davvero una Pasqua di pace per tutti! Auguri.

Vincenzo

Chinati ad ascoltare i sussurri

Chinati ad ascoltare i sussurri

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado sottolinea l'importanza dell'ascolto per i giornalisti e gli operatori della comunicazione. Soprattutto in questo momento di grave crisi internazionale.
6 Aprile 2022

Elogio di quanti ascoltano i sussurri! In un momento di grande turbamento internazionale, l’attenzione cade proprio su una parola evocativa e, allo stesso tempo, impegnativa. Sussurro, appunto. Il suo significato – mormorio, rumore lieve e prolungato o voce sola, sommessa e indistinta – aiuta a capire quanto sia difficile l’arte dell’ascolto. E, soprattutto, quanto sia impegnativo cogliere le voci spezzate, le lacrime versate, i silenzi, tutto ciò che si spegne in sussurri. È qui che si dispiega l’impegno concreto per i giornalisti e gli operatori della comunicazione. Da questa capacità, che dovrebbe essere intrinseca nella professione, emergono racconti, testimonianze, narrazioni. Grazie, dunque, a quanti stanno permettendo di non volgere l’orecchio altrove, ma di indirizzarlo nel verso giusto per non distrarsi dalla sofferenza altrui.

Vincenzo

Rammendare le lacerazioni, ascoltare le angosce

Rammendare le lacerazioni, ascoltare le angosce

Alla vigilia della fine dello stato di emergenza Covid-19, Vincenzo Corrado, nel suo pensiero settimanale, riflette sulla necessità per gli operatori della comunicazione di "ascoltare con l'orecchio del cuore".
30 Marzo 2022

Siamo alla vigilia della fine dello stato di emergenza Covid-19. È sicuramente un momento atteso, che segna un passaggio fondamentale verso la ripresa della vita sociale e non solo. Prudenza, responsabilità, attenzione, accortezza… gli atteggiamenti che hanno scandito le giornate di questi due anni non perdono di colpo la loro efficacia e attualità, anzi rimangono compagni di viaggio per un futuro rinnovato. Le lacerazioni che la pandemia lascia in consegna chiedono un impegno concreto a tutta la società. Anche ai giornalisti e agli operatori della comunicazione. Quel senso di paura e di ansia diffuso, ora dilatato in una dimensione internazionale per il conflitto in corso, chiede di essere ascoltato e finalmente colmato. Non ci sono ricette pronte. C’è invece una chiamata ben precisa: “Ascoltare con l’orecchio del cuore”.

Vincenzo 

Tempo di semina

Tempo di semina

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta “Non stanchiamoci di fare il bene”, il Sussidio per la Quaresima e la Pasqua preparato dalla Commissione Commissione nazionale valutazione film della CEI.
23 Marzo 2022

La Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) ha pubblicato, sul proprio sito e sul sito dell’Ufficio, un Sussidio pastorale per la Quaresima e la Pasqua, dal titolo “Non stanchiamoci di fare il bene”. Si tratta di una proposta che offre la possibilità di vivere il movimento tipico del seme che dalla mano del contadino viene lanciato per essere accolto da un terreno. È il lancio verso l’ignoto, che per i cristiani diventa traiettoria ben definita dal dono della fede. Non che il dubbio non esista o venga fugato, ma esso stesso diventa soffio leggero che sostiene il movimento. Ecco allora che la memoria diventa essenziale per comprendere e ricordare dove il seme è caduto. Non c’è avvenimento che non leghi e non rimandi a una storia più grande. È la freschezza del frutto raccolto. È la brezza del mattino di Pasqua. Buona semina!

Vincenzo

Sguardo e ascolto: impegno di comunità

Sguardo e ascolto: impegno di comunità

Alla luce di quanto sta avvenendo nel cuore dell'Europa, nel suo pensiero settimanale Vincenzo Corrado rilancia il percorso proposto da Papa Francesco nell'enciclica "Fratelli tutti".
16 Marzo 2022

“Consideriamo la verità di queste vittime della violenza, guardiamo la realtà coi loro occhi e ascoltiamo i loro racconti col cuore aperto. Così potremo riconoscere l’abisso del male nel cuore della guerra e non ci turberà il fatto che ci trattino come ingenui perché abbiamo scelto la pace”. (Fratelli tutti, n.261)
Le parole di Papa Francesco nell’Enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale sono un’istantanea della realtà che ci circonda. Viviamo immersi in un contesto di continue tensioni internazionali, in cui le tragedie e gli orrori dell’ultimo secolo sono fagocitati dalla bramosia degli interessi personali. Il tutto sempre a discapito dei più fragili. Ed ecco che dopo i due anni di pandemia, il conflitto nel cuore dell’Europa interpella nuovamente le coscienze di tutti: era evitabile? Cosa posso fare io? Cosa fare come collettività? Papa Francesco propone un doppio percorso che coinvolge due sensi: vista e udito. In un mondo che fa fatica a trovare ragioni e motivazioni forti, lo sguardo decifra le ragioni profonde, quelle legate ai bisogni intimi della persona, alla sua stessa natura, alla sua spiritualità. La ragione del cuore! Qui s’innesta l’ascolto che diventa condivisione, accoglienza delle domande, anche inespresse, delle paure e delle sofferenze. L’ascolto è impegno personale e passione per la Verità.

Vincenzo

Il dolore dell’umanità, le braccia dell’accoglienza

Il dolore dell’umanità, le braccia dell’accoglienza

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado si sofferma sulla forza di alcune immagini e sulla loro capacità di far riflettere.
9 Marzo 2022

La forza di alcune immagini vale più di ogni parola spesa per esprimere emozioni, sentimenti o concetti. Ha fatto il giro del mondo la foto del Cristo Salvatore della cattedrale armena di Leopoli, rimosso e portato in un bunker, al sicuro dagli attacchi militari. In quel Volto sofferente del Cristo è impresso il grido di dolore di quanti stanno soffrendo per il conflitto in atto e per ogni sopruso all’umanità. Le mani che, con cura, mettono al riparo la statua, sembrano esprimere la tensione verso l’accoglienza e la pacificazione. Uno scatto può sostenere pensieri e riflessioni altre che spiegano il senso vero dell’ascolto. È quell’“ascoltare con l’orecchio del cuore” di cui parla papa Francesco nel messaggio per la 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.

Vincenzo

Comunicare l’umano, comunicare l’umanità

Comunicare l’umano, comunicare l’umanità

"In un’informazione caratterizzata da pacchetti di dati e algoritmi, oggi esprimiamo gratitudine a quanti riescono a fare sentire al mondo il grido di dolore e – auspichiamo – la luce della speranza", afferma Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
2 Marzo 2022

“Essere per l’uomo è comunicare. Essere è essere in comunicazione. Senza il tu non esiste nemmeno l’io”. Questo antico adagio, appreso dalla scuola dei settimanali diocesani, orienta il senso di queste tristi giornate per la guerra in Ucraina e suona come un ringraziamento ai tanti giornalisti e operatori della comunicazione impegnati in una narrazione altra. La comunicazione e l’informazione diventano ponte di comprensione, di conoscenza, ma soprattutto di reciprocità umana e di empatia. Sono le storie che trafiggono l’animo di chi le ascolta e diventano tracciato di racconti che uniscono. In un’informazione caratterizzata da pacchetti di dati e algoritmi, oggi esprimiamo gratitudine a quanti riescono a fare sentire al mondo il grido di dolore e – auspichiamo – la luce della speranza.

Vincenzo

Da Bari a Firenze… due anni social

Da Bari a Firenze… due anni social

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado fa il punto sui canali social della CEI, a due anni da loro lancio ufficiale.
23 Febbraio 2022

Ci eravamo posti un grande obiettivo alla vigilia dell’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace” tenuto nel febbraio del 2020 a Bari: ampliare la nostra comunicazione nel contesto digitale e “abitare” le principali piattaforme. Dopo due anni, e mentre ci prepariamo ad aprire il secondo incontro dedicato al Mare Nostrum, riconfermiamo gli obiettivi, confortati anche dai dati raggiunti. La pagina Facebook della Conferenza Episcopale Italiana ha un numero di utenti che oscilla mensilmente tra 1 e 2,5 milioni di persone; il profilo Twitter ha quasi raddoppiato gli utenti dall’avvio del progetto social; l’account Instagram è cresciuto in modo considerevole, arrivando agli attuali 23 mila follower. Ciò che più conta non sono i numeri, che certamente raccontano la dimensione della platea che si raggiunge, quanto l’ascolto che si genera. Al centro resta sempre la volontà di creare e rafforzare il senso di comunità anche sulla Rete.

 Vincenzo

Comunione e comunicazione

Comunione e comunicazione

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta la nuova tappa del percorso formativo annuale riservato ai direttori e ai collaboratori degli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali.
16 Febbraio 2022

Nuovo appuntamento, in programma domani (17 febbraio), con il percorso formativo annuale riservato ai direttori e ai collaboratori degli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali. Introdotta da una testimonianza del cardinale Marcello Semeraro, la riflessione si svilupperà sul rapporto tra comunione ecclesiale e comunicazione. La struttura dell’incontro, che prevede l’ascolto reciproco per piccoli gruppi, dopo una sollecitazione iniziale, intende sostenere il racconto e la condivisione. “La comunione – scrive Papa Francesco nel messaggio per la 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – non è il risultato di strategie e programmi, ma si edifica nell’ascolto reciproco tra fratelli e sorelle”. Comunione e comunicazione per dare quel “plus” alle nostre narrazioni quotidiane.

Vincenzo

Alfabetizzazione e consapevolezza per una Rete sicura

Alfabetizzazione e consapevolezza per una Rete sicura

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sulla necessità che la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete non riguardi un solo giorno ma diventi cura quotidiana.
9 Febbraio 2022

All’indomani del Safer Internet Day (Giornata mondiale per la sicurezza in Rete) alcune riflessioni perché questo appuntamento annuale non riguardi un solo giorno ma diventi cura quotidiana. Certamente, tanti passi in avanti sono stati compiuti. È aumentata la consapevolezza delle violazioni cui sono esposti in modo particolare i più giovani. Eppure ancora non basta. C’è bisogno di alleanze forti perché dal contrasto emerga un contatto armonico. Per questo, quanti sono impegnati nel difficile e affascinante compito educativo – genitori, docenti, educatori, animatori… – possono tessere le trame di una “piattaforma” valoriale che dia senso e significato a una presenza non passiva. L’ambiente digitale può davvero favorire quel dialogo tra le generazioni per società pacificate. Tutto passa però dalla conoscenza di linguaggi che hanno sillabe e codici appropriati. La sicurezza in Rete passa soprattutto dall’alfabetizzazione digitale.

Vincenzo

La formazione che parte dall’ascolto

La formazione che parte dall’ascolto

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado racconta le suggestioni emerse dal primo incontro del percorso formativo che vede protagonisti i direttori e i collaboratori degli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali.
2 Febbraio 2022

“Narrazioni Plus” è la cornice del quadro che i direttori e i collaboratori degli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali stanno dipingendo insieme. È iniziato, infatti, giovedì 27 gennaio, il percorso formativo annuale che, attraverso quattro approfondimenti tematici, metterà a fuoco il rapporto intrinseco tra comunicazione e sinodalità. La struttura degli incontri, che prevede l’ascolto reciproco per piccoli gruppi, dopo una sollecitazione iniziale, intende sostenere il racconto e la condivisione. L’obiettivo: rispondere alle mutate esigenze socio-culturali, con una comunicazione efficace. Ed ecco le prime suggestioni racchiuse in alcuni verbi: condividere, ascoltare, camminare insieme, accogliere, dialogare, uscire… Il percorso continua!

Vincenzo

Il segreto della vera comunicazione

Il segreto della vera comunicazione

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado commenta il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle comunicazioni sociali che si terrà il 29 maggio sul tema: "Ascoltare con l'orecchio del cuore".
26 Gennaio 2022

Il messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, oltre che essere un elogio della virtù dell’ascolto, è anche una forte provocazione per quanti sono impegnati nel mondo della comunicazione. È inutile negarlo: viviamo in una società ipertrofica in cui il profluvio di parole rischia di farne perdere il significato. Siamo assuefatti a narrazioni continue che, alla fine dei conti, annebbiano il volto dell’altro, perché ridondanti o compiacenti ai nostri desideri. Ecco, dunque, la necessità e l’urgenza di recuperare la virtù dell’ascolto. Certamente è una grande sofferenza, perché occorre oltrepassare la soglia del silenzio, cui si è sempre meno abituati. Ma il traguardo finale è la vera comunicazione, quella che arricchisce e che diventa con-divisione, ossia empatia con una storia altra e alta.
Questi due anni, segnati dalla pandemia, hanno insegnato che la verità va ascoltata con umiltà. L’ascolto umile è una conquista. Non ci sono ricette pronte, ma percorsi da costruire giorno per giorno. Tornano alla mente le parole della volpe al Piccolo Principe (nel libro di Antoine de Saint-Exupéry): “Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. L’essenzialità sfugge alla materialità, mentre è radicata nell’intimo, nel cuore. Non basta osservare per ascoltare. Così come non basta dare conto di ciò che avviene per partecipare pienamente alla ricerca della verità. “Ascoltare con l’orecchio del cuore”: è un invito che significa rispetto e apertura verso l’altro. Anche verso chi ci è accanto in silenzio o ha parole scomode. È questa la grande ricchezza.

Vincenzo

La comunicazione: relazione reciproca

La comunicazione: relazione reciproca

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sulla necessità di "ravvivare con le relazioni una buona comunicazione".
19 Gennaio 2022

La comunicazione non è unicamente trasmissione di notizie o di informazioni. La visione meccanicistica stimolo-risposta è riduttiva e, per molti versi, fuorviante. La Chiesa è comunicazione perché nasce da una Parola, così come l’umanità. Per questo è molto importante ravvivare con le relazioni una buona comunicazione. Uno stimolo in più viene dal tema scelto da Papa Francesco per la 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: Ascoltate! Occorre partire da qui per una comunicazione che sappia creare ponti, con fondamenta ben salde nella storia e piattaforme lanciate verso il futuro.

Vincenzo

La lezione di Sassoli, per un’informazione di verità

La lezione di Sassoli, per un’informazione di verità

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado rende omaggio a David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo scomparso prematuramente, ricordandone l'impegno e lo stile.
12 Gennaio 2022

Sono giornate di tristezza e lutto per l’Italia e l’Unione europea. La prematura scomparsa del Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, sta suscitando un sentimento corale di commozione e affetto. Eppure, anche in questa circostanza, non sono mancati gli sciacalli da tastiera, che hanno instillato minuziosamente le solite fake news. Una beffa, un insulto, un oltraggio per una persona che, come giornalista e come politico, si è sempre impegnato, anche concretamente, per un'informazione veritiera e per contrastare la disinformazione. Nell’autunno 2019, ad esempio, il Parlamento europeo, sotto la sua presidenza, ha votato una risoluzione sull’argomento, accompagnata da un dibattito in cui è emersa, tra l’altro, la necessità di proseguire la collaborazione sul piano etico e operativo con le grandi piattaforme e di promuovere tra i cittadini una più efficace educazione ai media e ai nuovi strumenti e linguaggi digitali. Non utopie, ma strade che Sassoli ha conosciuto e ha percorso con spirito di servizio. La cifra del suo impegno resta per sempre impressa nel suo sorriso. Una grande lezione per i comunicatori.

Vincenzo

Auguri di Buon Natale

Auguri di Buon Natale

"Che questo Natale possa donarci la capacità di custodire “il sigillo” impresso in ciascuno di noi". Gli auguri del Direttore, Vincenzo Corrado, e di tutto l'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali.
21 Dicembre 2021

Oggi si è impressa
la divinità nell’umanità,
affiché anche l’umanità
fosse intagliata nel sigillo della divinità.
(Efrem il Siro)

La grotta di Betlemme accoglie e consegna, ospita e invita a custodire. Nelle parole di Efrem il Siro, tratte da un Inno sulla Natività, viene disegnato il movimento dell’amore che si dona: imprimere e intagliare. È il grande mistero del Natale: Dio in mezzo a noi! Dio dentro di noi! La divinità nell’umanità; l’umanità nella divinità. Dalla grotta c’è una visuale nuova sulla storia. Che questo Natale possa donarci la capacità di custodire “il sigillo” impresso in ciascuno di noi.
Auguri di Buon Natale!

Vincenzo

È Natale, riconnettiamoci con lo stupore

È Natale, riconnettiamoci con lo stupore

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sullo "stupore", medicina al virus dell'autoreferenzialità e via per una buona comunicazione.
15 Dicembre 2021

Ci stiamo preparando a celebrare il Natale, la festa per eccellenza dello stupore. È una bellissima lezione per quanti si occupano di comunicazione e informazione. Lo stupore, infatti, permette di assaporare la bellezza ma anche di sopportare il peso della fatica per raggiungerla. Per questo è medicina al virus dell’autoreferenzialità. Lo stupore riconnette con i territori, con le storie, con la memoria, con l’ascolto e le narrazioni: tutte tessere del grande mosaico in cui la comunicazione “si costruisce e costruisce”.
Si tocca così con mano la concretezza della vita che misura ogni giorno i concetti e le teorie nel confronto con la fatica e la speranza della gente. Non bisogna avere timore delle nuove tecnologie se le fondamenta sono ben salde. La fiducia riposta in una buona comunicazione e in una corretta informazione non è fine a sé stessa, ma offre indicazioni utili a costruire comunità. È un tracciato affascinante che merita di essere percorso con convinzione.

Vincenzo 

L’importanza delle parole: non tante, ma giuste

L’importanza delle parole: non tante, ma giuste

Quali sono i termini maggiormente utilizzati durante il 2021? Quale parola sintetizza meglio questo anno che sta per chiudersi? Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado ne suggerisce una...
9 Dicembre 2021

Arrivati agli ultimi giorni dell’anno è partita la consueta analisi e classificazione delle parole maggiormente utilizzate durante il 2021. Le espressioni che hanno scandito i dodici mesi non solo fotografano la vita sociale di un determinato contesto, evocando vicende e stili di vita, ma disegnano anche una sorta di abbecedario della memoria collettiva. In questo senso, sarebbe bello se il lemma che racchiude l’intero anno che sta per finire - e fosse di augurio a quello che inizierà - fosse proprio PAROLA. Una sintesi perfetta per invocare un’attenzione maggiore nell’esprimersi, per evitare un uso sproporzionato di vocaboli che, più che creare ponti, generano profonde ferite. Ma soprattutto è memoria forte di un principio basilare: non servono tante parole, ma le giuste parole.

Vincenzo

Inclusione è partecipazione: ciascuno con la propria identità

Inclusione è partecipazione: ciascuno con la propria identità

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado si sofferma sulla comunicazione inclusiva, prendendo spunto dalla diffusione on line di un documento interno della Commissione europea, poi ritirato, contenente “Linee guida per la comunicazione inclusiva - #UnionOfEquality”.
1 Dicembre 2021

In questi giorni si è fatto un gran parlare di “comunicazione inclusiva”. I fatti sono noti: la diffusione on line di un documento interno della Commissione europea, poi ritirato, contenente “Linee guida per la comunicazione inclusiva - #UnionOfEquality”. Accanto a proposte condivisibili, il documento – da qui le critiche – conteneva alcune raccomandazioni (vedi il Natale e i nomi propri tipici di una religione) non propriamente inclusive. Anzi, tutt’altro… Per quanti si occupano di comunicazione, la domanda è semplice: che cos’è oggi inclusione? E ancora: come includere? La risposta è altrettanto ovvia: sicuramente non rinnegando se stessi, la propria identità, la propria cultura. E neppure disconoscendo le "diversità" che abitano in un’Europa che ha per motto "Unità nella diversità". L’inclusione nasce dalla memoria viva, che si rinnova continuamente nelle persone. È questa la bellezza e la ricchezza di incontri aperti alla conoscenza e non all’esclusione. Senza memoria, non c’è identità; senza identità, non c’è inclusione.

Vincenzo

Il cammino della speranza

Il cammino della speranza

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta il Sussidio pastorale per l'Avvento curato dalla Commissione nazionale valutazione film (Cnvf).
24 Novembre 2021

La Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) pubblica oggi, sul proprio sito e sul sito dell’Ufficio, un Sussidio pastorale per l’Avvento e il Natale, dal titolo “Il cammino della speranza”. Si tratta di una proposta che, nel tran tran quotidiano, offre la possibilità di una piccola sosta per orientare il cammino verso il Natale. C’è un movimento interiore che consente di vivere al meglio l’attesa, anche attraverso le immagini e l’ascolto. È un’attitudine che dà senso e genera novità. Il punto di contatto sta proprio nella capacità di vivere e orientare la speranza; non le nostre piccole speranze giornaliere, ma la speranza vera, quella dà significato agli eventi e dà forma alle decisioni. Un Padre del Deserto racconta che un anziano venne interrogato da un uomo: “Perché sono sempre scoraggiato?”. E questi rispose: “Perché non hai ancora visto la meta”. Qual è la nostra? Questo tempo segnala il percorso della speranza. Buon cammino!

Vincenzo

Riscoprire l’ascolto per riavviare il dialogo

Riscoprire l’ascolto per riavviare il dialogo

"Essere in dialogo con qualcuno non è un semplice gesto esteriore, ma è soprattutto predisposizione interiore alimentata dal silenzio e dall’ascolto. Dare spazio agli altri è rinunciare, in qualche modo, a un pezzetto di sé", ricorda Vincenzo Corrado, nel suo pensiero settimanale.
17 Novembre 2021

Non sappiamo più dialogare. In una società iperconnessa e “instagrammata”, che fa abbondante uso di immagini e parole a corredo di esse, si sta perdendo quella capacità di costruire il tessuto connettivo tra l’“io” e il “tu”. Questa è comunicazione che passa dalla quotidianità, che non richiede mediazione, che restituisce la vitalità dell’incontro. Nell’esortazione Amoris laetitia Papa Francesco dedica alcuni paragrafi a questo tema (nn. 136-141), offrendo alcuni suggerimenti concreti: “Darsi tempo, tempo di qualità, che consiste nell’ascoltare con pazienza e attenzione, finché l’altro abbia espresso tutto quello che aveva bisogno di esprimere. (…) Ampiezza mentale, per non rinchiudersi con ossessione su poche idee, e flessibilità per poter modificare o completare le proprie opinioni”. Essere in dialogo con qualcuno non è un semplice gesto esteriore, ma è soprattutto predisposizione interiore alimentata dal silenzio e dall’ascolto. Dare spazio agli altri è rinunciare, in qualche modo, a un pezzetto di sé. La ricchezza e la bellezza sono nel mosaico che si compone.

Vincenzo

In ascolto della sofferenza

In ascolto della sofferenza

"La Giornata mondiale dei poveri, che la Chiesa celebrerà domenica prossima (14 novembre), è una forte provocazione per quanti sono impegnati nella comunicazione e nel giornalismo", afferma Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
10 Novembre 2021

La Giornata mondiale dei poveri, che la Chiesa celebrerà domenica prossima (14 novembre), è una forte provocazione per quanti sono impegnati nella comunicazione e nel giornalismo. C’è infatti una responsabilità condivisa, che non è solo denuncia dell’ingiustizia, quando per le ragioni più diverse viene sottratta la dignità alle persone. E infatti il Papa ricorda nel messaggio per questo appuntamento che “i poveri non sono persone ‘esterne’ alla comunità, ma fratelli e sorelle con cui condividere la sofferenza, per alleviare il loro disagio e l’emarginazione, perché venga loro restituita la dignità perduta e assicurata l’inclusione sociale necessaria”. La condivisione della sofferenza passa dall’ascolto di questa. È il tracciato su cui costruire una comunicazione inclusiva e un giornalismo costruttivo. È l’impegno che spetta a ciascuno di noi.

Vincenzo

Voltati, ma nella direzione giusta

Voltati, ma nella direzione giusta

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sul termine "metaverso", da qualche giorno tornato alla ribalta.
3 Novembre 2021

L’evoluzione tecnologica riserva sempre sorprese con un forte impatto sociale, culturale, politico e anche linguistico. Non sarà infatti sfuggito il termine metaverso, da qualche giorno tornato alla ribalta. Derivato dal greco μετά (= con, dopo, oltre) e dal latino versus (participio passato di vertĕre = volgere), letteralmente significa “volto in altra direzione”. Il vocabolo è stato coniato da Neal Stephenson, nel romanzo cyberpunk Snow crash (1992), per indicare uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati. Insomma, una sorta di Second Life, ora riproposta come 2.0, in quanto integrazione tra uomo, realtà virtuale e aumentata e internet. Al di là dei tecnicismi, non deve sfuggire l’impegno alla conoscenza di ciò che avviene. Non sono semplici passaggi o evoluzioni, ma indicano anche un indirizzo preciso di comprensione della realtà. E se quell’oltre sganciasse o contrapponesse a ciò che circonda? Come comunicatori siamo chiamati, più di altri, a volgere lo sguardo nella giusta direzione perché il futuro passa sempre da un orizzonte di senso.

Vincenzo

Lo stupore che blocca. E ridà senso

Lo stupore che blocca. E ridà senso

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado commenta lo scatto del turco Mehmet Aslan, vincitore assoluto del Siena International Photo Awards 2021.
27 Ottobre 2021

Servirebbe davvero un fermoimmagine nelle nostre giornate. Aiuterebbe a catturare e a tenere ben fissi tutti quegli attimi in cui lo stupore arresta la routine quotidiana, la scuote e la arricchisce di tonalità di colori. Lo scatto del turco Mehmet Aslan, vincitore assoluto del Siena International Photo Awards (SIPA) 2021, è stato uno stop nel fluire dei tanti fotogrammi cui viene rivolta attenzione. È stato e sarebbe bello che continuasse ad esserlo tutte le volte che lo sguardo è oppresso dal grigiore e diventa bisognoso di amore e gioia: quella comunicazione che dà senso. È uno stop cui deve seguire uno start. È la scelta che spetta a noi comunicatori, perché questa immagine così iconica diventi linfa per riscoprire l’essenza del nostro lavoro.

Vincenzo

Settimane sociali senza confini, perché #tuttoèconnesso

Settimane sociali senza confini, perché #tuttoèconnesso

"La cura per il creato passa anche dall’impegno per una comunicazione integrale e dalla capacità di farsi prossimi negli ambienti digitali", ricorda Vincenzo Corrado che, nel suo pensiero settimanale, lancia i tre hashtag dell'appuntamento di Taranto.
20 Ottobre 2021
Tre hashtag ufficiali per animare il dibattito e lo scambio di pensieri, idee e progetti: #ilpianetachesperiamo, #tuttoèconnesso e #settimanesociali. Questa edizione delle Settimane Sociali dei cattolici italiani – la 49ª – vivrà questo allargamento di confini, da Taranto (città che ospita l’evento) alle frontiere dei nuovi media. La cura per il creato passa anche dall’impegno per una comunicazione integrale e dalla capacità di farsi prossimi negli ambienti digitali. Per questo, la nostra narrazione deve saper coniugare le diverse possibilità offerte dalle nuove tecnologie: la partecipazione e la condivisione ne riceveranno sicuramente un impulso in più. L’allargamento dei confini può favorire la circolazione delle riflessioni perché in gioco c’è il futuro di tutti. Ricordando che #tuttoèconnesso.
Vincenzo

Il cammino è anche digitale

Il cammino è anche digitale

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado ricorda che è on line il sito www.camminosinodale.net che accompagnerà l’intero percorso sinodale delle Chiese che sono in Italia, offrendo tutti gli strumenti per l’animazione sul territorio e puntando a uno stile di comunicazione integrato, integrale e inclusivo.
13 Ottobre 2021

Il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia ha anche un ambiente digitale. È on line il sito www.camminosinodale.net che accompagnerà l’intero percorso, articolato in tre fasi – narrativa, sapienziale e profetica – dal 2021 al 2025. L’immagine della testata esprime il senso del progetto: le cattedrali delle diocesi italiane sono unite graficamente a formare un’unica cupola, su di esse si snoda una strada tracciata da tanti volti. Il rimando è al Concilio Vaticano II e, in modo particolare, alla Costituzione Gaudium et Spes: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore” (n.1). Il sito offrirà nel tempo tutti gli strumenti testuali e video per l’animazione sul territorio e, allo stesso tempo, cercherà di puntare a uno stile di comunicazione integrato, integrale e inclusivo. Integrato, perché la visione ecclesiale non continui a essere letta e interpretata in settori distinti; integrale, perché si è parte di una grande comunità; inclusivo, perché nessuno deve essere escluso dalle comunità. Nella memoria di quanto vissuto fino ad oggi – e la tabella al centro del sito lo rappresenta efficacemente – si dipana l’orizzonte futuro. Buon cammino a tutti!

Vincenzo

Una sfida che è responsabilità

Una sfida che è responsabilità

"È decisivo diventare promotori di alleanze per in-formare, cioè formare dal di dentro un’opinione pubblica permeata dalla cultura dell’inclusione e non dello scarto", sottolinea Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
6 Ottobre 2021

Progettualità e creatività sono le parole d’ordine che stanno animando un corso di formazione promosso dalla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) in questi giorni a Roma. I partecipanti – circa 40 giornalisti, giunti da diversi territori – riflettono su un tema di grande attualità: “Il linguaggio dal giornalismo cartaceo al giornalismo digitale: stili di una presenza ecclesiale nel social media”. Le tante questioni aperte rappresentano un prezioso laboratorio di studio e condivisione, per non perdersi nel vortice informativo. È una bella sfida per il futuro, per essere protagonisti dell’innovazione e non subire l’evoluzione in maniera passiva. Così come è decisivo diventare promotori di alleanze per in-formare, cioè formare dal di dentro un’opinione pubblica permeata dalla cultura dell’inclusione e non dello scarto. È questa la nostra responsabilità per l’oggi.

Vincenzo

Ascoltate!

Ascoltate!

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sul tema scelto da Papa Francesco per la 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà nel 2022.
29 Settembre 2021

Il tema scelto da Papa Francesco per la 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà nel 2022, colpisce per l’essenzialità e, al tempo stesso, la ricchezza. C’è un elemento che rappresenta anche un’assoluta novità: il punto esclamativo. Si tratta di un invito che esprime una forte esigenza. Quella dell’ascolto, appunto! Siamo tutti abituati ormai a una comunicazione veloce e a un’informazione istantanea. Le parole scorrono via sui monitor e sui display. Eppure, basta poco per rendersi conto che comunicare non è amplificare, ma soprattutto ascoltare. L’esclamativo è un’esortazione a prendere sul serio il proprio lavoro, la propria professione, il proprio servizio. C’è bisogno di lasciarsi trafiggere dalle storie degli altri. Non basta osservare per ascoltare. Così come non basta dare conto di ciò che avviene per partecipare pienamente alla ricerca della verità. “Ascoltate!”: è una certezza che significa rispetto e apertura verso l’altro. Anche verso chi ci è accanto in silenzio. È questa la grande ricchezza: cogliere le parole lì dove non ci sono.

Vincenzo

Un’appartenenza che è testimonianza

Un’appartenenza che è testimonianza

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado punta l'attenzione su due importanti appuntamenti: li SdC Days dell’Acec e il XX Congresso nazionale dell’Ucsi.
22 Settembre 2021

Questo fine settimana sarà animato da due importanti appuntamenti promossi da altrettante associazioni: gli SdC Days dell’Acec e il XX Congresso nazionale dell’Ucsi. Seppure i temi e i contesti siano differenti, c’è un’affinità di fondo che riguarda l’orizzonte e l’interesse per i temi della comunicazione e dell’informazione. Le sale della comunità, al centro degli SdC Days, non sono semplici luoghi fisici, ma rappresentano il cuore pulsante di un’appartenenza che sa fare e creare cultura. L’Ucsi non è un’unione confessionale della stampa, ma testimonianza concreta di professionisti che vivono e cercano d’incarnare i valori etici e deontologici. Sullo sfondo dei due eventi la ripresa e la vitalità di tanti territori pronti a dare un contributo prezioso per il futuro.

Vincenzo

Non arrendiamoci alla malacomunicazione

Non arrendiamoci alla malacomunicazione

"Comunicare e informare bene, rispettando l’etica e la deontologia, è il primo passo da compiere", sottolinea Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
15 Settembre 2021

Non c’è giorno che passa senza notizie di aggressioni verbali, turpiloqui e minacce. Tutto, ovviamente, mediato e amplificato dalla cassa di risonanza social. Non possiamo arrenderci a questa deriva. C’è un di più insito nella comunicazione che non va trascurato o svilito. È quella capacità di tessere le trame di un’umanità non sfregiata dalle parole o dalle immagini ma arricchita dalla conoscenza dell’altro, dall’apertura che diventa arricchimento. Non è troppo tardi e non lo sarà mai se crescerà la consapevolezza che abitare un ambiente significa conoscerlo. È un richiamo alla formazione: è anche da qui che passa la rinascita sociale. Comunicare e informare bene, rispettando l’etica e la deontologia, è il primo passo da compiere.

Vincenzo

Uniti nel dono

Uniti nel dono

Sono numerose le novità sul fronte della comunicazione relativa alle offerte per il sostentamento dei sacerdoti. A presentarle Vincenzo Corrado che, nel suo pensiero settimanale, lancia un invito agli operatori dell'informazione.
8 Settembre 2021

Da qualche giorno è on line il nuovo sito (www.unitineldono.it) per promuovere le offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Il nuovo look, che interessa anche la rivista “Sovvenire”, è ben più di un semplice cambio d’abito. Quando si cambia, infatti, il rischio è sempre quello di restare a un livello superficiale, senza incidere sulla sostanza. Per questo, si è cercato di rinnovare le forme e il linguaggio della presenza in rete senza tradire il messaggio, la sostanza, il cuore. In una parola, l’identità. Che è sempre bene espressa nella parola “sovvenire”, ora impreziosita da “uniti nel dono”. È un impegno concreto anche per chi si occupa di comunicazione a vivere questo senso di legame, che travalica i confini geografici e che si fa, appunto, dono nel raccontare storie, nel testimoniare la bellezza del sentirsi parte di una grande famiglia, condividendo la ricchezza e la creatività dei territori.

Vincenzo

Tutelare la stampa per servire la verità

Tutelare la stampa per servire la verità

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado punta l'attenzione sul fenomeno, in aumento, dei giornalisti minacciati e sotto scorta, soggetti a intimidazioni e attacchi anche sui social.
1 Settembre 2021

Ai bordi della cronaca ci sono tracce di umanità. La certezza si fonda nei tanti orizzonti aperti da gesti, sguardi e parole che comunicano speranza. Dinanzi alla recrudescenza di odio che sta pervadendo il contesto internazionale, ci sono strade di solidarietà che continuano a essere percorse da tanti samaritani che non volgono lo sguardo altrove. È una testimonianza di vita che interessa anche il mondo della comunicazione. Lo ha ricordato efficacemente la Presidenza della Cei esprimendo vicinanza a tutti i giornalisti minacciati e sotto scorta, soggetti a intimidazioni e attacchi anche sui social. Chissà cosa direbbe oggi Ed Hutcheson (Humphrey Bogart) alla fine del film L’ultima minaccia (1952). Quella famosa formula “È la stampa, bellezza! E tu non puoi farci niente! Niente!”, forse, diventerebbe un invito a prendere coscienza delle tante contraddizioni di questo tempo: facciamo qualcosa perché la stampa sia tutelata per servire la verità.

Vincenzo

Narrazioni+

Narrazioni+

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado anticipa il tema che farà da filo rosso al prossimo anno pastorale. Con l'augurio di un'estate serena.
28 Luglio 2021

C’è un bisogno diffuso di raccontare, di narrare la propria quotidianità, le proprie esperienze, i propri sentimenti. È un’esigenza primaria dell’essere umano: quella propensione ad aprirsi agli altri in una comunicazione autentica, vera. Ciò avviene con parole, immagini, video, emoticon o faccine… Non sempre questa esigenza avviene per esibizionismo, il più delle volte esprime proprio quell’impulso interiore alla condivisione, cioè al dividere-con gli altri il proprio vissuto. Per questo, in ascolto dei territori, abbiamo pensato di dedicare il prossimo anno pastorale – a partire da settembre – al tema Narrazioni+, in cui quel sottolinea proprio il “di più” d’impegno, di visione, ma anche di formazione. Ci guideranno le parole di Papa Francesco: “Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri”.

Vincenzo

P.S. La newsletter settimanale ritornerà a settembre. Di cuore, a ciascuno, l’augurio di una estate serena.

Dalla comunione la comunità, dalla comunicazione il cammino

Dalla comunione la comunità, dalla comunicazione il cammino

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado indica alcune strade per affrontare le sfide della comunicazione.
21 Luglio 2021

“Senza comunione, all’aggregazione manca l’anima…”. Nell’intervista concessa da Papa Francesco a mons. Dario E. Viganò, per il libro “Lo sguardo: porta del cuore. Il neorealismo tra memoria e attualità” (Effatà Editrice), viene offerto un percorso di senso e una prospettiva che rimandano all’Incontro nazionale organizzato nei giorni scorsi dall’Ufficio. Per “comunicare una comunità in cammino” occorre un ingrediente indispensabile: la comunione. È quel collante che rinsalda, in profondità, le giunture del vivere ecclesiale e sociale. In un momento di grande frantumazione, tessere tra loro le differenze, con comunione, significa comunicare l’integralità e la ricchezza dell’umanità. Ecco, allora, che lo sguardo apre il cuore e “trasforma” la realtà. La comunione realizza la comunità; la comunicazione dà respiro al cammino.

Vincenzo

Un nuovo “stile”

Un nuovo “stile”

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado trae da un'etimologia latina alcune indicazioni utili per gli operatori della comunicazione, chiamati a narrare una comunità in cammino.
14 Luglio 2021

“Comunicare una comunità in cammino”. Il tema dell’Incontro, promosso dall’Ufficio nazionale in questi giorni, è anche richiesta di un nuovo “stile” comunicativo. Il termine “stile” è molto intrigante. Deriva dal latino stilus, cioè il bastoncino con cui s’incidevano le lettere dell’alfabeto sulle tavolette cerate. La derivazione, come spesso accade, indica un percorso con cui guardare e maneggiare il bastoncino per progettare una comunicazione autentica ed efficace, in un ambiente in continua evoluzione, capace di narrare la comunità che cammina nella storia. Con due premesse: la comunicazione non è qualcosa di strumentale o accessorio, ma è parte costitutiva e originale dell’esistenza. In secondo luogo: occorre un impegno concreto per superare la frammentarietà e fare sintesi. Con la sollecitudine del cuore, con i giusti tempi del silenzio, con la ricchezza e la profondità della parola.

Vincenzo

All’inizio del percorso

All’inizio del percorso

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado spiega lo spirito e gli obiettivi dell'Incontro per i direttori e i collaboratori degli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali, che si svolgerà online nei giorni 13-14-15 luglio.
7 Luglio 2021

Perché parlare d’inizio quando solitamente, in questo periodo dell’anno pastorale, si stilano i bilanci di quanto fatto nei mesi passati? La risposta può sembrare ovvia ma nasconde in sé tutta la ricchezza della vita ecclesiale. Immaginiamo una grande impalcatura su cui c’è movimento continuo: operai che salgono e scendono, ponteggi montati per andare sempre più su, lavori senza sosta per progetti ambiziosi… È la vitalità pastorale. L’idea di organizzare un incontro on line per i direttori e i collaboratori degli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali, nei giorni 13-14-15 luglio, risponde proprio a questa “vocazione”. Ci poniamo con questo appuntamento non alla fine ma all’inizio del percorso.

Vincenzo

Un servizio che si rinnova da 160 anni

Un servizio che si rinnova da 160 anni

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sull'importante traguardo raggiunto dall'Osservatore Romano che lancia un messaggio a tutti gli operatori della comunicazione.
30 Giugno 2021

Centosessant’anni rappresentano un bel traguardo. Eppure, capovolgendo la prospettiva, indicano la necessità di tornare continuamente al punto di partenza. Con la soddisfazione per l’anniversario più che rotondo e con la responsabilità di chi sa di non essere un semplice strumento informativo. “L’Osservatore Romano”, tagliando domani (1° luglio) questo traguardo importante, riconsegna ai lettori e agli addetti ai lavori – giornalisti e operatori della comunicazione – una visione informativa altra. Che nel rispetto delle regole del mestiere, sa essere “a servizio” della Chiesa e della società in maniera dialogica e costruttiva. L’impegno all’ascolto e al racconto, tipico di ogni quotidiano, diventano richiamo alla bellezza e alla responsabilità del pensare. È come se “L’Osservatore Romano” rivolgesse un augurio a tutti noi: “Impegniamoci tutti insieme per un’informazione di qualità”. Grazie e auguri!

Vincenzo

Narrare le generazioni

Narrare le generazioni

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado si sofferma sull'importanza della comunicazione, intesa come ponte tra le generazioni e ordito su cui tessere le comunità.
23 Giugno 2021

“Il futuro del mondo è in questa alleanza tra i giovani e gli anziani. Chi, se non i giovani, può prendere i sogni degli anziani e portarli avanti? Ma per questo è necessario continuare a sognare”… Il messaggio di papa Francesco in occasione della I Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, anche se in modo indiretto, tocca un aspetto importante della comunicazione: l’essere ponte tra le generazioni attraverso la narrazione. La Storia, infatti, unisce le diverse età, generando comunità. Comunicare è anche e soprattutto narrare. È l’ordito della comunicazione: l’insieme dei fili che raccontano la vita di ciascuno e tra i quali viene inserita la trama a formare l’intreccio delle storie. È quel dialogo generazionale che potrebbe risolvere tante crisi della nostra società.

Vincenzo

Comunicazione: il tempo ritrovato

Comunicazione: il tempo ritrovato

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sul concetto di tempo a partire da una frase tratta dalle Confessioni di Sant’Agostino.
16 Giugno 2021

“Cos’è dunque il tempo? Se nessuno m’interroga, lo so; se volessi spiegarlo a chi m’interroga, non lo so”. Fa molto riflettere, oggi, questo pensiero tratto dalle Confessioni di Sant’Agostino. Nell’ultimo anno il concetto di tempo dedicato alla comunicazione ha indubbiamente subito un nuovo senso, o più opportunamente ha recuperato il suo valore primario. La pandemia ha senza dubbio insegnato la differenza tra avere tempo e fare tempo. La comunicazione, fondata su una visione relazionale, diventa movimento nel tempo generando spazi di comprensione di sé e degli altri. Ci sarà pure un prima e un dopo, ma a fare la differenza sarà sempre la qualità del tempo in cui si svolge la comunicazione.

Vincenzo

La comunicazione di domani si fa con lo sguardo dei piccoli

La comunicazione di domani si fa con lo sguardo dei piccoli

"Guardare il mondo con gli occhi dei piccoli può aiutare a focalizzare meglio i nodi problematici, rivedendo priorità e gerarchie, rafforzando l'attenzione all'uso delle parole", sottolinea Vincenzo Corrado nel suo pensiero settimanale.
9 Giugno 2021

“La informo che ho passato un brutto anno con questo coronavirus, ma mi sono rianimato la fantasia con Popotus”. La pagina di lettere dei piccoli lettori della classe 4B del Collegio San Luigi Bologna, pubblicate su Avvenire di martedì 8 giugno, danno senso pieno all’importanza dell’informazione. Soprattutto in situazioni difficili e con lettori trascurati, i bambini. Leggere l’«attualità a misura di bambino» non è operazione scontata o secondaria. Anzi, tutt’altro! Guardare il mondo con gli occhi dei piccoli può aiutare a focalizzare meglio i nodi problematici, rivedendo priorità e gerarchie, rafforzando l'attenzione all'uso delle parole. Con un dato di fatto: si parla di futuro e di prospettive. Un bell’impegno da vivere nel mondo della comunicazione. Ne guadagnerebbe la qualità.

Vincenzo

Cambiare per ripartire

Cambiare per ripartire

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette su due parole molto utilizzate in questo momento.
3 Giugno 2021

Cambiamento e ripartenza. Sono forse le due parole più utilizzate in questo momento. La pandemia indubbiamente influenza anche le scelte dei vocaboli per fotografare i diversi stacchi che ritmano il tempo. Il cambiamento, dunque, esprime il desiderio che quanto vissuto non vada disperso ma provochi una conversione degli stili di vita. Ripartenza, etimologicamente, significa nuovo inizio, nuova partenza. Insomma, due facce della stessa medaglia che interpellano gli operatori della comunicazione. Si tratta di un impegno per il presente, di quell’esigenza di essenzialità, perché non ci sia un futuro d’involuzione ma di evoluzione.

Vincenzo

Tessitori del “Noi ecclesiale”

Tessitori del “Noi ecclesiale”

"La comunicazione aiuta a tessere i fili delle comunità, intrecciandoli e annodandoli con creatività", afferma Vincenzo Corrado, nel suo pensiero settimanale.
28 Maggio 2021

“La sfida resta quella di costruire percorsi che diano voce alle specificità delle comunità del Paese all’interno di un più ampio Noi ecclesiale: in quest’ottica, appare evidente che la sinodalità debba essere considerata non in prospettiva sociologica, ma nella sua dimensione spirituale: ancora prima delle scelte procedurali, essa ha a che fare con la conversione ecclesiale, a cui richiama costantemente il Papa”. Questo passaggio del comunicato finale della 74ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana restituisce il significato profondo del “cammino sinodale” avviato. Quel “Noi ecclesiale” è inclusivo e non esclusivo, nel senso che non disegna appartenenze segmentate ma riporta al centro dell’essenza stessa della Chiesa. La comunicazione, in questo senso, aiuta a tessere i fili delle comunità, intrecciandoli e annodandoli con creatività.

Vincenzo

La comunione e il progresso 

La comunione e il progresso 

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sull'attualità dell’Istruzione pastorale “Communio et progressio”, a 50 anni dalla sua pubblicazione.
19 Maggio 2021

Comunione e progresso. Il binomio sembra un manifesto operativo per la comunicazione attuale. Eppure riporta indietro nel tempo, esattamente a 50 anni fa. È il 23 maggio 1971 e, per disposizione del Concilio Ecumenico Vaticano II, la Pontificia Commissione per le comunicazioni sociali pubblica l’Istruzione pastorale “Communio et progressio”. Quel 23 maggio veniva celebrata la V Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Non sono semplici coincidenze ma traiettorie disegnate nel tempo, che restituiscono il senso di un impegno. La rotta è tracciata dalla freschezza delle parole finali della Nota pastorale: “Il Popolo di Dio, stando al passo con gli avvenimenti che tessono la trama della storia, e volgendo con immensa fiducia lo sguardo al futuro, sia come comunicatore che come recettore, già intravede quanto sia largamente promettente la nuova era spaziale delle comunicazioni sociali” (n. 187). Anticipo di futuro e segno di profezia in due parole precise: comunione e progresso.

Vincenzo

In cammino, alla ricerca della verità

In cammino, alla ricerca della verità

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sul tema della Giornata delle comunicazioni sociali in programma domenica 16 maggio.
12 Maggio 2021

Oramai ci siamo: domenica 16 maggio celebriamo la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Diocesi, associazioni e movimenti hanno promosso diverse iniziative per vivere al meglio questo appuntamento. Il messaggio di Papa Francesco sostiene la riflessione perché la comunicazione nasca dall’incontro vero con le persone “come e dove sono”. C’è un richiamo all’essenza stessa del comunicare. Non si tratta di un’azione isolata o, al contrario, reiterata nel tempo; ogni comunicazione nasce (o dovrebbe nascere) dal un moto interiore di apertura totale verso l’altro. È la fatica e la bellezza di essere autentici. La preghiera del Papa a chiusura del messaggio diventa programma di lavoro. “Signore, insegnaci a uscire dai noi stessi, e a incamminarci alla ricerca della verità…”. Buon cammino!

Vincenzo

Un mosaico che si fa percorso

Un mosaico che si fa percorso

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado racconta la ricchezza del laboratorio di formazione tenuto in questo anno pastorale con gli Uffici diocesani.
5 Maggio 2021

Percorrendo le strade dei nostri territori, ci sono delle bellezze e particolarità che rendono unico il viaggio. È un bagaglio di conoscenza che arricchisce e apre alla condivisione. L’immagine accompagna e rende, in modo plastico, il laboratorio di formazione che l’Ufficio nazionale ha tenuto in questo anno pastorale con gli Uffici diocesani. La verifica, in atto in queste settimane, disegna orizzonti d’impegno: buone pratiche, vicinanza, sinergia, ascolto, integrazione, partecipazione, piano editoriale, ecologia mediatica, comunione, gestione del tempo, speranza, missionarietà digitale, sinodalità… È un bel mosaico che restituisce la dimensione di un tempo che dà ritmo e sostanza alla comunicazione.

Vincenzo

Nuovo look, nuovo sguardo

Nuovo look, nuovo sguardo

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta le nuova veste grafica della newsletter.
28 Aprile 2021

Nuovo vestito per la nostra newsletter. L’appuntamento settimanale, che ci accompagna dal 2008, veste un nuovo abito, ma non cambia l’obiettivo di fondo: “Creare una rete di persone che allargano la comunicazione del Vangelo nel mondo di oggi”. Lo facciamo lasciandoci interrogare e cogliendo le sfide che il tempo presente pone. Il cambiamento ritma il movimento, precisando anche l’orizzonte. Questo appuntamento settimanale viene, allora, riconsegnato alla condivisione di quanti sono impegnati, a diversi livelli, nella comunicazione. Quando si cambia, si assume la propria storia ridefinendo e aggiornando il proprio servizio. In questo senso, oggi proponiamo il Sussidio pastorale della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI – “Sguardi di frontiera” – per la 55ª Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali. Il cambiamento è anche questione di sguardo…

Vincenzo

Paradosso informativo

Paradosso informativo

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sulla contrapposizione tra infodemia e mancanza di libertà di stampa.
21 Aprile 2021

È davvero un paradosso. È un commento amareggiato quello che emerge dai dati raccolti nell’annuale rapporto di Reporter Senza Frontiere. Nel 73% dei 180 Paesi analizzati dall’organizzazione, il giornalismo è fortemente ostacolato. In questi Paesi si registrano situazioni “gravissime”, “difficili” o “problematiche” per la libertà di stampa. Il dato forse ovvio, ma non per questo scontato, è che la pandemia pare aver aggravato la situazione, laddove – spiega il report – “i giornalisti si trovano di fronte a una chiusura nell’accesso alle fonti di informazione, a causa, o con il pretesto, della crisi sanitaria”. All’infodemia, denunciata dall’Oms per il sovraccarico di informazioni, spesso tarlate, generato dalla pandemia, corrisponde una percentuale alta di mancata libertà di stampa. Ed ecco il paradosso: come contrastare, allora, la disinformazione? Oggi più che mai è necessaria una presa di coscienza globale del diritto alla libertà di stampa. Perché, come dice il segretario di Reporter Senza Frontiere, Christophe Deloire, “il giornalismo è il miglior vaccino contro la disinformazione”.

Vincenzo

Giornata delle comunicazioni sociali: la prossimità in un manifesto

Giornata delle comunicazioni sociali: la prossimità in un manifesto

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado spiega il significato dell'immagine scelta per accompagnare l'animazione della Giornata del 16 maggio.
14 Aprile 2021

“La sfida che ci attende è quella di comunicare incontrando le persone dove e come sono”. Le parole di papa Francesco che danno il titolo al messaggio per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali hanno accompagnato il lavoro per la realizzazione del manifesto che ogni anno l’Ufficio nazionale mette a disposizione per l’animazione nelle diocesi e nelle parrocchie. Il manifesto, realizzato dalla Scuola di Arte Sacra di Firenze, offre una suggestione sui sentieri del dove e del come… Un'opportunità di riflessione, ma anche di azione. Una lezione da riscoprire in questo momento della nostra storia. Una sana creatività che – come emerge dal manifesto – può aiutare a progettare nuove forme di prossimità che passano da una comunicazione attenta e responsabile.

 Vincenzo

Cnvf: in dialogo col cinema, al servizio della comunità

Cnvf: in dialogo col cinema, al servizio della comunità

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sul ruolo della Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) della CEI, prendendo spunto dal decreto sull'abolizione della censura cinematografica.
7 Aprile 2021

L’abolizione della censura cinematografica consente una riflessione sul ruolo della Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) della CEI, per anni ritenuta, erroneamente, organismo censorio. Il decreto firmato dal Ministro della cultura, Dario Franceschini, che istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, permette di fare chiarezza. In Italia non è mai esistita la censura cinematografica cattolica. Il lavoro del Centro Cattolico Cinematografico e delle sue Valutazioni morali, nato all’indomani dalla promulgazione dell’enciclica Vigilanti Cura da parte di Pio XI e da decenni confluito nella Cnvf, si muove in una prospettiva educativa come servizio positivo reso alle famiglie e alle comunità cristiane, da sempre in dialogo con il mondo della cultura e della cinematografia. Un percorso lungo 70 anni e ora proiettato verso il futuro, sempre nell’orizzonte del servizio.

Vincenzo

Rispondere “bene” all’odio online

Rispondere “bene” all’odio online

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado ricorda che "comunicare e informare bene, rispettando l’etica e la deontologia, è il primo passo da compiere".
17 Marzo 2021

Quali sono le possibili risposte per contrastare l’hate speech, il linguaggio d’odio online, oggi sempre più diffuso e pericoloso? Molto spesso si parla di contro-narrazione, in cui quel contro non indica ostilità o contrasto, ma rifiuto di ogni forma di disprezzo verso l’altro. È qui che si gioca la progettazione di una possibile “rinascita comunicativa”. Tra le proposte di formazione promosse dall’Ufficio nazionale segnaliamo il webinar “Discorsi d’odio online. Le risposte”, che si terrà venerdì 26 marzo (ore 16.00-18.00; Piattaforma Cisco Webex). L’incontro è organizzato dall’Osservatorio sull’odio online MEDIAVOX dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e aperto agli operatori della comunicazione, agli studenti, ai membri delle associazioni ecclesiali che si occupano dei social media. Comunicare e informare bene, rispettando l’etica e la deontologia, è il primo passo da compiere.

Vincenzo

Elogio del tempo

Elogio del tempo

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado invita gli operatori della comunicazione a recuperare il senso del tempo.
10 Marzo 2021

In queste settimane sta emergendo un’esigenza che accomuna un po' tutte le persone: recuperare il senso del tempo. Ne ha scritto Adriano Fabris su Avvenire del 9 marzo: “Il tempo all’epoca del coronavirus si è fatto uniforme e indifferente. Ha perso continuità, si è concentrato nell’attimo”. La riflessione sul tempo rimanda a un certo senso di ordine e, anche, di calma, di lentezza necessaria per vivere con pienezza le singole esperienze e collocarle nel giusto posto. Il tempo, in questo modo, si espande rafforzando i legami e dando ritmo alla comprensione di se stessi. Per gli operatori della comunicazione questo elogio del tempo è invito a un dialogo interiore per avvertire la responsabilità di porre in relazione l’attimo con l’eternità, il frammento con l’insieme, il provvisorio con il definitivo. Recuperiamo il senso del tempo!

Vincenzo

Piaghe del presente e orizzonti di Resurrezione

Piaghe del presente e orizzonti di Resurrezione

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta il Sussidio pastorale per la Quaresima, curato dalla Commissione nazionale valutazione film.
17 Febbraio 2021

La Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) pubblica oggi, sul proprio sito e sul sito dell’Ufficio, il Sussidio pastorale per la Quaresima, dal titolo “Piaghe del presente e orizzonti di Resurrezione”. Il testo segue un racconto tra le “stazioni della croce” nell’oggi. È un viaggio tra le piaghe per rintracciare le orme luminose: malattia, morte, lutto, solitudine, emarginazione, povertà, assenza di lavoro… Il tutto scelto tra titoli attuali, di recente diffusione, disponibili sulle principali piattaforme in streaming come pure in home video. Obiettivo del testo, è raccontare gli affanni della quotidianità – i nostri affanni – segnati da debolezze, discese e risalite, per ricordare che Cristo è con noi, è vicino alla nostra umanità sofferente, piegata e piagata. La sua presenza è invito a guardare oltre la croce, oltre il sepolcro. L’occhio diventa, allora, specchio della conversione interiore e appello a non fermarsi nella ricerca della luce che dà pace. Buon cammino di Quaresima!

Vincenzo

Accompagnare è dialogare

Accompagnare è dialogare

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sul binomio comunicazione ed educazione.
3 Febbraio 2021

Ce lo siamo ripetuti diverse volte in questi anni: i social network, le piattaforme, le nuove tecnologie richiedono formazione e comprensione. Le cronache degli ultimi giorni evidenziano quanta strada ci sia ancora da fare. Non è una delega ad altri, ma un impegno ben preciso che chiama in causa soprattutto gli adulti. “La consapevolezza critica – scrive Papa Francesco nel messaggio per la nostra Giornata – spinge non a demonizzare lo strumento, ma a una maggiore capacità di discernimento e a un più maturo senso di responsabilità, sia quando si diffondono sia quando si ricevono contenuti”. In chiave educativa, si tratta di focalizzare bene “opportunità e insidie nel web” e iniziare ad accompagnare i ragazzi operando insieme a loro. Anche questo è un modo per costruire il dialogo tra le generazioni.

Vincenzo

La memoria è identità

La memoria è identità

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado prende spunto dalla celebrazione della Giornata della Memoria per sottolineare l'importanza di ricordare.
27 Gennaio 2021

“La Shoah non va dimenticata”. Nell’Enciclica Fratelli tutti (n.247) Papa Francesco è perentorio. Non servono giri di parole quando la malvagità umana, fomentata dall’ideologia, schiaccia fino alla distruzione la dignità della persona. Nella Giornata della memoria (27 gennaio), le parole del Papa indicano un percorso ben preciso: allacciare sempre alla memoria tutto ciò che avviene, perché non si ripetano gli errori del passato. E questo vale anche per gli operatori dei media: mai cedere all’omologazione e alla propaganda. La comunicazione non possiede solo il carattere di novità, ma anche quello della memoria. Senza memoria, non c’è identità.

Vincenzo

Quell’altezza che ci impegna

Quell’altezza che ci impegna

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado focalizza l'attenzione sulla Domenica della Parola, che si celebra il 24 gennaio e che quest'anno coincide con la festa dei giornalisti, nella memoria di san Francesco di Sales, giorno in cui viene pubblicato il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
20 Gennaio 2021

Domenica 24 gennaio si celebrerà, per la seconda volta, la Domenica della Parola di Dio. Il tema del 2021 – “Tenete alta la Parola di Vita!” (Fil 2,16) – indica un impegno per tutti i cristiani e coinvolge, in qualche modo, anche gli operatori della comunicazione. Quest’anno, infatti, c’è una felice coincidenza tra la domenica dedicata alla Parola e la festa dei giornalisti, nella memoria di san Francesco di Sales, giorno in cui tradizionalmente viene pubblicato il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. “Tenere alta la Parola di Vita” è una modalità di comunicare, rispettosa e accogliente. Significa entrare nelle pieghe della storia di ciascuno con il passo lieve di chi sa farsi compagno di viaggio. E qui si apre il grande capitolo del linguaggio e delle parole. L’altezza bilancia la conoscenza e apre all’umanità. Comunicare, in fondo, è mettere in comune.

Non disperdiamo memoria e speranza 

Non disperdiamo memoria e speranza 

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado presenta il progetto www.memoriadelcovid.it, realizzato da Fisc e Corallo con il coordinamento dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali.
13 Gennaio 2021

Uno degli aspetti che maggiormente contraddistinguono la comunicazione attuale è l’istantaneità dei messaggi che si susseguono in maniera vorticosa. Questa fagocita la tessitura di quel senso che aiuta a capire i fatti, che emerge in ciò che avviene e che aiuta nella comprensione. Lo stiamo sperimentando, in maniera emblematica, in questo tempo di pandemia. Quanto è difficile alimentare e sostenere la memoria collettiva fuggendo da ogni forma di dispersione! Proprio per contrastare questo rischio è nato il progetto www.memoriadelcovid.it, realizzato da Fisc e Corallo con il coordinamento dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali. L’obiettivo? Non disperdere le tante storie di speranza nate ogni giorno nelle nostre Chiese locali dall’inizio dell’emergenza e contribuire a formare la memoria di come la Chiesa italiana sta vivendo il tempo del Covid-19.

Vincenzo Corrado

Fratelli tutti, oltre l’apparenza

Fratelli tutti, oltre l’apparenza

Torna la riflessione settimanale di Vincenzo Corrado, che stavolta prende spunto dall'ultima enciclica di Papa Francesco... che parla anche di comunicazione.
7 Ottobre 2020

“La connessione digitale non basta per gettare ponti, non è in grado di unire l’umanità” (n.43). “Ciò che chiamiamo ‘verità’ non è solo la comunicazione di fatti operata dal giornalismo. È anzitutto la ricerca dei fondamenti più solidi che stanno alla base delle nostre scelte e delle nostre leggi” (n.208). Nell’Enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale, papa Francesco pone l’accento sull’“illusione” di una comunicazione fondata sulla ricerca del consenso più che sul rispetto dell’altro. È il “morso” dell’apparenza che con i suoi denti affilati azzanna la realtà. C’è però una via d’uscita che consiste nell’andare oltre, per scendere nella profondità della nostra umanità. Una grande consegna per chi comunica e informa.

Vincenzo Corrado

Settimanali cattolici
il nuovo Consiglio nazionale

Settimanali cattolici
il nuovo Consiglio nazionale

Gli eletti e l'intervento di Vincenzo Corrado all'assemblea nazionale.
25 Novembre 2019

Sono stati rinnovati il consiglio nazionale ed il comitato tecnico consultivo della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), riunitasi a Roma dal 21 novembre fino ad oggi per la XIX Assemblea nazionale elettiva (in allegato il testo dell'intervento di Vincenzo Corrado, direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali).

Di seguito l’elenco degli eletti per il quadriennio 2020/2023.

Per la circoscrizione Nord-Ovest: Marco Gervino (Il Letimbro – Savona) con 62 voti, Walter Lamberti (La fedeltà – Fossano) con 42 voti, Maria Grazia Olivero (Gazzetta d’Alba – Alba) con 29 voti.

Per la circoscrizione Nord-Est: Mauro Ungaro (Voce Isontina – Gorizia) con 64 voti, Giulio Donati (Il Piccolo – Faenza-Modigliana) con 39 voti, Edoardo Tincanni (La Libertà – Reggio Emilia-Guastalla) con 34 voti.

Per la circoscrizione Centro: Beatrice Testadiferro (Voce della Vallesina – Jesi) con 50 voti, don Alessandro Paone (Millestrade – Albano e LazioSette) con 42 voti.

Per la circoscrizione Sud: don Davide Imeneo (L’avvenire di Calabria – Reggio Calabria) con 69 voti, Marilisa Della Monica (L’amico del Popolo – Agrigento) con 50 voti.

Eletti oltre le circoscrizioni: Mariangela Parisi (In dialogo – Nola) con 45 voti, Ezio Bernardi (La Guida – Cuneo) e Sabrina Penteriani (Sant’Alessandro.org – Bergamo) con 37 voti, Lauro Paoletto (La Voce dei Berici – Vicenza) e Riccardo Losappio (In comunione – Trani) con 30 voti, Jurij Palik (Novi Glas – Gorizia) con 28 voti.

I votanti sono stati 136, 2 le schede bianche.

Nel Consiglio nazionale, oltre agli eletti, siederanno anche i delegati regionali: Chiara Genisio (Piemonte), don Giorgio Zucchelli (Lombardia), don Alessio Magoga (Triveneto), don Davide Maloberti (Emilia Romagna), Domenico Mugnaini (Toscana), Simone Incicco (Marche), Mario Manini (Umbria), don Claudio Tracanna (Abruzzo e Molise), Angelo Zema (Lazio), don Oronzo Marraffa (Puglia), don Enzo Gabrieli (Calabria), don Doriano Vincenzo De Luca (Campania), Giuseppe Vecchio (Sicilia), Giampaolo Atzei (Sardegna), Raffaele Iaria (delegazione Estera).

Del Comitato tecnico consultivo per il quadriennio 2020/2023 faranno invece parte Luciano D’Amato (eletto con 40 voti), Sergio Criveller (26) e Roberto Giuglard (23).

Diocesi, una mappa social

Diocesi, una mappa social

Quante Diocesi sono presenti sui social network? In che modo li usano? Don Alessandro Palermo ha elaborato una mappa della presenza digitale delle Chiese locali.
23 Febbraio 2017

Sono 68 su 224 le diocesi in Italia che possiedono istituzionalmente un profilo social (il 55% su Facebook, il 35 % su Twitter, il 5% su Instagram). Il dato è stato elaborato e analizzato da don Alessandro Palermo, autore de "La Chiesa mediale", che ha mappato gli account istituzionali diocesani nei principali social media. La ricerca integrale è disponibile sul sito "Elementi di pastorale digitale".

I risultati del suo lavoro indicano alcuni dati essenziali. Anzitutto, si legge, pur avendo aperto un profilo sui social network, "la maggior parte delle Diocesi continua a utilizzarli unicamente per trasmissione e informazione di eventi e notizie, alla stessa maniera dei mass media (tv e radio)".

Leggermente più alta la presenza su Youtube (90 Diocesi), ma anche in questo caso, se per lo più il canale è trattato da archivio di contenuti "solo cinquantatré sono i canali aggiornati (trentasette sono fermi a due anni fa)".

In ambito ecclesiale dunque, conclude don Palermo, "i social network, più che occasioni e promotori di comunione, continuano a essere concepiti come dei microfoni per amplificare i classici avvisi da bacheca". Non mancano però le buone notizie, perché, nota l'autore, "nello scenario ecclesiale italiano esistono già diverse iniziative pastorali che tengono conto dei social media": azioni pastorali che vengono spesso definite "digitali".

Il filo della speranza

Il filo della speranza

Il Messaggio di Papa Francesco per la 51ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (28 maggio 2017). Il nostro manifesto e i primi commenti.
24 Gennaio 2017

Nel giorno della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, è stato presentato il Messaggio di Papa Francesco per la 51ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (28 maggio 2017).

In allegato il testo integrale del Messaggio, il manifesto che abbiamo preparato per la Giornata, il commento del Direttore e i primi commenti che abbiamo raccolto.

A cura dell'Ufficio, è in linea il sito internet dedicato a raccogliere contributi, approfondimenti e proposte di animazione per la celebrazione della Giornata.

 

Il testo del Messaggio

Il pdf del manifesto

Il commento di don Ivan Maffeis

 

Intervista a Mons. Viganò

La voce del Copercom

La voce dell'Aiart

Premio Bresson a Konchalovsky

Premio Bresson a Konchalovsky

Alla 73. Biennale di Venezia il Premio Robert Bresson 2016 al regista russo Andrei Konchalovsky. Venerdì 9 settembre glielo consegna Mons. Viganò.
31 Agosto 2016

In occasione della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto - 10 settembre 2016), la Fondazione Ente dello Spettacolo e la «Rivista del Cinematografo» conferiscono, venerdì 9 settembre 2016 alle ore 11.00, nella Sala Tropicana 1 dell’Hotel Excelsior, il Premio Robert Bresson 2016 al regista russo Andrei Konchalovsky.

Il riconoscimento viene consegnato da Mons. Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, alla presenza del Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo don Davide Milani.

 

ANDREI KONCHALOVSKY PREMIO BRESSON 2016

Regista scomodo, dallo stile essenziale, capace di grande scandaglio psicologico, Andrei Konchalovsky ha compiuto un percorso umano e professionale encomiabile, che si sostanzia in una visione positiva del cinema, mezzo capace non solo di patire ma di agire nella realtà, riconnettendola a un’ideale di giustizia. Un’istanza presente fin nei primi lavori, che si pongono non a caso in contrapposizione con il Potere russo (La felicità di Asia, girato nel 1966, uscirà solo nel 1988) prima e con Hollywood poi, dove pure riesce a realizzare veri e propri gioielli come Maria’s LoversA 30 secondi dalla fine e I dissidenti. Il ritorno nella madrepatria è segnato da un film fondamentale come Il proiezionista (1992), che ripercorre la Russia stalinista attraverso lo sguardo "cieco" e ingenuo del proiezionista ufficiale del Cremlino. Un atto di denuncia forte, che sottolinea il rapporto sempre stretto e spesso improprio tra Arte e Potere. Una riflessione che accompagna anche gli ultimi lavori del regista, più meditativi e nostalgici, e che tocca il suo vertice con The Postman White Nights, Leone d’Argento a Venezia 2014 e perfetto esempio di quel cinema capace di essere politico senza più essere ideologico, etnografico senza dover essere scientifico. Un cinema intimo e sommesso però declinato al plurale, in quella collettività, quel noi, da cui emerge e ritorna la storia e il senso di ogni individuo.

 

IL PREMIO

Il Premio Robert Bresson – un’opera intitolata HOPE e realizzata dallo scultore e orafo Andrea Cagnetti, in arte Akelo –, istituito nel 1999, viene assegnato ogni anno alla Mostra di Venezia dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla «Rivista del Cinematografo», in accordo con la Santa Sede, al regista che abbia dato una testimonianza significativa del difficile percorso di ricerca del significato spirituale dell’esistenza.

Nelle precedenti edizioni è stato attribuito a: Giuseppe Tornatore, Manoel de Oliveira, Theo Angelopoulos, Krzysztof Zanussi, Wim Wenders, Jerzy Stuhr, Zhang Yuan, Daniel Burman, Walter Salles, Aleksandr Sokurov, Mahamat Saleh-Haroun, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Ken Loach, Amos Gitai, Carlo Verdone e Mohsen Makhmalbaf.

Paura e risposta

Paura e risposta

Scrivo al termine di una giornata raccontata dai media con l’inchiostro della paura che assedia l’Europa. Scrivo da Cracovia, sulla scorta delle prime parole di Papa Francesco.
27 Luglio 2016

Scrivo al termine di una giornata raccontata dai media con l’inchiostro della paura che assedia l’Europa. Il martirio di p. Jacques abbatte prepotentemente distanze geografiche e culturali, fino a congiungere una cittadina della Normandia con Aleppo, Mosul, Qamishli... È una prossimità dalla quale invano ci si vorrebbe sottrarre, erigendo barriere e confini o agitando lo spettro di una guerra di religione.

Scrivo da Cracovia, sulla scorta delle prime parole di Papa Francesco: invitano a partire dalla propria identità per animare il dialogo, a far prevalere la memoria ‘buona’, a trasformare le difficoltà in opportunità; ad accogliere la vita in ogni suo stadio e in ogni suo volto.

In una città intrecciata dalle lingue del mondo, la Chiesa si fa pellegrina, la mano in quella dei giovani. Con loro pone segni di preghiera, gesti di riconciliazione, pace e festa, cultura dell’incontro. Sono già la risposta di domani, la più profonda, l’unica possibile.

don Ivan

Social: è già Congresso Eucaristico

Social: è già Congresso Eucaristico

Nei giorni scorsi sono state attivate le pagine Facebook, Twitter, Instagram e Youtube: #CongressoEucaristico e #Genova2016 gli hashtag scelti. Partiti, intanto, anche gli accrediti stampa.
19 Luglio 2016

Il Congresso eucaristico è «un atto di culto, di amore e di fede pubblica e personale verso Gesù Eucarestia ». Per questo dobbiamo «prepararci con una preghiera più intensa, con l’Eucarestia, con la carità fraterna, e saranno giorni di gioia e di rilancio per le nostre Chiese».

Il cardinale Angelo Bagnasco lo ricorda nel video di presentazione del XXVI Congresso Eucaristico Nazionale, dal titolo «L’Eucaristia sorgente della missione. Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro», che si svolgerà dal 15 al 18 settembre. Il filmato è stato realizzato dalla redazione de Il Cittadino e dal comitato preparatorio ed è disponibile sul canale Youtube de Il Cittadino e sul sito della diocesi genovese.

Se bisognerà aspettare metà settembre per l’inaugurazione, «virtualmente » il Congresso di Genova è già iniziato. Nei giorni scorsi sono state attivate le pagine Facebook, Twitter, Instagram e Youtube: #CongressoEucaristico e #Genova2016 gli hashtag scelti.

«Non perdetevi l’occasione di mettere un “mi piace” al post, di commentare una foto, di guardare un video, gesti che ci aiuteranno ad accrescere il desiderio di vivere questo grande evento di grazia e di comunione che si svolgerà nella nostra città» è l’invito degli organizzatori. Per chi è di Genova c’è la possibilità di partecipare alle adorazioni liturgiche e alle Messe che si tengono tutti i giovedì pomeriggio, fino a settembre, presso la chiesa di Santa Marta.

da Avvenire del 19 luglio 2016, pag. 26

Per i giornalisti, intanto, sono stati aperti gli accrediti.

Il tempo delle sinergie

Il tempo delle sinergie

A quale compito sono chiamati i media della Chiesa italiana al tempo di Papa Francesco? È la domanda che ha accompagnato la giornata di lavori del Comitato dei presidenti e delegati del Copercom, che si è tenuta mercoledì 9 giugno a Roma alla presenza di oltre trenta presidenti e delegati delle associazioni cattoliche. “Responsabilità, sinergia e sussidiarietà” sono le tre piste che hanno guidato la riflessione.
10 Giugno 2016

A quale compito sono chiamati i media della Chiesa italiana al tempo di Papa Francesco? È la domanda che ha accompagnato la giornata di lavori del Comitato dei presidenti e delegati del Copercom, che si è tenuta mercoledì 9 giugno a Roma alla presenza di oltre trenta presidenti e delegati delle associazioni cattoliche. “Responsabilità, sinergia e sussidiarietà” sono le tre piste che hanno guidato la riflessione alle quali, ha precisato il presidente del Copercom, Domenico Delle Foglie, si deve aggiungere la “sobrietà”: “È questo lo stile a cui dobbiamo adeguarci, fare molto con poco”. Il Papa, infatti, “ci chiede di andare all’essenziale e la comunicazione stessa deve puntare al cuore del messaggio cristiano”. Per Delle Foglie, “viviamo un tempo nuovo, non un’epoca di cambiamento ma un cambiamento d’epoca, che comporta anche un nuovo modo di essere Chiesa ed essere cristiani”.

 

Dalla reazione alla missione. L’incontro è stato introdotto da don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali (Ucs). “È giusto continuare ad approfondire il tema dei migranti, che non è neanche più un’emergenza ma una realtà?”, ha domandato don Maffeis prima di citare un passaggio del libro “Esodo” di Domenico Quirico: “Ciascuno di loro è un caso, non una massa come ci ostiniamo a convertirli. E se per certi aspetti ormai li conosciamo, ci resta da fare ancora un lungo cammino per giungere all’interno dei loro enigmi”. Pretendiamo di conoscere gli altri come “categoria”, ha aggiunto il direttore dell’Ucs: “L’anima del migrante è l’attesa, ma noi oggi sappiamo ancora attendere? E cosa attendiamo e con quali speranze scrutiamo l’orizzonte?”. Nel viaggio, “i migranti portano con loro la speranza che spesso li rende allegri, come chi imbocca una strada nuova”. Ma noi, ha incalzato don Maffeis, “di quale speranza ci rivestiamo? Quale allegria riscalda il nostro cuore?”. In qualità di operatori della comunicazione, ha rilevato, “dobbiamo sentirci sempre responsabili e partecipi nei confronti del prossimo”. A raccogliere la provocazione è stato Lucio Brunelli, direttore delle testate giornalistiche Tv2000 e InBlu Radio, che ha invitato a “passare da uno sguardo reazionario a uno missionario sulla realtà”. Uno sguardo, ha sottolineato, che non sia “proselitismo” e sappia confrontarsi con tre categorie: le “certezze” che i comunicatori cattolici devono avere, “poche ma grandi e non confuse con l’ideologia”; il “realismo” che fa i conti con i dati di fatto, perché se “nell’ovile è rimasta una sola pecora e novantanove sono uscite dobbiamo considerare la realtà”; la “apertura”, ovvero “il desiderio e la passione di incontrare l’altro non solo per portare qualcosa, ma anche per imparare”. “La realtà si vede meglio dalla periferia che dal centro”, osserva il Papa, e Brunelli si sintonizza sull’approccio di Francesco: “I missionari sono costretti a comprendere cosa possa attrarre una persona che non è cristiana, e lo stesso dovremmo fare anche noi in qualità di giornalisti e comunicatori. Quando lo sguardo del cristiano è puntato sul centro vero del cristianesimo, infatti, produce effetti senza neanche volerlo”.

Paolo Ruffini e Lucio Brunelli durante l'incontro del 9 giugno

Il tempo delle sinergie. Un’esortazione ad “assumere il linguaggio della contemporaneità” e a “non demonizzare il mondo della televisione” è stata quella espressa da Paolo Ruffini, direttore di rete di Tv2000, che si è detto convinto della necessità di “utilizzare la lingua del nostro tempo per essere compresi”. “Parlare chiaro è una delle prove che abbiamo davanti”, ha ribadito: “In quanto media cattolici dobbiamo evitare di rappresentarci come un mondo separato, magari separandoci anche tra noi. La nostra identità deve essere costruita sul dialogo e non sull’esclusione”. Quindi, citando Giovanni Paolo II, Ruffini ha ricordato che “tanti credono di avere sempre la verità in tasca, ma non è così”. La sfida per i media cattolici, invece, è quella di “essere ed essere percepiti come cercatori di verità, anche da chi non crede”, e di “fare rete tra di noi senza trasformare la rete in una forma di sopraffazione dell’altro”. In fondo, “anche se ci scontriamo tutti i giorni con la mancanza di mezzi, nei momenti di crisi si può riscoprire la più grande vocazione e l’impegno più sentito”. “Nessuno deve sentirsi piccolo, troppo piccolo rispetto ad un altro troppo grande”, ha aggiunto riportando uno stralcio del discorso di Papa Francesco ai membri dell’associazione Corallo: “Non dobbiamo avere complessi di inferiorità, ma nemmeno di autosufficienza”. Sul versante delle sinergie si è soffermato anche il direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio, che ha proposto la creazione di “un luogo in cui far confluire tutto quello che produciamo ogni giorno come media cattolici”. L’informazione sempre più accessibile, “in cui sembra che potenzialmente tutte le fonti abbiano pari dignità e valgano allo stesso modo”, mette in discussione “la comunicazione tradizionale in crescente difficoltà”: “Noi abbiamo sempre più bisogno di pozzi di acqua potabile, di un’informazione sicura e affidabile. Altrimenti rischiamo di non capire nemmeno dove si trovano le verità più piccole”. Anche nel panorama cattolico, ha precisato Tarquinio, “assistiamo alla diffusione del populismo, che è un peccato contro la carità e la fraternità”: “È un dato nuovo, ad esempio, che il populismo cattolico si manifesti contro il Papa. Ma noi siamo chiamati a non assecondare queste ondate”. Per il direttore di “Avvenire”, la “Chiesa in uscita” è quella che “non accetta battaglie di trincea ma combatte in campo aperto, dove ci sono tutti i conflitti del mondo e c’è bisogno degli ospedali da campo”. Anche su questo fronte, i media cattolici “sono uno strumento fondamentale” e il “nostro compito è non perdere voci e presenze”, in particolare quelle dei settimanali diocesani.

ALLEGATI

WeCa. Le donne, agenti della sicurezza alimentare

WeCa. Le donne, agenti della sicurezza alimentare

Tutorial in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale: decisivo investire nella formazione delle donne.
24 Aprile 2024

“Il contributo delle donne alla sicurezza alimentare in tutto il mondo” è il titolo del tutorial disponibile sul sito www.webcattolici.it, su Youtube e su www.facebook.com/webcattolici. Realizzato in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, questo episodio vede protagonista Samanta Bongini, del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e mette in luce il ruolo cruciale delle donne nel conseguimento dell'obiettivo primario della sicurezza alimentare. “Le donne, infatti – evidenzia il video – offrono un contributo fondamentale all’interno di tutta la filiera alimentare, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, dove sono essenziali per il lavoro agricolo, si occupano della cucina domestica, sono determinanti per il sostentamento di famiglie e comunità. «Quando le donne hanno la possibilità di gestire il denaro sono più inclini degli uomini a spendere per le esigenze nutrizionali della famiglia, per le spese sanitarie e per le spese legate all’istruzione dei figli”. A fronte di ciò risulta decisivo investire nella loro formazione.

I tutorial WeCa sono una proposta dell'Associazione WebCattolici Italiani (WeCa) in sinergia con l’Ufficio nazionale per le Comunicazioni Sociali della Cei e il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica di Milano. Oltre alla diffusione tramite i social network e sul sito www.weca.it, i tutorial vengono trasmessi sulle televisioni del circuito CoralloSat, sono disponibili in formato podcast su Spotify e possono essere ascoltati anche, attraverso comando vocale, sui dispositivi compatibili con Amazon Alexa grazie alla skill WebCattolici. Nella sesta stagione dei Tutorial WeCa è proseguita la collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, con tutorial mensili dedicati alla comunicazione e alle tematiche sociali, economiche e ambientali.
Accanto ai tutorial WeCa, a lunedì alterni, è nato dal 1° maggio 2023 il podcast In Ascolto, disponibile su tutte le principali piattaforme audible, per condividere le esperienze e le storie di chi è impegnato per vivere la Rete come uno strumento – e un luogo – di evangelizzazione.

Cinema e tv: i consigli di “Schermi&Schermi”

Cinema e tv: i consigli di “Schermi&Schermi”

Online la nuova puntata della quarta stagione della rubrica di Telepace, realizzata in collaborazione con la Commissione nazionale valutazione film della CEI.
23 Aprile 2024

Ventiseiesima puntata di “Schermi & Schermi”, settimanale che racconta le principali uscite al cinema e su piattaforma. La rubrica è realizzata da Telepace in collaborazione con la Commissione nazionale valutazione film CEI; conduce Sergio Perugini, giornalista, studioso di cinema-Tv. Sabato 20 aprile in scaletta: “Back to Black” (Universal Pictures) di Sam Taylor-Johnson, biopic sulla cantante britannica Amy Winehouse con Marisa Abela, Lesley Manville e Eddie Marsan; “Scoop” (Netflix) diretto da Philip Martin, film sullo nota intervista della Bbc con il principe Andrea nel 2019, sulla scia degli scandali legati al caso Epstein, protagonisti Gillian Anderson, Rufus Sewell, Billie Piper e Keeley Hawes; la serie “Il Re” (Sky - Now), seconda stagione del prison drama diretto da Giuseppe Gagliardi, con Luca Zingaretti, Isabella Ragonese, Anna Bonaiuto, Barbora Bobulova e Thomas Trabacchi. Ancora, al cinema “Ennio Doris. C’è anche domani” (Medusa Film), biopic sul fondatore del gruppo Mediolanum diretto da Giacomo Campiotti con Massimo Ghini, Lucrezia Lante della Rovere, Daniel Santantonio, Emma Benini e Maurizio Donadoni; in piattaforma “Cento Domeniche” (Sky - Prime Video) film di impegno civile diretto e interpretato da Antonio Albanese, che mette a tema il crac delle banche popolari del 2015, nel cast anche Liliana Bottone, Sandra Ceccarelli e Giulia Lazzarini.

Il viaggio di don Cuba

Il viaggio di don Cuba

Una mostra e un film celebrano il centenario della nascita di don Danilo Cubattoli (da tutti chiamato don Cuba), il prete ciclista immortalato da Valter Molino nella copertina de “La domenica del Corriere” nel 1952, sempre al fianco degli emarginati, scomparso nel 2006.
23 Aprile 2024

Una mostra a Firenze, a Palazzo Vecchio, e l’inizio della distribuzione nelle sale, a partire da quelle della Comunità, del suggestivo docufilm “Valgo quanto amo” di Lorenzo Bojola, proiettato al termine dell’ultima assemblea dell’Acec toscana tenutasi alla Certosa, presente il segretario generale nazionale Riccardo Checchin. È il miglior modo per chiudere le celebrazioni del centenario della nascita di don Danilo Cubattoli (da tutti chiamato don Cuba), il prete ciclista immortalato da Valter Molino nella copertina de “La domenica del Corriere” dell’11 maggio 1952, cappellano dei carcerati, sempre al fianco degli emarginati, scomparso nel 2006 e già raccontato nel 2010 nella prima biografia ricostruita dal giornalista e scrittore Maurizio Naldini. Compagno di seminario di don Milani e del card. Piovanelli, ancor oggi ricordato come un autentico maestro di comunicazione, che non ha tardato a mettere in pratica gli insegnamenti di padre Nazareno Taddei, impegnandosi attivamente nella Commissione Comunicazioni Sociali della Toscana e nella sezione regionale dell’Acec. Riuscendo fin dagli anni Cinquanta ad intercettare i film in prima visione e a farli vedere gratis ai ragazzi di San Frediano che non potevano permettersi di comprare il biglietto del cinema. Quando gli esercenti cinematografici se ne accorsero, capirono il valore educativo dietro la sua scelta e fecero un accordo per distribuire le bobine anche nelle sale parrocchiali, nei centri ricreativi o negli Istituti di pena.
L’esposizione nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio - promossa dall’Associazione presieduta dall’avvocato Franco Lucchesi con il supporto tra gli altri della Fondazione CR Firenze, del Comune di Firenze e della Regione Toscana - è stata realizzata da Art Media Studio. Resterà aperta dal 25 aprile al 5 maggio. L’ingresso è gratuito e l’orario di visita è dalle 10 alle 18 di ogni giorno, festivi compresi. Il sistema di multiproiezione sincronizzata si accenderà per far rivivere in forma spettacolare, in una vera immersione creata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, il raid che “don  Cuba” e l’amico Steve Ugolini fecero in moto da Firenze al Kilimanjaro. Sono trascorsi esattamente 70 anni da quel 25 aprile del 1954 in cui, da piazza Signoria, ricevuti dal sindaco Giorgio La Pira i messaggi di saluto per i vari capi di governo che avrebbero incontrato, don Cuba e Steve partirono, su due Motom Delfino 160, attraversando prima l’Italia ancora ferita dalle rovine della guerra e poi Grecia, Turchia, Israele, Egitto, Somalia, Eritrea, Kenia ed infine Tanganica. Un viaggio il cui racconto fatto da Steve Ugolini è stato pubblicato nel libro di Lorenzo Bojola, “Kilimanjaro ’54 - diario di una scommessa d’amore”, di nuovo in distribuzione nelle librerie. Un viaggio in cui l’attenzione di don Cuba per gli altri, anche i più lontani, soprattutto il suo amore per i più derelitti, aveva trovato modo di manifestarsi. Un viaggio segnato dalle tante tappe di pietà verso i numerosi italiani caduti in guerra, sulle cui tombe don Cuba non ha mai fatto mancare il ricordo ed il conforto della preghiera. Un viaggio concluso l’11 settembre di quel 1954, quando, dopo una lunga scalata, sulla più alta vetta del continente africano don Cuba, indossati i paramenti sacri, celebrò una messa in ricordo di tutti i lavoratori del mondo.

Antonio Lovascio

ALLEGATI

Il programma del Festival della Comunicazione

Il programma del Festival della Comunicazione

Fervono i preparativi per la manifestazione promossa dai Paolini e dalle Paoline che quest’anno sarà ospitata nella diocesi di Pinerolo dal 10 al 19 maggio.
17 Aprile 2024

Un’occasione per creare comunità e aprirsi al futuro, riflettendo sull’intelligenza artificiale da diversi punti di vista. Fervono i preparativi per il Festival della Comunicazione, la manifestazione promossa dai Paolini e dalle Paoline che quest’anno sarà ospitata nella diocesi di Pinerolo dal 10 al 19 maggio. È stato diffuso infatti il programma dell’evento che avrà come filo conduttore il tema scelto da Papa Francesco per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: “Intelligenza Artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”. Insieme alla Chiesa locale, saranno coinvolti l’Amministrazione comunale, la Chiesa valdese e le diverse realtà associative e culturali del territorio.
Il calendario è ricco di incontri e di iniziative che vedranno la partecipazione, tra gli altri, di Paolo Benanti, teologo e presidente della Commissione IA per l’informazione, che l’11 maggio approfondirà gli aspetti comunicativi ed etici con Guido Boella, Co-fondatore della Società Italiana per l’etica dell’IA, e con Alberto Puliafito, direttore di Slow News; del Card. Matteo Zuppi, presidente della CEI, che il 14 maggio discuterà di Chiesa e pace con don Stefano Stimamiglio, direttore di “Famiglia Cristiana”; di don Dino Mazzoli, che da anni porta avanti il progetto “Din Don Art” e guiderà un laboratorio creativo-formativo per bambini e giovani.
Nel giorno in cui si celebra la 58ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, domenica 12 maggio la Messa celebrata da Mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, sarà trasmessa su RaiUno a partire dalle ore 10.50.

ALLEGATI

Alla Salesiana “Passione, Rappresentanza, Narrazione”

Alla Salesiana “Passione, Rappresentanza, Narrazione”

Tre incontri promossi dalla Facoltà di scienze della comunicazione sociale per esplorare forme e modelli di comunicazione nel calcio, nelle aggregazioni collettive e con i podcast.
17 Aprile 2024

Si terranno dal 17 aprile al 29 maggio presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana una serie di incontri dal titolo "Passione, Rappresentanza, Narrazione. Capire la comunicazione oggi tra vecchi e nuovi linguaggi". Ideati e condotti dal Vittorio Sammarco, docente di Giornalismo e Comunicazione Politica, i tre appuntamenti sono pensati come assaggi di esperienze accompagnate dalla riflessione, un'opportunità per offrire spunti di curiosità, di meditazione, di confronto, su temi e metodi estremamente attuali.
Ospiti degli incontri saranno tre professionisti che, a partire dalla loro esperienza diretta, aiuteranno il pubblico a capire come stanno cambiando i linguaggi oggi. Nel mondo del calcio, nelle aggregazioni collettive (tradizionali e non), o con linguaggi innovativi come quello dei podcast.

Gli incontri, ad ingresso libero, si terranno presso l'aula CS1 della Facoltà.

 

Per una diversa narrazione dell’emigrazione

Per una diversa narrazione dell’emigrazione

Il 23 aprile, all'Università Salesiana, si parla di emigrazione a partire dal libro di Roberta Gisotti "Noi che siamo italiane. Storie di donne venute da lontano".  
17 Aprile 2024

Nuovo appuntamento promosso dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana: il 23 aprile, alle ore 17.30 si terrà l'incontro dal titolo "Per una diversa narrazione dell'emigrazione: dall'accoglienza, all'integrazione, alla cittadinanza". Sarà l'occasione per affrontare i temi dell'emigrazione e dell'integrazione e riflettere sui modi in cui questi fenomeni vengono comunicati. Durante l'incontro sarà presentato il libro "Noi che siamo italiane. Storie di donne venute da lontano" di Roberta Gisotti. Parteciperanno, insieme all'autrice don Fabio Pasqualetti, decano della Fsc; Manuela De Marco, avvocata, dell'Ufficio politiche migratorie della Caritas Italiana; Liliana Ocmin Alvarez, sindacalista Cisl, membro del Cda dell’Organizzazione internazionale del lavoro, di origine peruviana; Parisa Nazari, farmacista, traduttrice, attivista dei diritti umani, di origine iraniana. Il dibattito sarà moderato da Marina Tomarro, giornalista della Radio Vaticana.
L’incontro, ad ingresso libero, si terrà presso l'aula CS1 della Fsc.

WeCa. La preghiera nell’era digitale

WeCa. La preghiera nell’era digitale

Come la tecnologia in modo consapevole e responsabile può promuovere valori spirituali e umani. 
17 Aprile 2024

“La preghiera nell’era digitale: carattere e fondamento spirituale “ è il titolo del tutorial WeCa disponibile sul sito www.webcattolici.it, su Youtube e su www.facebook.com/webcattolici. Introdotto dal presidente WeCa Fabio Bolzetta, scritto da suor Rose Pacatte, Director of the Pauline Center for Media Studies Rome Office e condotto da Alessandra Carenzio, il tutorial affronta il ruolo della preghiera nel plasmare il carattere e nel sostenere la base spirituale nell'era digitale. In questa puntata si definiscono concetti chiave come il carattere e i Discepoli digitali, individui che vivono la loro fede utilizzando la tecnologia. “La preghiera – spiega il tutorial – gioca un ruolo fondamentale nella costruzione di un carattere forte e nel mantenimento di una solida base spirituale mentre cerchiamo di diventare discepoli digitali nel mondo guidato dalla tecnologia di oggi”.

I tutorial WeCa sono una proposta dell'Associazione WebCattolici Italiani (WeCa) in sinergia con l’Ufficio nazionale per le Comunicazioni Sociali della Cei e il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica di Milano. Oltre alla diffusione tramite i social network e sul sito www.weca.it, i tutorial vengono trasmessi sulle televisioni del circuito CoralloSat, sono disponibili in formato podcast su Spotify e possono essere ascoltati anche, attraverso comando vocale, sui dispositivi compatibili con Amazon Alexa grazie alla skill WebCattolici. Nella sesta stagione dei Tutorial WeCa è proseguita la collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, con tutorial mensili dedicati alla comunicazione e alle tematiche sociali, economiche e ambientali.
Accanto ai tutorial WeCa, a lunedì alterni, è nato dal 1° maggio 2023 il podcast In Ascolto, disponibile su tutte le principali piattaforme audible, per condividere le esperienze e le storie di chi è impegnato per vivere la Rete come uno strumento – e un luogo – di evangelizzazione.

“Schermi&Schermi”: cosa vedere al cinema e in tv

“Schermi&Schermi”: cosa vedere al cinema e in tv

Disponibile la nuova puntata della rubrica di Telepace, realizzata in collaborazione con la Commissione nazionale valutazione film della CEI.
15 Aprile 2024

Venticinquesima puntata di “Schermi & Schermi”, settimanale che racconta le principali uscite al cinema e su piattaforma. La rubrica è realizzata da Telepace in collaborazione con la Commissione nazionale valutazione film CEI; conduce Sergio Perugini, giornalista, studioso di cinema-Tv. Sabato 13 aprile in scaletta: “E la festa continua!” (Lucky Red) di Robert Guédiguian, commedia-dramma di respiro sociale che mette a tema Marsiglia, la dimensione di comunità e le periferie, con la magnifica Ariane Ascaride; il ritorno al cinema di Meg Ryan con “Coincidenze d’amore”, rom-com brillante e malinconica che omaggia il cinema di Nora Ephron; il dramma sentimentale “Il fabbricante di lacrime” (Netflix) diretto da Alessandro Genovesi, adattamento del bestseller d’esordio di Erin Doom, con i giovani Caterina Ferioli e Simone Baldasseroni; la commedia satirica “American Fiction” (Prime Video) di Cord Jefferson con l’ottimo Jeffrey Wright, film Premio Oscar come miglior sceneggiatura non originale nel 2024; “I tre moschettieri – D’Artagnan” (Sky – Now) di Martin Bourboulon, film avventuroso “cappa e spada” dal celebre romanzo (1844) di Alexandre Dumas, con protagonisti François Civil, Vincent Cassel, Romain Duris, Louis Garrel ed Eva Green.